Donald Trump ha fatto del pensare in grande la sua filosofia di vita. È l’incarnazione del lottatore di successo. Proveniente da una famiglia media, oggi è un imprenditore miliardario nonché uno degli uomini più ricchi del mondo. È stato anche Presidente degli Stati Uniti d’America. In questo articolo, della serie Mindset Profiling, analizziamo il mindset di Donald Trump al fine di poter prendere degli spunti e delle idee per migliorare i nostri risultati in tutti gli ambiti.
Introduzione alla filosofia di Trump
Trump ha costruito il suo impero economico iniziando come immobiliarista a New York, una delle piazze più difficili per questo settore, vincendo alla grande.
Consacrato come star anche in TV in un reality show (The Apprentice) dove i partecipanti si contendono la possibilità di lavorare per lui.
È a capo di un gruppo internazionale che va dagli hotel di lusso ai campi da golf, all’abbigliamento e ai grandi mezzi di comunicazione.
Questo suo “pensare in grande” lo ha portato ad essere il Trump che noi tutti conosciamo e, a suo dire, gli ingredienti del suo successo sono un potente focus sull’obiettivo, passione, rischio, vendetta, concludere i contratti giusti (anche nel matrimonio) e imparare dalle storie di successo.
Che vi sia simpatico o meno, quest’uomo incarna quel successo conquistato con una grinta e una determinazione senza pari.
Una nota prima di iniziare
Le persone di successo vanno ammirate per i loro risultati. Alcuni di questi personaggi, magari quelli che hanno raggiunto proprio quei risultati che voi stessi volete raggiungere, potrebbero non esservi simpatici o peggio potrebbero risultarvi odiosi.
Questo potrebbe tradursi in un ostacolo quando andate ad analizzare il personaggio per comprendere i segreti del suo successo.
Ricordate sempre di scindere la personalità dei personaggi in questione dai loro risultati (quelli che volete raggiungere anche voi).
Solo così riuscirete ad avere una mente lucida e ad effettuare un’analisi corretta e più oggettiva dei modelli comportamentali del personaggio scelto.
L’esempio di Trump è perfetto: ha un carattere e dei modi di fare che non a tutti possono piacere, ma i suoi risultati parlano chiaro.
Trump ha raggiunto praticamente ogni traguardo che si è prefissato.
Con questo saggio inizieremo a trattare proprio quei modelli comportamentali che gli hanno permesso di raggiungere tutti i suoi obiettivi.
Dati di rilievo
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L’intervista a Donald Trump (Podcast)
La (mega) intervista immaginaria che apre all’analisi di quei modi di pensare, propri ed esclusivi di Trump, che lo hanno reso quella persona di successo che è oggi.
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L’Analisi
In questa prima analisi vedremo i principali modelli comportamentali di Trump al fine di avere un’idea più chiara di quali sono i suoi comportamenti e di estrapolare quegli schemi comportamentali ripetitivi in grado di essere replicati da chiunque desideri iniziare ad avere risultati migliori nella vita e nel business.
Dall’intervista immaginaria che trovate in forma scritta anche all’indirizzo https://www.modellidisuccesso.com/donald-trump-modelli-comportamentali-presidente-usa/, possiamo iniziare ad estrapolare i modelli comportamentali relativi alle seguenti aree:
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Pensare in grande
Siete convinti che la possibilità di pensare in grande sia appannaggio esclusivo di coloro che possiedono denaro, titoli accademici, legami importanti o anche solo il dono di un’intelligenza superiore? Non è vero. Chiunque può pensare in grande. (Donald Trump)
Uno dei modelli comportamentali sicuramente più importanti di tutta la personalità di Trump. Tutti i successi e i traguardi da lui raggiunti, non ultimo la presidenza degli Stati Uniti d’America, possono assoggettarsi proprio a questo principio.
Proprio lui parla di un “credo” affermando che è una cosa che ha fatto entrare nella sua vita fin dalla giovinezza.
Questo modello di pensiero è comune, più o meno consapevolmente, a molte personalità di successo e nei campi più svariati: dalla politica allo sport, dal business alla leadership, ogni campo ha (ed ha avuto) persone che hanno pensato in grande ed hanno vinto.
Il segreto per pensare in grande è solo uno:
BISOGNA SMETTERE DI PENSARE IN PICCOLO
La maggior parte della gente è (stata) abituata a pensare in piccolo e lo fa non perché non ha le potenzialità per pensare in grande ma perché non ammette una realtà alternativa.
Quei pochi che hanno il “coraggio” di pensare in grande riescono ad eccellere nei campi più diversi.
Ecco un chiaro modello comportamentale in grado di far ottenere risultati sorprendenti. Adottando questo modello comportamentale come un “credo”, un’abitudine, un mantra da ripetere ogni giorno, abituerete la mente a pensare in maniera differente e sarete in grado di “vedere” cose che prima non immaginavate neanche.
Perché? Semplicemente perché la mente tende ad attirare ed amplificare ciò su cui si focalizza e lo fa tramite dei meccanismi subconsci che la maggior parte della gente ignora.
Il successo di Trump, nei più disparati contesti, non è frutto del caso, del destino, del denaro, dell’ambiente. È frutto proprio di questo modello comportamentale di base che guida le sue azioni e, di conseguenza, produce risultati di una certa entità.
Per maggior chiarezza, possiamo estrapolare una formula che ci indica la differenza tra il pensare in grande e il pensare in piccolo:
Pensare in grande = risultati grandi (o risultati)
Pensare in piccolo = risultati piccoli (o nessun risultato)
Si nota moltissimo la differenza tra i due modelli comportamentali. Pensando in grande e puntando in alto, le possibilità di ottenere dei risultati (di qualunque portata essi siano) salgono drasticamente ed è un po’ come quell’adagio che dice: “Punta alla luna, male che vada avrai camminato tra le stelle”.
A differenza del pensare il grande, pensando in piccolo non solo si punterà a risultati piccoli, ma proprio per l’entità degli stessi, le possibilità di non ottenere nulla salgono esponenzialmente.
La cosa più importante è la dimensione delle vostre ambizioni. È l’entità delle vostre aspirazioni che determina l’entità del vostro successo. (Donald Trump)
Leggi anche: Pensare in grande: la filosofia di Donald Trump
Gestione (e raggiungimento) obiettivi
Nella gestione dei suoi (ambiziosi) obiettivi, Trump usa diversi elementi che, lavorando in sinergia tra loro, gli consentono di trovare quella enorme spinta motivazionale in grado di supportarlo durante tutto il processo di realizzazione dei traguardi designati.
Il primo tra tutti è la passione per quello che fa. Il suo lavoro gli piace e non poco.
Parla addirittura di amore per quello che fa e questo amore è proprio l’ingrediente principale nella ricetta del suo successo.
Tra le altre cose la passione e l’amore per il proprio lavoro è un elemento comune a molte personalità di successo dello studio sui Modelli di Successo e non è casuale. “La passione è il motore di qualunque grande impresa”.
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Dalla passione scaturiscono altri elementi come il divertimento e l’eccitazione nel fare quello che si fa, la perseveranza nel non mollare quando un tentativo fallisce, l’energia che vi consente di stare svegli anche tutta la notte per lavorare e tutti gli stimoli motivazionali possibili e immaginabili.
Ecco quindi che il lavoro non è più un lavoro ma diventa più un gioco, un hobby vero e proprio. Anche questo modello comportamentale è, tuttavia, suscettibile alle abitudini attualmente installate nella vostra mente.
Purtroppo la passione non basta se poi non agite in merito e non raggiungete i vostri obiettivi. Quali che siano questi obiettivi, grandi o molto piccoli, la cosa fondamentale è abituare la mente a portarli a termine, a raggiungerli.
Solo così si potrà distruggere quella cattiva abitudine chiamata procrastinazione, fonte purtroppo, della zavorra che si ha ai piedi e non vi consente di volare e di essere davvero felici.
L’arte di agire
L’unico modo per portare a termine un obiettivo è passare subito all’azione. Senza azione non potrete mai realizzare i propositi che vi siete prefissati.
Altra caratteristica di Trump e che si ricollega al modello comportamentale del Pensare in Grande è il fatto di porsi obiettivi ambiziosi.
È consapevole dell’entità dei suoi obiettivi e volontariamente si pone obiettivi molto ambiziosi e questo perché è conscio del fatto che porsi obiettivi ambiziosi significa superare costantemente i propri limiti e abituare la mente a cose sempre più grandi e i risultati che Trump ha conseguito parlano chiaro.
Chi sono, allora, i più grandi nemici del pensare in grande e del raggiungere obiettivi ambiziosi? In primis le scuse. Quelle parole che sentite nella vostra mente quando decidete di porvi un nuovo ed entusiasmante obiettivo.
Ecco che magicamente iniziano a comparire nella vostra testa parole come “se” e altre come “ma” e frasi come: “Non posso”, “Non ci riesco”, “Sono troppo giovane/vecchio/alto/basso/sfortunato/etc.”.
Questi nemici apparentemente innocui sono la maggiore causa di insuccesso tra le tutte le persone del pianeta. Le scuse distruggono l’autostima e provocano la sindrome del “non sono all’altezza”.
Uno dei modelli comportamentali più efficaci per distruggere queste scuse è non dare ascolto alla vostra vocina interiore quando si trova in questa “modalità”.
Il vostro dialogo interiore deve essere sempre potenziante
E quando non lo è dovete convertire ciò che sentite in qualcosa di positivo. Se le scuse vi bloccano dovete ricordare una cosa fondamentale:
Perché bisogna tenere costantemente conto dell’affermazione precedente?
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Le persone di successo leggono ogni giorno! (approfondimenti)
Amore per il proprio lavoro
In questo terzo modello comportamentale ci ricolleghiamo al modello precedente andando però più nello specifico.
Trump afferma che la regola numero uno del successo è amare quello che si fa. Il motivo è presto detto. Amando quello che si fa si assolve ad un duplice scopo: nella fase positiva si prova, come detto in precedenza, divertimento, eccitazione, energia, tutte cose che servono ad avanzare sempre più nella scalata verso il successo.
Nella fase negativa, invece, l’amare il proprio lavoro, consente di affrontare meglio le difficoltà donandovi quella carica in grado di superarle.
Molti grandi del nostro tempo e dei tempi passati hanno parlato dell’importanza dell’amare il proprio lavoro. Oggi, troppe persone sono intrappolate in un lavoro che odiano e questo provoca tutta una serie di sentimenti negativi che non fanno altro che peggiorare la loro qualità della vita.
La cosa da fare è chiedervi: “Quello che sto facendo mi rende felice?” Se la risposta a questa domanda è no, allora è arrivato il momento di cambiare qualcosa.
La cosa da fare è chiedersi: “Quello che sto facendo mi rende felice?”
Se la risposta a questa domanda è no, allora è arrivato il momento di cambiare qualcosa.
Se la risposta a questa domanda è no, allora è arrivato il momento di cambiare qualcosa.
Quando parlo di successo, parto sempre da un principio da cui deriva tutto il resto: dovete amare ciò che fate. Le cose più importanti sono conoscere bene il vostro mestiere e amare ciò che fate. (Donald Trump)
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Duro lavoro
Abbiamo già detto che senza azione non si può raggiungere nessun obiettivo e questa è una cosa che pensa anche Trump. Il duro lavoro è il ponte tra voi ed i vostri obiettivi.
Il vostro successo dipende da ciò che fate oggi. Se vi lasciate andare e iniziate a procrastinare, a rilassarvi, o peggio, a oziare, non raggiungere mai nulla di ciò che per voi è davvero importante.
Ricordate:
Il duro lavoro è la garanzia del vostro successo, in qualunque campo voi operiate. Molte personalità di successo, Trump compreso, sono estremamente convinte che una volta fissato un qualunque obiettivo, anche imponente, il duro lavoro e l’impegno consentirà loro di raggiungerlo, anche se devono passare anni e anni, …e il più delle volte hanno ragione.
Positività
L’ottimismo è il profumo della vita, recitava un famoso spot pubblicitario. Ecco un altro modello comportamentale estremamente interessante: Trump non accetta un “no” come risposta. Non si fa bloccare dai “no” che incontra e cerca di trovare soluzioni creative per ottenere un “Sì”.
Questa è una delle chiavi del successo. Quante persone quando ricevono un “no” come risposta continuano a provare e riprovare finché non hanno raggiunto l’obiettivo? Molto poche, ma non è colpa loro.
Il sistema educativo mondiale attuale usa i “no” come strumento finalizzato all’insegnamento. Siamo programmati a sentire continuamente questi “no” e ad accettarli. Ecco perché al primo “no” che si incontra sulla strada, sono in molti a mollare l’intero progetto.
Qui non si tratta solo di essere positivi ma di dare il giusto valore a quel no e a ridimensionarlo se necessario. “No” è una parola, come “Sì”.
Dobbiamo adottare un modello comportamentale che ci impone di continuare a provare nonostante tutti i “no” che incontriamo. I “no” possono essere ostacoli, fallimenti, insuccessi. Solo quando adotterete un modello comportamentale resiliente e proattivo nessuno vi potrà più fermare nella realizzazione dei vostri propositi, neanche i “no”.
Quanti di voi si alzano la mattina e pensano: “Che bello, un’altra meravigliosa giornata su questo magnifico pianeta!”. Quanti invece pensano: “Che palle è lunedì -.- Voglio dormireeee!!!” e si trascinano pesantemente in ufficio manco avessero una palla di 50 kg al piede?
La questione qui è quello che si può ricavare da un modello di pensiero piuttosto che da un altro.
Cosa può darvi l’essere pessimisti? Solo noie e dolori. Ma poi bisogna chiedersi: “Con una vita così limitata, e già difficile di suo, che senso ha contribuire negativamente alla nostra stessa esistenza essendo negativi?”
Era sempre Albert Einstein che diceva:
Ed ha ragione. Non sarebbe meraviglioso svegliarsi la mattina e fare solo pensieri positivi? Non sarebbe stupendo, poi, beneficiare anche degli effetti sulla nostra mente e sul nostro corpo, di quei pensieri positivi?
Non è difficile essere ottimisti. Essere ottimisti non significa tuttavia essere bigotti e pensare che andrà tutto bene sempre, significa avere quella predisposizione mentale che fa sì che siate orientati positivamente verso una certa cosa, il che non guasta. Siate ottimisti!
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Gestione del business
Tutti i modelli comportamentali di Trump fin qui analizzati possono anche essere ricondotti al business e quindi è possibile farne anche dei modelli, sì comportamentali, ma in un contesto di business.
Uno in particolare è essenziale e molto comune, specie tra i maggiori ricchi della terra. Parlando di business, infatti, se volete raggiungere la ricchezza, l’obiettivo non deve essere semplicemente “fare soldi”.
L’obiettivo devono essere le persone. Bisogna offrire alle persone un qualcosa che possa migliorare la loro qualità della vita.
Si dice che per diventare ricchi basta risolvere un problema comune. Può essere un problema di qualunque tipo e grado ma se trovate la soluzione a quel problema e migliorate, anche nel vostro piccolo, la qualità della vita di migliaia (o milioni) di persone, diventerete ricchi.
Il segreto della ricchezza in qualunque business è risolvere un problema o soddisfare un bisogno. Quindi l’obiettivo sono sempre le persone. Ecco perché Trump punta sul fatto di trovare una causa nobile a cui appassionarsi e dedicarsi.
Non è un caso che imprenditori come Trump, Kiyosaki, Zuckenberg, Musk, Branson e centinaia di altri, abbiano delle mission aziendali così importanti per la vita delle persone.
Le aziende che dirigono hanno l’obiettivo comune di migliorare la vita della gente (o del pianeta), da qualunque angolo possibile. Siete ancora convinti che cambiando l’obiettivo dal denaro alle persone, il denaro non arrivi?
Prendiamo il tutto da una prospettiva diversa.
Se vogliamo raggiungere un obiettivo particolare dobbiamo smettere di focalizzarci sull’obiettivo in quanto tale e iniziare a ragionare in maniera diversa pensando a quell’obiettivo come una serie di azioni che hanno come “conseguenza” il raggiungimento dell’obiettivo stesso.
Ad esempio, se volete diventare ricchi, l’obiettivo non devono essere i soldi ma è fare qualcosa che attrae soldi: creare, ad esempio, un’impresa che soddisfa un bisogno o risolve un problema. L’impresa, poi, attira persone (e magari altre imprese) che portano denaro.
Quindi se il vostro obiettivo primario, invece che essere il denaro, è il soddisfare un bisogno o risolvere un problema della gente (o delle imprese) ecco che come “conseguenza” di ciò arriverà il denaro.
Quante più persone servo, tanto più ricco divento. (Robert Kiyosaki)
Volendo tradurre questo ragionamento in un sillogismo semplice e immediato, ecco la formula efficace per la definizione degli obiettivi finanziari:
Siamo abituati a pensare dal centro (l’obiettivo/l’effetto) verso l’esterno (le conseguenze/le cause), invece, controintuitivamente, il ragionamento e la focalizzazione vanno dall’esterno (le conseguenze/le cause) verso il centro (l’obiettivo/l’effetto). Se vogliamo raggiungere l’effetto dobbiamo prima trovare le cause.
Quando ci focalizzeremo sulle conseguenze, ossia sulle cause che producono un certo effetto, raggiungeremo l’obiettivo. E questo è valido per tutti i vostri obiettivi, sia di business che personali.
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Focus
Ecco un modello comportamentale davvero tipico di chi raggiunge risultati di eccellenza. Il focus è probabilmente uno degli strumenti mentali più usati e apprezzati dalle personalità di successo. Che sia Schwarzenegger o Trump, il focus consente loro di restare totalmente concentrati sulla meta da raggiungere.
Si dice che ciò su cui ci si concentra, si espande. Ecco quindi che la concentrazione sui propri obiettivi è fondamentale per semplificare la riuscita dell’impresa, di qualunque genere essa sia.
Dalle parole di Trump si evincono due modalità di focus:
- Trump si focalizza su ciò che gli piace fare e su ciò che lo fa stare bene;
- Si focalizza sulle soluzioni e non sui problemi.
Due lati della stessa medaglia. Concentrandosi su ciò che gli piace fare, lo dice lui stesso, si sente meno stressato e questo aspetto è importantissimo. Lavorando su obiettivi di una certa entità si potrebbe facilmente avere un crollo. Invece concentrandosi su ciò che si ama fare e su ciò che fa star bene, ci si ricarica le batterie e si ha nuova linfa vitale per portare avanti i propri obiettivi.
La seconda modalità di Trump relativa all’utilizzo del focus è il concentrarsi sulla soluzione.
Nel paragrafo precedente si è visto come definire correttamente un obiettivo focalizzandosi sulle conseguenze di quell’obiettivo e non sull’obiettivo stesso in quanto tale. Stessa cosa vale per problemi e soluzioni.
Se ci si concentra sul problema, quel problema si espanderà generando conseguenze di difficile risoluzione. Se invece di concentrarsi sul problema ci si concentra sulla soluzione, sarà quella a espandersi, consentendo di trovare nuove e creative vie per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Abbiamo parlato di Focus anche nell’analisi iniziale dei modelli comportamentali di Arnold Schwarzenegger. Il grande Arnold da un’estrema importanza alla concentrazione sull’obiettivo da raggiungere.
Nelle sue interviste afferma diverse volte che per ottenere un tale focus ha dovuto lavorare molto su sé stesso.
Nonostante molti grandi studiosi di crescita personale affermino che nella definizione degli obiettivi è fondamentale impostare una scadenza (anche a lungo termine), per mantenere una motivazione alta, Arnold non lo fa, anzi per lui, il doversi focalizzare su una scadenza è un punto a sfavore nel processo di realizzazione dei suoi obiettivi e si potrebbe intuire il perché.
Essendo obiettivi enormi (dal diventare campioni del mondo di una disciplina al diventare uno tra gli attori più popolari del pianeta), l’impostare una scadenza potrebbe essere un limite invece che spronare a dare il massimo.
I processi mentali di Arnold prendono la spinta motivazionale dalle visualizzazioni e non dalle scadenze.
Impostare una scadenza per obiettivi così importanti, inoltre, potrebbe essere addirittura controproducente. Se, infatti superassimo i termini di scadenza (specie dopo anni e anni di lavoro), tutta la nostra motivazione potrebbe crollare come un castello di carte non avendo raggiunto entro la data stabilita il nostro scopo.
Il metodo di Arnold invece funziona proprio perché non ha scadenze. Basti pensare che il tempo trascorso tra queste interviste e il film che lo ha fatto conoscere al grande pubblico (Terminator) è pari a otto (8) anni. Il non avere una scadenza e l’utilizzo di immaginazione e visualizzazione creativa possono rafforzare di molto il focus sull’obiettivo.
Fonte: [PROFILING] Arnold Schwarzenegger: le strategie mentali di un mito
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Pressione
Davvero singolare il modo di Trump di gestire la pressione. Usa la fragilità della vita come spinta motivazionale per reggere alle fasi negative.
La vita è breve, lo sappiamo tutti ma quanti davvero fanno un ragionamento simile ogni giorno? Ricordare la fragilità della vita e la sua brevità consente di oltrepassare quelle barriere mentali che si incontrano quando si decide di superare la propria zona di comfort, di superare un proprio limite.
Quando si è assaliti dalla paura di qualcosa, bisogna ricordare che abbiamo un tempo limitato su questo pianeta e dobbiamo cercare di sfruttare questo tempo al meglio. Se si presenta un problema e può essere risolto, è inutile preoccuparsi dato che si può risolvere. Stessa cosa se non si può risolvere.
È inutile preoccuparsi data l’impossibilità di risolverlo. In entrambi i casi, preoccuparsi non serve a nulla, solo ad accentuare la mancanza di concentrazione sulle eventuali soluzioni.

Ostacoli, problemi, insuccessi
Le persone di successo, come Trump, sono famose anche per il loro modo di gestire gli eventi negativi che inevitabilmente bussano alla loro porta: ostacoli, problemi e insuccessi.
Abbiamo già detto sul sito di Modelli di Successo che le persone di successo sono tali in quanto “non è quello che possiedono a renderle persone di successo, ma è la loro mente. È quello che pensano, è come agiscono e reagiscono agli eventi, è come si comportano a renderle persone straordinarie”.
Un elemento comune a costoro è il fatto che hanno la grandissima capacità di imparare dai loro errori, insuccessi e fallimenti. Non si scoraggiano, ma continuano a provare fino a quando non hanno raggiunto quello che si sono prefissati.
Questa è, con tutta probabilità, la loro qualità più grande. Queste persone sono consapevoli del fatto che non ci sono successi senza insuccessi. Anzi molti di loro amano gli insuccessi perché comprendono che ogni insuccesso è un passo avanti verso il successo stesso.
Gli insuccessi, gli ostacoli e i fallimenti fanno parte della vita e non bisogna averne paura, anzi, bisogna amare queste difficoltà. La difficoltà rende più forti. Nell’attuale sistema educativo vige la regola del “sbagliare = male” ed è forse uno degli errori più grandi della storia dell’umanità che ha avuto un impatto enorme sulla vita dell’intera popolazione mondiale.
Il vero motto dovrebbe sempre e solo essere “sbagliando si impara”. Le persone di successo è così che la pensano e non è un caso che abbiano successo. Imparano dai loro errori e raggiungono le mete prefissate.
Una delle caratteristiche comuni delle persone di successo è la resilienza che mostrano durante il processo di realizzazione dei loro sogni/progetti/obiettivi. Non mollano mai. Non si fermano mai fin quando non hanno raggiunto l’obiettivo. Il 99% di noi, invece, alla prima sconfitta molla l’intero piano che aveva deciso di realizzare (sempre che si arrivi a cominciarlo).
Pensate che chiunque abbia raggiunto dei risultati di eccellenza in qualunque campo si sia fermato alla prima sconfitta? Assolutamente no, anzi, non si è mai fermato. Tra noi e il raggiungimento di qualsiasi risultato vi sono una marea di ostacoli.
Alcuni da superare, altri da aggirare ma è matematicamente certo che se vogliamo raggiungere qualcosa che per noi è importante, troveremo delle resistenze, troveremo degli ostacoli, dei muri, dei problemi.
Nella realizzazione di qualsiasi cosa è necessario partire con la consapevolezza che troveremo delle difficoltà da superare e con la volontà di superarle ad ogni costo. La cosa importante da tenere sempre a mente e che dobbiamo dare il massimo che possiamo. Purtroppo non possiamo controllare la partita ma possiamo giocare per vincere e quindi giocarla al meglio.
Ad esempio, Sylvester Stallone, uno degli attori più famosi di sempre, in una recente intervista ha dichiarato: “La mia vita è fatta per il 96% di fallimenti e per il 4% di successi”.
Però quel 4% di successi lo ha ripagato ampiamente di quel 96% di fallimenti. Ecco perché gli ostacoli, i fallimenti, i problemi, i muri che troviamo sul nostro cammino sono una parte essenziale del, permettetemi il gioco di parole, processo del successo.
Conclusioni
Abbiamo iniziato solo a scalfire la superficie dei modelli comportamentali che contraddistinguono una delle personalità più famose del nostro tempo, Donald Trump. Analizzando la vita di quest’uomo possiamo identificare quei comportamenti che lo hanno reso la persona di successo che è oggi.
Forse si può non essere d’accordo col suo modo di fare o con le sue scelte politiche ma è innegabile il successo e i traguardi raggiunti da quest’uomo. Anche voi potete utilizzare i suoi stessi modelli comportamentali. Con questa analisi comportamentale, avete degli spunti su cui iniziare a lavorare.
Concentratevi su quei modelli di successo, analizzateli, rileggete l’articolo più e più volte e iniziate ad agire per ottenere gli stessi risultati delle persone di successo.

Qualunque cosa facciate, pensate in grande. Pensare in grande è la regola aurea che ha ispirato tutte le grandi conquiste della vita moderna. (Donald Trump)
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Con questi audio abbiamo deciso di inserire anche una versione “ascoltabile” dei post principali per dare la possibilità di seguire Modelli di Successo a chiunque preferisca i podcast all’articolo tradizionale. Riteniamo, inoltre, che i podcast siano un valido supporto ai contenuti di Modelli di Successo.
Modelli di Successo
Un principio psicologico, detto effetto Hawthorne, in breve dice che “l’atto stesso di pensare di prestare maggiore attenzione a un dato comportamento da tenere fa sì che si migliori la propria performance in quell’area specifica”.
I Modelli di Successo sono set di regole (cose da fare, cose da ricordare, azioni, comportamenti, modi di pensare) estrapolate dalle personalità analizzate e che hanno prodotto sulle stesse dei risultati vincenti. Queste regole quindi, se assimiliate, seguite e fatte proprie, consentono di replicare i medesimi risultati.
Lo scopo di questo sito è promuovere tali modelli (che siano comportamentali, di business e di leadership) e far sì che chiunque possa migliorare la propria vita e il proprio benessere fisico, mentale e finanziario attraverso l’applicazione di detti modelli. Iniziate “pensando” a come potrebbe essere la vostra vita se questi modelli comportamentali, di business e di leadership fossero già parte di voi, del vostro lavoro e della vostra vita.
MODELLI COMPORTAMENTALI MODELLI DI BUSINESS MODELLI DI LEADERSHIP I Modelli di Successo sono piccole e semplici informazioni che possono cambiare drasticamente la vostra vita se assimilate e fatte proprie. Il segreto del successo? È che non vi sono segreti ma solo modi di essere, di fare e di pensare.
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