In questo articolo analizziamo il mindset di Schwarzenegger per capire come ha fatto, un palestrato 16enne con un accento austriaco a diventare uno degli attori “americani” più celebri dello star system del cinema mondiale (oltre che imprenditore, politico, produttore cinematografico e Mister Olympia). Quali sono state le sue strategie comportamentali per diventare un mito? Vediamolo.
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Il successo è un modo di comportarsi
Puoi essere qualsiasi cosa tu voglia, se sei disposto a pagarne il prezzo. (Arnold Schwarzenegger)
Con questo post entriamo nell’essenza di Modelli di Successo, ossia in quello che è lo scopo del progetto stesso: analizzare ed estrapolare i comportamenti e le strategie vincenti di coloro che hanno raggiunto risultati straordinari (mindset profiling).
Introdurremo la vita di un uomo che potremmo tranquillamente definire una macchina raggiungi-obiettivi.
È lui, l’unico, il mitico, il leggendario, l’inimitabile Arnold Schwarzenegger.
Come detto in apertura, la vita di Schwarzenegger è stata costellata da successi di vario tipo. Un breve excursus vi darà un’idea delle tappe e dei risultati più importanti della sua vita:
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Coloro che raggiungono risultati così importanti e variegati nell’arco di una vita hanno sicuramente un asso nella manica, un qualcosa che consente loro di esprimere tutte quelle qualità in grado di supportare il processo di realizzazione degli obiettivi che si sono prefissati.
Il segreto di queste persone è avere dei modelli comportamentali che consentono loro di raggiungere quasi “meccanicamente” dei risultati straordinari.
Modelli di Successo è uno studio che analizza il mindset di centinaia e centinaia di persone che hanno raggiunto risultati d’eccellenza nei relativi campi di appartenenza.
È un’analisi dettagliata sui comportamenti delle persone di successo che ha come scopo quello di identificare e, successivamente estrapolare, degli schemi comportamentali che possano essere replicati al fine di far ottenere a chiunque gli stessi risultati di eccellenza.
Sì perché esiste una regola che più di ogni altra ci fa comprendere come chiunque, me e voi compresi, possa raggiungere gli stessi risultati di successo di ogni altro essere umano sulla terra, ed è la seguente:
“Se lo possono fare loro, lo posso fare anche io”
Ecco come, tanti anni fa, è nato questo progetto che ha svolto (e svolge tuttora) un’analisi comportamentale di chiunque abbia raggiunto risultati di successo.
I successi di Arnold Schwarzenegger
Sulla base di ciò e tornando a Schwarzenegger, non è tanto importante, quindi, capire dove ha ottenuto successo ma come l’ha ottenuto, ossia quali sono stati quei tools mentali in grado di aiutarlo nel processo di realizzazione di questi successi.
A supporto di quanto appena affermato vale la pena analizzare i campi in cui ha ottenuto questi traguardi:
- Body Building
- Imprenditoria
- Cinema
- Politica
Una pre-analisi ci potrebbe dire che i campi in cui Schwarzenegger ha ottenuto successo sono “non” sospetti in quanto “tutti” diversi.
La sua educazione, l’ambiente in cui è nato o la famiglia, non potevano dargli le competenze necessarie per coprire tutti questi campi così diversi tra loro.
Infatti non possiamo affermare che sia stato il contesto ambientale/familiare/sociale in cui è vissuto ad aiutarlo a raggiungere questi successi in quanto:
- È nato in un paesino dell’Austria di 2000 abitanti
- È cresciuto in una famiglia povera
- Si è sempre mosso in base ai suoi obiettivi e non alle persone di cui eventualmente si circondava
Si tratta di un “imprinting mentale”
Quindi non è l’ambiente, non è il denaro, non è la famiglia, non sono gli amici… quindi cos’è che ha fatto di Schwarzy per essere quello che è oggi?
Semplice: i suoi modelli comportamentali (il suo mindset), ossia quell’imprinting mentale che lo rende unico nel suo genere.
Possiamo paragonare questi modelli comportamentali a degli strumenti da lavoro.
Metaforicamente parlando, la cassetta degli attrezzi è la sua mente e gli attrezzi (i tools) veri e propri sono i suoi modelli comportamentali.
Tutti noi abbiamo dei modelli comportamentali installati nella nostra mente. Alcuni possono essere modelli vincenti come quelli di Arny, altri meno.
La cosa meravigliosa è che questi modelli comportamentali possono essere estrapolati e riutilizzati da chiunque.
Ecco che quindi gli attrezzi mentali che desideriamo possedere possono diventare nostri. Come?
Analizzando ed assimilando la vita degli uomini da cui vogliamo apprendere detti modelli ed è, questo, proprio lo scopo di Modelli di Successo.
Coloro che raggiungono risultati così importanti hanno sicuramente un asso nella manica.Click To TweetAnalizziamo i segreti del successo di Schwarzenegger
La mente è davvero così incredibile! (Arnold Schwarzenegger)
Questo articolo introduttivo sulla vita di Schwarzenegger ha lo scopo di effettuare una primissima analisi comportamentale per iniziare, così, a comprendere alcuni meccanismi mentali di Schwarzy che possono essere fin da subito utilizzati nella vostra vita di tutti i giorni.
In particolare mi soffermerò su alcune sue dichiarazioni fatte agli albori della sua carriera.
Quelle che seguono, sono le trascrizioni di queste dichiarazioni, dichiarazioni che raccolgono, ad un livello più profondo, il suo modus operandi, ed proprio lui, con queste sue parole, a darci indirettamente degli indizi importanti su quali siano questi suoi meccanismi mentali per raggiungere il successo (i punti-chiave sono contrassegnati da un numero).
Se è vero che queste interviste riflettono principalmente la sua carriera nel body building (con una parte relativa al cinema), è anche vero che i modelli mentali utilizzati da Schwarzenegger valgono per qualunque suo obiettivo.
Infatti tali modelli non sono che dei “software” installati nella sua mente che rimangono permanentemente nel sistema (la sua mente appunto).
Quindi a questo livello, non è tanto importante comprendere la forma (il risultato ottenuto) quanto la fiamma, il motore che sta dietro alla realizzazione di tanti straordinari risultati.
Insieme alle trascrizioni , quindi, sono presenti anche i risultati di questa prima analisi e i relativi modelli comportamentali (di successo) nonché una spiegazione dettagliata degli stessi.
Prendete (e questo vale per tutto il sito) ogni modello comportamentale come uno strumento che potete apprendere e far vostro per ottenere migliori risultati nel lavoro e nella vita.
Ogni modello comportamentale è come uno strumento che potete apprendere e far vostro.Click To TweetLe strategie mentali di Arnold Schwarzenegger per raggiungere il successo
La forza non arriva dalle vittorie. La lotta e le sfide sviluppano le tue forze. Quando attraversi le difficoltà e decidi di non arrenderti, quella è la forza. (Arnold Schwarzenegger)
Dall’analisi ecco che iniziano ad apparire i primi schemi comportamentali “ripetitivi” e gli strumenti propri dei processi mentali che Arnold Schwarzenegger compie nella sua mente, dalla definizione dei suoi obiettivi alla loro successiva realizzazione.
(clicca sull’immagine per opzioni aggiuntive)
Possiamo riassumerli quindi in un macro-processo suddiviso in 4 fasi. Ogni fase, a sua volta, è composta da un set di princìpi (o Modelli di Successo).
Imprimeteli indelebilmente nella vostra mente e avrete gli strumenti utili per iniziare una nuova vita.
Modelli comportamentali, riferimenti e analisi (LIFE MINDSET per fase)
Fase 1: Obiettivi
Molto, molto nel profondo devi chiedere a te stesso chi vuoi diventare. (Arnold Schwarzenegger)
Definizione degli obiettivi
La prima fase è quella della definizione degli obiettivi.
È una fase, questa, di fondamentale importanza, in quanto delinea il futuro, in termini di direzione da prendere e azioni da eseguire.
Il primo step di questa fase, dalla durata più o meno lunga, è il definire ciò che si vuole diventare.
Non a caso Schwarzenegger afferma, in molte interviste, che lui stesso ha speso *molto* tempo a cercare di capire cosa lui volesse diventare.
Questo processo introspettivo, di estremo interesse per chi lo compie e peraltro abbastanza comune in molte delle personalità che ho analizzato, è un passo fondamentale della vita di ognuno di noi in quanto il sapere cosa vogliamo fare/essere/diventare ci consente di sprigionare tutto il nostro potenziale.
Un esempio di come comprendere ciò che vogliamo diventare è dato dallo scoprire la nostra missione personale (o anche spirituale).
Abbiamo già parlato dell’importanza della missione in questo articolo che vi consiglio caldamente di leggere e applicare.
Uso dell’immaginazione (come una sorta di realtà mentale aumentata) e di visualizzazione creativa
Contestualmente alla definizione degli obiettivi, Schwarzenegger fa un uso estremo e costante di immaginazione e visualizzazione creativa .
Queste due potenti tecniche mentali sono due facce della stessa medaglia ed hanno una sottile ma sostanziale differenza.
Mentre l’immaginazione viene usata come un atto “creativo” (cioè si sta creando nella propria mente qualcosa di nuovo, che non ha un riscontro oggettivo nella propria realtà), la visualizzazione viene usata invece dalla nostra mente come una sorta di proiettore che ci consente di visualizzare cose, persone, oggetti presi dalla realtà.
Ecco quindi che l’immaginazione rappresenta la componente emozionale nonché il processo vero e proprio di creazione intenzionale della definizione degli obiettivi di Schwarzenegger, mentre la visualizzazione rappresenta lo sfondo, la cornice in cui Schwarzenegger immagina se stesso fare/essere/avere quello che desidera.
Uso della tecnica del “come se”
A questo punto, anche se indirettamente, abbiamo introdotto un’altra tecnica mentale importantissima: la tecnica del “come se”.
È una tecnica di auto-suggestione (spesso eseguita involontariamente) in cui il soggetto vive come se fosse/facesse/avesse già la cosa che vuole essere/fare/avere.
Vivere quotidianamente in questo contesto psicologico ci offre grandissime opportunità di cambiamento e Schwarzenegger è la prova vivente.
I suoi processi mentali sono tutti improntati sull’immaginazione, la visualizzazione e il vivere “come se” ed hanno fatto di lui (insieme a tutti gli altri modelli comportamentali) quello che è oggi.
Fase 2: Focus e distacco
Non sono disposto a farmi buttare giù dalle persone negative. (Arnold Schwarzenegger)
Focus/Concentrazione esclusiva sull’obiettivo e sulle azioni da compiere per il raggiungimento dello stesso ad ogni costo, senza pensare a scadenze specifiche
Schwarzenegger da un’estrema importanza alla concentrazione sull’obiettivo da raggiungere.
Nelle sue interviste afferma diverse volte che per ottenere un tale focus ha dovuto lavorare molto su sé stesso.
Nonostante molti grandi studiosi di crescita personale affermino che nella definizione degli obiettivi è fondamentale impostare una scadenza (anche a lungo termine), per mantenere una motivazione alta, Schwarzenegger non lo fa, anzi per lui, il doversi focalizzare su una scadenza è un punto a sfavore nel processo di realizzazione dei suoi obiettivi e si potrebbe intuire il perché.
Essendo obiettivi enormi (dal diventare campioni del mondo di una disciplina al diventare uno tra gli attori più popolari del pianeta), l’impostare una scadenza potrebbe essere un limite invece che spronare a dare il massimo. I processi mentali di Schwarzenegger prendono la spinta motivazionale dalle visualizzazioni e non dalle scadenze.
Impostare una scadenza per obiettivi così importanti, inoltre, potrebbe essere addirittura controproducente.
Se, infatti superassimo i termini di scadenza (specie dopo anni e anni di lavoro), tutta la nostra motivazione potrebbe crollare come un castello di carte non avendo raggiunto entro la data stabilita il nostro scopo.
Il metodo di Arnold invece funziona proprio perché non ha scadenze.
Basti pensare che il tempo trascorso tra queste interviste e il film che lo ha fatto conoscere al grande pubblico (Terminator) è pari a otto (8) anni.
Il non avere una scadenza e l’utilizzo di immaginazione e visualizzazione creativa possono rafforzare di molto il focus sull’obiettivo.
Distacco da persone e cose che possono rivelarsi elementi di disturbo per il raggiungimento dell’obiettivo
Un’altra cosa, anzi quella più importante, è il distacco da cose e persone che potrebbero rivelarsi elementi di disturbo nel processo di realizzazione dell’obiettivo.
Quest’elemento è comune a molti filosofi della crescita personale, in primis Jim Rohn.
Infatti per raggiungere determinati traguardi bisogna essere distaccati, da tutto e tutti e questo vale non solo per una questione di concentrazione mentale ma anche di energia.
La prima cosa da fare è quindi distaccarsi da quelle forze negative che vi possono distogliere dal vostro obiettivo.
Possono essere cose, persone, situazioni, insomma qualunque cosa abbia un influsso negativo su di voi va allontanata.
Schwarzenegger, ad esempio, chiama in causa gli “scettici”, ossia coloro che hanno sempre da dire qualcosa su di voi appena vedono che vi state impegnando in qualche obiettivo da raggiungere (diete, progetti, palestra, hobby) e state pur certi che non mancheranno mai persone che vi vorranno (volontariamente o meno) buttare a terra.
In secondo luogo, bisogna eliminare tutte quelle emozioni che possono allontanarvi da quello che volete raggiungere.
Insomma bisogna essere freddi e distaccati se si vogliono raggiungere mete ambiziose.
Attenzione però che questo non vuol dire essere menefreghisti (non necessariamente), ma vuol dire semplicemente avere quel distacco che vi consentirà di realizzare i vostri sogni, perché due sono le cose: o cedete alle vostre emozioni (e alle loro conseguenze) o realizzate i vostri sogni mantenendo un fortissimo focus sul vostro obiettivo.
Schwarzenegger oltrepassa tutto e tutti facendo l’esempio della morte del padre e inventandosi una scusa con la madre dicendo che non poteva andare al funerale del padre e questo perché aveva una competizione due mesi dopo.
Questo, è sì un esempio limite, ma che fa comprendere lo spirito e la concentrazione di Schwarzenegger.
Fallimento come fattore di crescita e necessità dello stesso (modello comportamentale comune a molti altri) e resilienza
Un altro fattore importantissimo per mantenere la concentrazione sull’obiettivo è il dare il giusto valore al fallimento.
Troppe persone si arrendono alle prime sconfitte senza invece rendersi conto che quelle sconfitte rappresentano la loro più grande forza.
Napoleon Hill parlava di sconfitte temporanee, Robert Kiyosaki parla dei fallimenti come il miglior processo di apprendimento nell’imprenditoria, Thomas Edison parlava di tentativi e feedback, insomma il fallimento va preso per quello che è davvero: una grande opportunità di crescita
Sbagliando si impara è il detto e non sbagliando si molla.Click To TweetFase 3: Zona di comfort
Andare avanti a qualsiasi costo senza la minima paura. (Arnold Schwarzenegger)
Andare avanti nonostante il dolore e la paura e quindi non arrendersi: superare la propria zona di comfort
La zona di comfort è un stato psicologico in cui vi sentite a vostro agio e protetti, vi sentite bene e al sicuro. Il successo? È al di là della vostra zona di comfort. Brutale ma è così.
In questa fase Schwarzenegger si rifà alla sua carriera nel Body Building e a ciò che comporta uscire dalla sua zona di comfort in quel contesto.
Dolore, paura, disagio, sono tutti stati in cui capita di trovarci quando facciamo qualcosa che si trova al di fuori della nostra zona di comfort.
Credo che qui il body building sia stato un grande insegnante per Schwarzenegger.
Il pompaggio estremo di cui parla Schwarzenegger nelle sue interviste, e che è proprio del body building, è dovuto a questo “sforzo continuo ed esasperato” negli esercizi e che provoca molto dolore, persino paura e quindi, per taluni, difficile da superare.
Tuttavia, metaforicamente parlando, questo superamento di questa zona che ci delimita fortemente in tutti i contesti della nostra vita, è la chiave del successo e lo è stata anche per Arnold.
Credenze potenzianti e autostima
Il superamento continuo della nostra zona di comfort porta ad altri cambiamenti inaspettati.
Questo processo di abbattimento continuo dei nostri limiti ci porta ad una più sviluppata autostima e al rifiuto/rimozione dei successivi limiti mentali che ci troveremo a fronteggiare facendoci entrare in un circolo virtuoso di miglioramento (ed ampliamento) continuo della nostra zona di comfort.
Schwarzenegger ha già scelto chi vuole essere: “Io sono un campione” diceva nell’intervista.
Questa credenza potenziante alimenta costantemente la sua autostima consentendogli di esprimere al massimo il suo potenziale.
La questione fondamentale è che una maggiore autostima influenza noi stessi e questo si riflette in **tutti** i campi in cui operiamo facendoci esprimere risorse che non pensavamo neanche di possedere.
Rifiuto, annichilimento e superamento dei possibili limiti mentali
Una volta raggiunto questo stato psicologico altamente potenziante (una forte autostima) è automatico il rifiuto e successivo superamento dei propri limiti mentali.
Questa è una fase “iterativa”, cioè che si ripete continuamente. Infatti, il superamento dei propri limiti porta al superamento della propria zona di comfort che porta ad una maggiore autostima che porta nuovamente al rifiuto e superamento dei propri limiti.
Qui si è al top della forma psicologica e in grado di essere molto più produttivi ed avere più successo.
Fase 4: Risultato
Non c’è assolutamente niente se non duro, duro lavoro. Nessun dolore, nessun guadagno. (Arnold Schwarzenegger)
Duro lavoro (azione) come mezzo di raggiungimento del risultato
Arrivati in questa fase non ci ferma più nessuno. Schwarzenegger, come spiegato in tantissime sue interviste, crede fortemente nel duro lavoro per il raggiungimento dei propri obiettivi.
Insomma è un uomo di azione. No pain, no gain (tradotto: nessun dolore, nessun guadagno) è il mantra di Schwarzenegger.
Le tecniche mentali da lui utilizzate per definire i suoi obiettivi unite all’azione efficace portano ai risultati da lui ottenuti.
La motivazione (ossia l’azione motivata da qualcosa), è il segreto che spinge Schwarzenegger ad agire e questo ingrediente viene creato già dalla prima fase, ossia quella della definizione e del focus sugli obiettivi con l’uso della visualizzazione creativa.
Rafforzamento delle convinzioni potenzianti/circolo virtuoso
I tools usati da Schwarzenegger durante tutto il processo mentale di realizzazione dei suoi obiettivi gli consentono di entrare in uno stato mentale virtuoso in grado di fargli raggiungere (il più delle volte) quello che si è prefissato di fare.
Lavora sodo per i suoi obiettivi e li raggiunge.
Ciò non fa che rafforzare costantemente la sua autostima (come nella fase 3) e questo fatto ha come conseguenza lo sviluppo di risorse interiori sempre più potenti che diventano la base per opportunità sempre più grandi.
Fortuna = Preparazione (duro lavoro/azione) che incontra l’opportunità
Sapendo chi si vuole diventare e lavorando sodo (essendo quindi preparati) si creano le basi per incontrare quelle opportunità che cerchiamo e che (guarda caso) arrivano non appena siamo pronti a riceverle, non appena siamo preparati ad accoglierle.
La sua vita, i suoi traguardi e successi sono la prova di quanto detto finora.
Il successo di Arnold Schwarzenegger in 4 fasi.Click To TweetGli strumenti mentali usati da Arnold
Per me il segreto per fissare e realizzare un obiettivo sta nella visualizzazione. Bisogna crearsi un’immagine mentale di ciò che si vuole ottenere e immaginare che sia già realtà. Raggiungere l’obiettivo, poi, è quasi facile, perché sappiamo esattamente di cosa si tratta: bastano tempo e lavoro. (Arnold Schwarzenegger)
Abbiamo visto che le macro-componenti di Schwarzenegger per la definizione-realizzazione dei suoi obiettivi sono due:
- Visualizzazione
- Azione
Questi sono i due processi che lo rendono un Terminator raggiungi-obiettivi: si auto-programma per ottenere qualcosa e lavora sodo per ottenerla fino al raggiungimento.
Una volta ottenuto l’oggetto del suo obiettivo, passa a quello successivo.
Dall’analisi precedente si è evinto che la mente di Schwarzenegger è orientata all’immaginazione e alla visualizzazione e sulla base della spinta motivazionale da queste generate, riesce a entrare in quello stato mentale altamente potenziante che gli consente di avere una giusta predisposizione mentale orientata al successo.
Non è un caso che personalità importanti come
- Wallace D. Wattles
- Napoleon Hill
- Tony Robbins
- Bob Proctor
- Gregg Braden
- Genevieve Behrend
- Michael Doody
- Harry W. Carpenter
- Ben Sweetland
e molti altri, facciano (o abbiano fatto) un uso costante della visualizzazione per la definizione dei loro obiettivi.
È uno strumento molto potente che, se usato saggiamente, può dare dei cambiamenti importanti nei risultati che otteniamo quotidianamente.
Parlerò approfonditamente della visualizzazione creativa in altri saggi in quanto una disquisizione su tale argomento esula dall’obiettivo di questo post.
In questo contesto, tuttavia, mi soffermerò sull’utilizzo di questa tecnica applicata alla psicologia dello sport (ma che può essere applicata in tutti i campi della vita) proprio per fornire esempi concreti di come questa tecnica agisca e abbia un impatto forte su tutto il nostro essere.
Visualizzazione e Azione: due processi per raggiungere i vostri obiettivi.Click To TweetPNL: una (brevissima) definizione
Negli ultimi anni si è andato diffondendo sempre più un campo di studi denominato PNL anche se i primi studi risalgono agli anni 70. Furono Richard Bandler e John Grinder, assistiti da una manciata di collaboratori, a originare questa nuova e affascinante materia.
La PNL si basava sul presupposto che un soggetto, i cui modelli comportamentali risultavano vincenti in un determinato ambito, potesse essere studiato in modo tale da comprendere come riusciva a ottenere quei risultati in quell’ambito.
Una definizione precisa di PNL la danno i fondatori stessi con queste parole:
Come traduciamo queste parole?
Semplicemente Bendler e Grinder affermano che qualsiasi modello comportamentale umano può essere replicato anche da persone diverse da quelle oggetto di studio.
Questo è, in un certo senso, anche lo scopo di Modelli di Successo: analizzare la vita e le opere di persone che hanno raggiunto risultati d’eccellenza per comprendere come queste abbiano ottenuto proprio quei risultati al fine di estrarre una struttura da quei comportamenti soggettivi, struttura che possa essere riutilizzata da altri e far divenire così quei comportamenti oggettivi e quindi riutilizzabili.
Il successo può essere analizzato e replicato da chiunque.Click To TweetIl potere della visualizzazione
Visualizza l’obiettivo è sappi esattamente dove andare. (Arnold Schwarzenegger)
Per illustrare il potere della visualizzazione farò riferimento ad un esperimento condotto da alcuni scienziati su alcuni atleti russi.
Questi furono divisi in 4 gruppi e successivamente addestrati facendo uso di rapporti tra pratica fisica e mentale prestabiliti come da tabella seguente:
I risultati dell’esperimento furono incredibili: il 1° gruppo arrivò per ultimo e il 4° gruppo, quello che più aveva dato spazio all’allenamento tramite la visualizzazione arrivò primo.
Uno dei motivi per cui la visualizzazione è una tecnica che funziona è presto detto: il cervello funziona a immagini.
Il suo linguaggio interno è tutto fatto di immagini. Se vogliamo comunicare con lui è per immagini che dobbiamo parlagli.
La cosa quasi magica è che il cervello non fa differenza tra il reale e l’immaginato, non riesce a distinguerli ed ecco perché lavorare con le immagini, come nel caso di Schwarzenegger, è un’abilità importantissima.
Se poi, alla visualizzazione, affianchiamo l’immaginazione, e quindi creiamo qualcosa di nuovo nella nostra mente, ecco che le nostre immagini mentali diventano un ponte tra noi e i nostri futuri obiettivi (e risultati).
Ecco che quindi la visualizzazione e l’immaginazione diventano un linguaggio di programmazione per programmare noi stessi, sia nel bene che, purtroppo, anche nel male.
Sì, perché anche le immagini mentali negative che affollano la nostra mente finiscono per portarci proprio in quelle situazioni che visualizziamo, anche se queste sono, appunto, negative.
Quindi è di fondamentale importanza focalizzarsi sugli obiettivi, sulle abilità che vogliamo migliorare e sui risultati che vogliamo ottenere.
Inoltre, e probabilmente cosa molto più importante, la visualizzazione e l’immaginazione permettono alla mente e al corpo di apprendere molto più velocemente rispetto all’esercizio puramente fisico e questo apre scenari incredibili nella nostra vita quotidiana.
Oggi la visualizzazione è uno standard applicato in molti campi e non solo in ambito sportivo, ma ciò dimostra che chi fa uso di questa tecnica ha quel qualcosa in più che fa la differenza.
E come dimostra il grande Schwarzenegger (anche se lui lo faceva inconsapevolmente), chiunque può farne uso per raggiungere i propri obiettivi, di qualunque tipo essi siano.
La visualizzazione può indurre un'auto-suggestione efficace e produttiva.Click To TweetConclusioni
In questo post abbiamo iniziato ad effettuare l’analisi di uno dei personaggi più conosciuti della storia del Body Building e del cinema.
Ne seguiranno molte altre di più complesse e complete sia su Schwarzenegger che su tutti i modelli di riferimento della mia ricerca (sono centinaia).
Comprendere quali siano i meccanismi mentali di Arnold Schwarzenegger vi da la possibilità di intraprendere scelte diverse nel raggiungimento dei nostri obiettivi.
Adesso, potete intuire quali sono le trappole in cui incorriamo se non abbiamo un giusto approccio mentale e il sapere come certi personaggi di estremo successo operano mentalmente, ci da la possibilità di comportarci in maniera più proficua.
La prossima volta che vi ritroverete a dover affrontare un ostacolo o semplicemente a dover lavorare per raggiungere i vostri sogni, pensate e ragionate come Schwarzenegger.
Lui, al posto vostro, avrebbe continuato fino a raggiungere l’obiettivo e questo… potete farlo anche voi!
Ora tocca a voi: diventate le persone di successo che meritate di essere (parte pratica)
Gli esercizi pratici sono parte integrante dell’articolo e dell’Unified Model of Success. Facendo gli esercizi entrerete nella mentalità giusta per assimilare le giuste abitudini dei modelli di riferimento della mia ricerca. Li ho ideati e utilizzati in prima persona e mi hanno aiutato a cambiare le mie improduttive abitudini. Sono una parte essenziale del programma. Se volete cambiare iniziate ora!
Per questi esercizi prenderemo spunto proprio dalle parole e dalle vicende di Schwarzenegger. La prima cosa da fare è sicuramente fare molta chiarezza di intenti e comprendere quali siano i vostri obiettivi più grandi, e chi davvero vogliate diventare. Successivamente farete degli esercizi di visualizzazione creativa per consolidare dentro di voi l’immagine mentale di quegli obiettivi “come se” fossero già raggiunti. Questi esercizi sono quelli che potrebbero cambiare il vostro futuro quindi bando alla pigrizia e datevi da fare per creare il vostro futuro già da oggi!
Esercizio 1: Chi vuoi diventare? (Parte 1)
- Prendete il vostro quaderno degli esercizi e una penna. Se non avete un quaderno compratelo. Su questo quaderno farete tutti gli esercizi.
- Prendete un foglio bianco e intitolatelo: “Chi vuoi diventare?”
- Iniziate a immaginare e scrivete quello che vi viene in mente. Impostate il tutto come se fosse un racconto, il racconto di voi stessi. Rispondete a domande del tipo:
- Che tipo di persona mi vedo tra cinque anni? E tra dieci?
- Chi voglio diventare nel futuro?
- Come sono fisicamente?
- Che tipo di relazioni sociali ho?
- Che lavoro svolgo?
- Che corsi frequento?
- Quanto guadagno?
- Dove vivo? (Descrivete la vostra casa e l’ambiente che frequentate nei minimi particolari)
- Che oggetti possiedo? (Dall’auto all’orologio o qualunque altra cosa vi aggrada. Siate specifici)
- Descrivete ciò che vedete nella maniera più dettagliata possibile. Giocate con la fantasia e immaginate/visualizzate quello che desiderate essere nel vostro cuore.
Esercizio 1: Chi vuoi diventare? (Parte 2)
- Prendete un nuovo foglio del vostro quaderno degli esercizi e intitolatelo: definizione obiettivi
- Adesso disegnate sul foglio 4 quadranti e intitolateli come segue:
- Salute, forma fisica, stile
- Relazioni interpersonali
- Fare ciò che si ama e amare ciò che si fa
- Indipendenza economica
- Ritornate sulla descrizione di chi volete diventare e iniziate a trasformare i vostri desideri (come vi vedete) in obiettivi concreti.
Ad esempio:
Se avete scritto “mi vedo con un fisico magro e muscoloso” andate nel quadrante 1 relativo alla salute, forma fisica, stile e scrivete “Fisico magro e muscoloso”.
Se avete scritto “mi vedo con un compagno/compagna che risponde a queste caratteristiche” andate nel quadrante 2 relativo alle relazioni interpersonali e scrivete “Trovare un compagno/a con queste caratteristiche“.
Se avete scritto “mi vedo come manager di questa azienda” andate nel quadrante 3 relativo al fare ciò che si ama e amare ciò che si fa e scrivete “diventare un manager di questa azienda“
Se avete scritto “mi vedo con un conto in baca di 1 milione di euro” andate nel quadrante 4 relativo all’indipendenza economica e scrivete “avere un conto in banca di 1 milione di €”
Ripetete questo processo per tutti gli obiettivi che identificate nel vostro racconto. Alla fine di questo esercizio avrete sicuramente un’idea più chiara di quello che volete diventare e potrete procedere alla realizzazione dei vostri obiettivi.
Nota: Questi sono solo degli esempi. È chiaro che più siete specifici e meglio è. La definizione degli obiettivi è un arte e ne parleremo più avanti in altri saggi di Modelli di Successo. Definire gli obiettivi non è cosa semplice e immediata.
Personalmente per definire i miei obiettivi a breve, medio e lungo termine ho impiegato diversi mesi e questo non perché sia difficile definirli ma perché fare chiarezza in noi stessi non è sempre una passeggiata.
Chiarezza significa comprendere*esattamente* la strada che si vuole intraprendere sapendo che ci sarà un prezzo da pagare. Definire un obiettivo e iniziare (e terminare) il processo di realizzazione di quell’obiettivo significa essere disposti a pagare quel prezzo.
Fate bene questo esercizio e senza fretta. Fate ordine dentro di voi e ascoltate il vostro cuore per capire chi volete diventare. Il cuore ha sempre ragione.
Esercizio 2: Immaginazione e visualizzazione creativa (obiettivo: auto-suggestione efficace)
- Scegliete un obiettivo specifico (preso dalla lista di obiettivi dell’esercizio precedente) su cui lavorare. Magari quello che per voi è il più importante e su cui volete lavorare subito.
- Ricostruite nella vostra mente ogni dettaglio di quell’obiettivo. Vedetevi come già arrivati ed in possesso di quella cosa sia essa un’abilità, un oggetto, un stato fisico, etc. Aiutatevi con l’immaginazione per creare quelle parti che ancora non esistono nella realtà ma che volete che esistano in futuro. (es. Immaginarvi con un fisico tonico e muscoloso)
- Usate tutti i vostri sensi. La visualizzazione deve essere “reale”, vivida. Concentratevi profondamente e “sentitevi” (a livello emozionale) come già in possesso di quella cosa sia essa un’abilità, un oggetto, un stato fisico, etc
- Eseguite la visualizzazione e l’immaginazione con i vostri occhi. Dovete essere voi stessi nell’immaginazione e nella visualizzazione (stato associato) e non guardarvi dall’esterno (stato dissociato)
- Rendete le immagini più vicine possibile al risultato che volete ottenere
- A questo punto, se avete eseguito correttamente l’esercizio, avrete costruito un’immagine mentale di voi stessi in possesso del risultato del vostro obiettivo.
- Riprendete quell’immagine diverse volte al giorno e meditateci su per qualche minuto. Assaporate le emozioni che provate essendo in quello stato e aprendovi totalmente al fatto che voi avete già raggiunto, nella vostra mente, quello stato e che è solo una questione di tempo e di duro lavoro.
- Fate questo esercizio fin quando non vi verrà così naturale che vi comporterete come se veramente siate già diventati quello che desiderate.
- Continuate fino a quando non avrete raggiunto il vostro obiettivo anche se questo dovesse voler dire farlo per anni. È questo il segreto del successo: non mollare, non arrendersi, portare a termine ciò che ci si è preposti di fare, anche se a lungo termine
Questi sono la semplificazione di due esercizi molto potenti che hanno reso Schwarzenegger quello che è oggi. Il processo di realizzazione degli obiettivi che Arnold usa è sempre lo stesso:
- Definizione (chi vuoi diventare),
- Visualizzazione e immaginazione (strumenti),
- Duro lavoro (azione)
Adesso anche voi potete usare gli stessi processi mentali per ottenere quello che desiderate. Impegnatevi nel comprenderli a fondo. Provate e riprovate e avrete successo come testimoniano le centinaia di personalità che, come Schwarzenegger, hanno raggiunto traguardi sorprendenti.
Modelli di Successo
I Modelli di Successo sono set di regole (cose da fare, cose da ricordare, azioni, comportamenti, modi di pensare) estrapolate dalle personalità analizzate e che hanno prodotto sulle stesse dei risultati vincenti. Queste regole quindi, se assimiliate, seguite e fatte proprie, consentono di replicare i medesimi risultati.
MODELLI COMPORTAMENTALI (LIFE MINDSET) I Modelli di Successo sono piccole e semplici informazioni che possono cambiare drasticamente la vostra vita se assimilate e fatte proprie. Il segreto del successo? È che non vi sono segreti ma solo modi di essere, di fare e di pensare.
Sfida articolo
Ed eccoci arrivati alla sfida dell’articolo. La sfida vi da l’opportunità di mettervi in gioco e di usare le cose che avete imparato nelle righe precedenti così da consolidare le tecniche e le strategie qui presenti. Chi dovete sfidare? Voi stessi! E dovete farlo con la consapevolezza che ogni sfida che intraprendete è un atto migliorativo della vostra persona e vi permette di ampliare la vostra zona di comfort, quella zona in cui siete rinchiusi e che non vi permette di vivere la vita che desiderate.
Se accettate la sfida, ecco cosa farete:
- Realizzate il vostro obiettivo più importante.
Questa sfida potrebbe cambiare la vostra vita per sempre e farvi prendere delle direzioni che altrimenti non avreste scelto. Accettatela e fate come le centinaia di uomini e donne che hanno non si sono arresi al sistema e hanno scelto di ricercare la propria felicità. La scelta è sempre e solo vostra.
Personaggi citati
Arnold Schwarzenegger
Ben Sweetland
Bob Proctor
Genevieve Behrend
Gregg Braden
Harry W. Carpenter (Pagina personaggio in fase di creazione)
Michael Doody (Pagina personaggio in fase di creazione)
Napoleon Hill
Tony Robbins
Wallace D. Wattles
Richard Bandler
John Grinder
Bibliografia e/o risorse consigliate
Tutta la mia vita (Arnold Schwarzenegger)
Arnold Speech ITA and Sub-Ita BEST MOTIVATION!! “Who you want to be?”
Arnold Schwarzenegger – “Chi vuoi diventare?”
PNL per lo Sport (Ted Garrat)
Usa il Segreto (Michael Doody)
Visualizzazione in Pratica (Michael Doody)
Il genio nascosto (Harry W. Carpenter)
Domanda: Qual è stata la parte che ti piaciuta di più e quali sono le cose che hai imparato da quest'articolo? Scrivimi nei commenti.
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