Se oggi fosse l’ultimo giorno della tua vita, vorresti fare quel che stai per fare oggi?
In questa puntata della serie Discorsi Settimanali, parliamo di quanto sia importante rallentare, fermarsi e fare il punto della situazione sulle cose importanti della nostra vita.
A cosa serve questo processo, peraltro comune a molte persone di successo? A direzionare volontariamente la nostra vita verso che le cose che noi riteniamo davvero importanti.
Ciò si rende necessario per evitare di lasciarci trascinare dalle cose che i modelli culturali occidentali attuali ci dicono che dobbiamo ritenere importanti.
![Se oggi fosse l’ultimo giorno della tua vita, vorresti fare quel che stai per fare oggi? [Discorsi settimanali #20] Se oggi fosse l’ultimo giorno della tua vita, vorresti fare quel che stai per fare oggi? [Discorsi settimanali #20]](https://www.modellidisuccesso.com/wp-content/uploads/2020/02/DISCORSI-SETTIMANALI-_-PUNTATA-20-_-Se-oggi-fosse-l’ultimo-giorno-della-tua-vita-vorresti-fare-quel-che-stai-per-fare-oggi_.jpg)
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#1 Rallentare
Se stai pensando di cambiare ma non stai agendo
«Uno di questi giorni farò qualcosa per cambiare questo aspetto che mi tiene sotto controllo».
Se stai pensando cose di questo tipo, sappi che tali pensieri non ti porteranno a nulla e, soprattutto, non ti faranno cambiare nulla.
Ciò che ti farà cambiare uno o più aspetti della tua vita sarà il fatto di agire in questo momento, nel qui e ora, nell’adesso.
La stragrande maggioranza delle persone vive solo pensando di operare dei cambiamenti, ma non arrivano mai al sodo.
Pensano di cambiare ma restano immobili nelle loro situazioni, quelle stesse situazioni che non sopportano e che le fanno soffrire.
La mancanza del senso di urgenza e il potere dell’adesso
Il problema della mancanza di azione è il fatto che molto spesso alle persone manca quel senso di urgenza che le fa mettere in azione.
La maggior di noi non avverte l’urgenza di migliorarsi e migliorare la propria vita.
Desidera cambiare uno o più aspetti ma resta in attesa che un giorno qualcosa cambi (o le costringa a cambiare).
Il problema di questa mentalità è che deresponsabilizza l’individuo, riduce il suo potere personale, e lo costringe a vivere una vita che non vuole.
Infatti, vivere nell’attesa del cambiamento, conduce a cose come:
- procrastinazione
- impossibilità di comprendere il proprio potenziale
- (soprattutto) tanti rimpianti
Solo tu hai il potere di determinare e mettere in pratica quelle azioni in grado di cambiare la tua vita.
Solo tu puoi decidere adesso di muoverti nella direzione che hai scelto, e solo tu puoi scegliere di intraprendere quei cambiamenti oggi stesso che ti consentiranno di comprendere il tuo vero senso della vita.
Meglio vivere di rimorsi che morire di rimpianti
Una delle mie visioni più importanti con Modelli di Successo è quella di aiutare chi mi segue a cambiare la concezione del proprio tempo per sviluppare quel senso di urgenza atto a far agire le persone.
In merito a ciò, voglio portare alla tua attenzione che la vita, nella sua brevità, non ci ha imposto nulla che non sia in linea con i nostri valori.
Sono le nostre azioni passate (consapevoli o meno) che ci hanno portato dove siamo oggi, e sono le nostre azioni presenti che ci porteranno in un, più o meno, determinato futuro.
Il discorso è che dobbiamo stabilire di che morte vogliamo morire.
Possiamo dedicarci completamente al nostro lavoro, col grande rischio di trascurare la nostra famiglia e i nostri amici, oppure possiamo vivere la nostra vita facendo ciò che la gente si aspetta da noi, ma contravvenendo ai nostri princìpi più profondi.
In alternativa, possiamo scegliere di vivere la vita secondo le nostre regole.
Insomma, possiamo vivere di rimorsi o di rimpianti, e la scelta spetta solo a noi.
Ciò che dovremmo considerare è che vivere di rimorsi significa fare ciò che noi riteniamo importante, sbagliato o giusto che sia, scegliere di vivere la vita che desideriamo, rischiando di vincere o perdere, ma almeno provandoci.
Vivere di rimpianti significa stare fermi dove siamo senza agire e delegando la nostra vita al caso o ad altre persone.
#2 Fermarsi
Quando sono le situazioni a dirci di cambiare
Viviamo la nostra vita basandoci su dei modelli culturali imposti basati sul consumismo e sulla velocità.
Facci caso: tutto è veloce, tutto va consumato in maniera vorace, non riusciamo più a goderci neanche la lettura di un libro, visto che i para-guru ci consigliano di leggere 52 libri all’anno perché fa figo (e magari questa cosa l’hanno solo sentita da qualcuno e ripetuta a pappagallo senza provarla di persona e capire che è fondamentalmente sbagliata).
C’è qualcosa di estremamente sbagliato in questo sistema. Sapete quando ce ne rendiamo conto? Quando la vita ci mette davanti situazioni inaspettate e (purtroppo) spesso gravi, che ci fanno mettere in discussione tutti i nostri valori e le nostre priorità.
Quando queste situazioni si presentano nella nostra vita, scatta qualcosa nella nostra mente che ci fa ricalibrare i nostri valori e l’importanza che diamo agli stessi.
Su Modelli di Successo abbiamo parlato di situazioni estreme come quella di Randy Pausch, il docente cui fu diagnosticato un cancro al pancreas e che ci ha lasciato una preziosa eredità spirituale, oppure di Bronnie Ware, l’assistente ai malati terminali che con il suo lavoro, è riuscita a trasmetterci i rimpianti più comuni delle persone in punto di morte al fine di comprenderli ed operare quei cambiamenti necessari per permetterci di vivere una vita degna di essere vissuta.
Oggi invece, voglio citarti degli estratti della lettera di Holly Butcher, una ragazza di soli 27 anni deceduta per un cancro.
La storia di Holly Butcher

Il giorno prima di morire, Holly ha pubblicato un messaggio su Facebook che tutti noi dovremmo leggere e rileggere, ancora e ancora, visto che spesso la morte ci fa capire quando sia importante la vita.
Il 4 gennaio 2018, Holly ha pubblicato quella che doveva essere una lettera di addio, ma che si è trasformata in un inno alla vita condiviso da centinaia di migliaia di persone.
Ecco alcuni estratti:
Godetevi il momento senza doverlo per forza catturare con il cellulare. La vita non è fatta per essere vissuta attraverso uno schermo o alla ricerca dello scatto perfetto… godetevi il momento con le persone che amate! Non immortalatelo per qualcun altro.
Alzatevi presto e ascoltate il cinguettio degli uccelli, ammirate i colori dell’alba.
Ascoltate la musica… ascoltatela bene. La musica è una terapia.
Abbracciate il vostro cane. A me manca molto.
Parlate con i vostri amici. Alzate il telefono. Stanno bene?
Viaggiate se lo desiderate, non fatelo se non vi piace.
Lavorate per vivere, non vivete per il lavoro.
Sul serio, fate ciò che vi rende davvero felici.
Mangiate i dolci. Senza sentirvi in colpa.
Dite no alle cose che non vi piace fare.
Evitate la pressione di dover fare ciò che gli altri ritengono sia necessario per avere una vita piena… magari voi desiderate solo una vita mediocre, ed è vostro diritto averla.
Dite alle persone care che le amate ogni volta che ne avete l’opportunità.
Ricordate che se c’è qualcosa che vi rende infelici, voi avete il potere di cambiare le cose – a lavoro, in amore o in qualsiasi altro campo.
Abbiate il coraggio di cambiare. Non sapete quanto tempo vi resta su questa Terra, non sprecatelo inutilmente.
Un giorno ci rivedremo,
Holly
La storia di R.
Un altro esempio che voglio raccontarti è tratto dalla mia storia di vita personale.
Avevo un caro amico, si chiamava R..
Un giorno, di diversi anni fa, avvertì degli strani dolori che gli impedivano alcuni movimenti essenziali.
Venne ricoverato in ospedale ma inutilmente.
I medici non furono in grado di capire cosa avesse.
Dopo circa una settimana, R. morì di infarto.
R. era un grande… Era davvero grande in tutto:
- grande nelle amicizie
- grande nel suo lavoro
- grande nella sua vita
- grande nel suo cuore
È morto ad appena 32 anni.
Penso che R. non immaginasse neanche lontanamente che potesse morire così giovane, ma è successo, con mio grande (davvero grande) rammarico.
Non passa giorno in cui non pensi a R.
Per me questo caro amico è diventato un simbolo, il simbolo dell’azione, che mi ricorda ogni giorno di agire per i miei sogni, desideri ed obiettivi.
Dobbiamo ricordare che è sbagliato dire “la vita è una sola“, perché è la morte ad essere è una, ma la vita, la vita è ogni giorno e dobbiamo viverla facendo ciò che amiamo, ciò che ci rende felici e stando con le persone a cui vogliamo bene, poiché non vi è altro modo di vivere.
Ti ho raccontato queste due storie perché credo fermamente che le loro morti non siano vane poiché, se riusciamo ad avere una mente aperta, ci ricordano ogni giorno come dobbiamo vivere la nostra vita.
#3 Comprendere le cose importanti
Il tuo significato di “vita di successo”
Se hai compreso pienamente la lettera di Holly e la storia di R., avrai ben capito che quelle che pensiamo essere le nostre priorità attuali forse sono in parte o del tutto errate.
Eventi come quelli vissuti da persone come Holly Butcher, Randy Pausch, R., o altre milioni di persone nel mondo, ci fanno comprendere come la nostra concezione/visione del tempo sia strettamente limitata a quella che è la visione della società basata sul consumo e su credenze limitanti imposte ed auto-imposte.
Fortunatamente, per ricalibrare la nostra concezione del tempo e, quindi dei nostri valori, non abbiamo bisogno di affrontare eventi estremi. Anche la lettura di questa email, può farci riconsiderare i nostri valori e il significato che attribuiamo alle parole vita di successo.
Recentemente, ho parlato del significato che ognuno di noi attribuisce alla parola successo. Generalmente, molti di noi attribuiscono al significato di questa parola il benessere economico, la fama e la ricchezza in generale.
Tuttavia, vivere una vita di successo significa, o quantomeno dovrebbe significare, qualcosa di molto più profondo.
Il discorso è che attribuendo alla parola successo solamente qualcosa di carattere economico, si corre il rischio di sprecare tutto il nostro tempo in attività che sì, portano benessere economico (ad esempio lavorare di più, più ore e sacrificando tutto per il lavoro) ma che, di contro, ci portano a trascurare altre nostre priorità (ad esempio i nostri cari o la nostra salute) che al momento ci risultano quasi invisibili.
Ad esempio, le mie esperienze mi hanno portato a comprendere che per me vita di successo significa trovare un equilibrio tra tutte le aree della vita, focalizzandomi però sul cercare di donare una parte di me al prossimo ed adoperarmi per i miei cari.
Anche tu devi trovare la tua definizione di vita di successo.
Devi ricordarti che hai tante aree della vita a cui pensare e che per ognuna di esse devi dedicare un certo tempo.
Inoltre, ogni area ha bisogno di una parte di te stesso se vuoi raggiungere il benessere in quell’area.
Infine, l’ultima cosa su cui devi porre la tua attenzione è il fatto che la tua credenza relativa al successo potrebbe essere incorretta o imprecisa.
Cerca di espandere la tua mente e chiediti cosa davvero, nel profondo, ti renderebbe felice, anche e soprattutto, nelle piccole cose quotidiane.
#4 Cambiare
Se oggi fosse l’ultimo giorno della tuo vita? (Il consiglio di Steve Jobs)

Una domanda sensata è la seguente:
“Come possiamo renderci conto che un cambiamento si rende necessario nella nostra vita?“
Ti rispondo con una frase di Steve Jobs assolutamente in linea con tale domanda.
Steve ha detto:
Quando avevo diciassette anni lessi una frase che diceva “Se vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, uno di questi giorni avrai ragione”. Mi fece abbastanza effetto, e da allora, negli scorsi 33 anni, ogni mattina mi sono guardato allo specchio chiedendomi “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quel che sto per fare oggi?”. Nel caso la risposta fosse “No” per troppi giorni di seguito, sapevo che dovevo cambiare qualcosa.
Incredibilmente, Steve con questa frase ci ha donato il segreto della felicità.
Se avverti un senso di insoddisfazione costante, che attanaglia la tua vita e che rende le tue giornate tristi e depresse, o se c’è qualcosa che non ti fa stare bene e ti provoca un certo disagio, quello è il feedback che ti sta dicendo che c’è qualcosa che non va nella tua vita e che non è in linea con i tuoi valori, ergo, devi cambiare qualcosa.
Chiedersi spesso: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quel che sto per fare oggi?” è una tecnica potente per riequilibrare le nostre priorità e farci comprendere se le cose che stiamo facendo sono in linea con i nostri valori e ci rendono felici.
Se ti alzi ogni mattina e ponendoti questa domanda rispondi no per troppe volte, allora è la vita stessa che ti sta dicendo che devi operare qualche cambiamento per essere più felice.
Il consiglio di Bruce Lee

Anche Bruce Lee, nella sua infinita saggezza ci ha donato un altro grande consiglio.
Bruce ha detto:
Non ridurre la realtà ad una cosa statica; inventa metodi per raggiungerla.
Dobbiamo ricordarci che la realtà è in continuo movimento, non è statica ma assolutamente dinamica.
La realtà riflette i nostri pensieri e le nostre azioni e, di conseguenza, siamo in grado di cambiarla cambiando noi stessi.
Bruce continua dicendo:
Vuota la tua coppa affinché possa essere riempita. Quando non sarai influenzato, quando non sarai condizionato da canoni classici, vedrai le cose sotto un aspetto completamente nuovo.
Qui Lee ci esorta a disimparare e a destrutturare (cioè l’atto di scomporre un qualcosa, in questo caso le nostre credenze, ai fini di una nuova strutturazione).
Dobbiamo ricordarci che siamo fatti di credenze apprese (indottrinamento) e che quello che pensiamo, le cosiddette nostre verità, non sono necessariamente giuste o uniche.
Se vogliamo davvero concepire la realtà e scorgere il cambiamento nella nostra vita, dobbiamo prima di tutto mettere in discussione ciò che crediamo di sapere, sia del mondo che di noi stessi e poi operare quelle azioni coraggiose ma necessarie atte ad avvicinarci a ciò che per noi è importante.
Se migliori in un aspetto migliori anche negli altri
Un, per così dire, effetto collaterale del cambiamento volontario atto a migliorare la nostra vita, è il fatto che cambiando alcuni parametri in una certa area, si ha un effetto domino che ha un impatto sulle altre aree della nostra esistenza.
Ti faccio un esempio veloce: un giorno ti alzi e decidi che sei stufo di essere fuori forma, sempre stanco, malaticcio e dolorante. Vuoi seriamente cambiare questo stato di cose mettendoti in forma. Inizi ad allenarti e mangiare meglio e nel tempo perdi peso e ti senti decisamente meglio. Avverti che più ti alleni e sei costante più non puoi farne a meno. Ti senti più energico a lavoro e con la tua famiglia, guadagni una migliore salute oltre che una forma fisica invidiabile ed hai più stamina per i tuoi progetti.
Cosa abbiamo qui? Che questa piccola e semplice decisione di dire basta e rimetterti in forma avrà avuto una sorta di butterfly effect su tutte le altre aree della tua vita.
Non male per un piccolo cambiamento.
Un processo in 5 fasi per cambiare
Passiamo alla parte pratica di questo articolo.
Ecco come cambiare qualcosa in 5 semplici ma efficaci fasi:
- Inizia con un cambiamento alla volta. Concentrati su una cosa sola ed una soltanto. Proprio come fece Benjamin Franklin con le sue virtù, fai anche tu lo stesso con i cambiamenti che desideri apportare alla tua vita. Ogni cambiamento renderà il successivo più semplice, perché abituerai la tua mente a passare all’azione più rapidamente ed in maniera più efficace.
- Inizia con piccoli e semplici cambiamenti. Si ricollega al precedente. Inizia ad apportare piccoli cambiamenti. Non iniziare subito con qualcosa di enorme. In alternativa, usa il metodo dividi e conquista, cioè proprio come per gli obiettivi, dividi il cambiamento in tanti piccoli passaggi sequenziali e affrontali uno alla volta.
- Fatti aiutare da qualcuno. Ad esempio, Schwarzenegger chiamava questo qualcuno Gym Partner (nel contesto di body building – ma puoi trovare il tuo partner in tutti i contesti). Trova qualcuno che ti supporti, ti consigli e non esiti a rimproverarti se necessario. Può essere chiunque: un tuo amico/a, il tuo partner, un collega, insomma un qualcuno che ti aiuti nel tuo processo di cambiamento.
- Stabilisci una scadenza ragionevole. Quando decidi di cambiare decidi anche di farlo entro un certo tempo e a stretto giro. Stabilire una data di inizio o di fine, stimola il tuo senso di urgenza, ti aiuta a focalizzare l’energia e ti evita di procrastinare. Inoltre, ti offre l’impagabile sensazione di essere un cambiamento concreto.
- Non ti arrendere. La cosa più importante. Ricorda che hai due possibilità: cambiare e vivere la vita di successo che desideri oppure non cambiare e vivere una vita di rimpianti. Scegli saggiamente.
Conclusioni
Siamo giunti alla fine di questo “percorso” della puntata di oggi.
La lunghezza e la quantità enorme di informazioni presenti in questo articolo possono fare la differenza nella tua vita e, se mi segui da un po’, sai già che il mio obiettivo è aiutarti a vivere una vita più piena e più di successo e questo non lo si può in poche parole.
Preferisco darti tutto quello che posso e dare il meglio di me in un articolo, affinché tu possa attingerci e prendere ciò che ti serve.
Un abbraccio,
Max
Personaggi citati
Steve Jobs
Holly Butcher (pagina personaggio in fase di creazione)
R.
Randy Pausch
Bruce Lee
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