Perché NON dovresti leggere 52 libri all’anno (e un metodo per leggere e applicare correttamente)

di Max De Vergori - Newsletter "Discorsi Settimanali" del 3 agosto 2020

Per la puntata di oggi, prendiamo in esame alcune delle cose che si sentono su Internet e che vengono (troppo) spesso distorte e decontestualizzate con il risultato di creare un pasticcio che non è di aiuto a chi vuole intraprendere un percorso di crescita.
Modelli di Successo, è un progetto di ricerca che, da quasi un decennio, studia i comportamenti e le strategie delle persone di successo (cioè coloro che raggiungono risultati di eccellenza in qualunque campo dell'esistenza).
Tra i vari modelli comportamentali estrapolati, ce n'è uno in particolare molto comune. Questo modello è la lettura.
Tutte le persone di successo (passate e presenti) sono prima di tutto persone che leggono (e tanto anche).
Qualche esempio?
Questi sono solo una piccolissima parte di coloro che hanno fatto della lettura una porta per raggiungere risultati migliori. Quindi, anche il progetto di ricerca sui Modelli di Successo, conferma che effettivamente la lettura è un elemento chiave che accomuna le eccellenze mondiali ma, c'è un ma. Andiamo con ordine. La credenza dei 52 libri all'anno La credenza di una certa cosa, specie oggi con Internet, diventa facilmente virale e si espande a macchia d'olio. Il problema è che certe credenze non sempre sono buone o basate su dati oggettivi. Spesso le accettiamo per vere solo perché le abbiamo sentite più di una volta. Oggi parliamo della credenza che circola su Internet promossa da guru e para-guru, che dice che leggere 52 libri all'anno (cioè uno a settimana - alla Bill Gates per intenderci) sia uno dei fattori per avere successo. Prima voglio leggerti alcuni titoli relativi alla ricerca su Google "leggere 52 libri l'anno" per farvi comprendere meglio il fenomeno. Ecco i titoli della sola prima pagina: Dunque, questa credenza è una diceria, ergo è una balla. Prima di saltare sulla sedia lascia che mi spieghi. Ho visto e sentito centinaia di volte questi guru parlare di come la lettura sia importante e prendere come esempi gli stessi personaggi elencati sopra, e fin qui tutto ok. Il problema nasce dal fatto che costoro hanno distorto questo modello comportamentale specifico della lettura e tipico delle persone di grande successo non comprendendolo loro in primis. Credenze buone e credenze distorte Dal progetto sui Modelli di Successo è emerso che: Questi tre modelli comportamentali estrapolati dal progetto di ricerca sui Modelli di Successo ci indicano la via da seguire per migliorare i nostri risultati. Sono assolutamente veri e l'analisi delle personalità di grande successo all'interno del progetto di ricerca ci confermano tali modelli. Analizziamo ora alcune delle credenze che circolano in rete relative alla lettura: Le credenze sopraesposte sono solo alcune delle distorsioni che circolano in rete e che non fanno altro che creare confusione nelle persone, che magari provano a leggere ma si sentono demotivate perché o non ci riescono o non riescono a leggere come dicono questi guru e para-guru. Scardiniamole una per una con risultati oggettivi ed empirici estrapolati dal progetto di ricerca sui Modelli di Successo. La verità sta nel mezzo... no, sta da tutt'altra parte Credenza n. 1: Tutti dovrebbero leggere almeno 52 libri l'anno perché è così che fanno le persone di successo. (Falso) I personaggi di successo non sono diventati avidi lettori in una notte. Questo processo di lettura è stato raggiunto da costoro in due modi diversi: Questa credenza pertanto si rivela errata perché: Credenza errata n. 2: Più leggi più diventi una persona di successo. (Falso) Questa è un'altra credenza distorta presa da Internet. Prima di tutto le persone di successo leggono tanto perché, cosa fondamentale, possono permetterselo. Avendo moltissimo tempo (e denaro) a disposizione, spesso il loro lavoro si traduce in una mera gestione dei loro business, il ché li porta ad avere tempo a sufficienza che devono impiegare in qualche modo. Visto che sono persone di successo, e visto che un altro modello comportamentale estrapolato ci dice che loro per natura impiegano il tempo investendolo in attività che le porti ad avere un grande valore di ritorno, la lettura è una di quelle attività con un alto ROI (ritorno sull'investimento - in questo caso l'investimento è temporale). Warren Buffet, ad esempio, dedica l'80% del suo tempo a leggere (arrivando a divorare anche 500 pagine al giorno). Prima di emularlo però, bisogna ricordare che è ricco sfondato e che si può permettere di passare intere giornate a leggere. Una persona che lavora dalle 8 del mattino alle 18 e poi deve badare alla casa/figli/problemi e a tutte alle altre attività, non ha lo stesso tempo di Warren Buffett e spesso il tempo che può dedicare alla lettura si riduce a qualche minuto prima di addormentarsi. Altra cosa importante: non è quanto leggi ma cosa leggi. Le persone di successo si auto-istruiscono, pertanto scelgono testi da cui possono apprendere informazioni che possono rivelarsi utili nel raggiungimento dei loro obiettivi. Credenza errata n. 3: Se leggi più velocemente e leggi più pagine (e quindi più libri) diventi come i grandi ricchi e di successo della Terra. (Falso) Si ricollega alla precedente. Oltre ad essere importante il cosa si legge è importante anche il come si legge. Leggere velocemente e tante pagine al giorno e non capire nulla non significa apprendere. Bisogna ricordare che le persone di successo non leggono ma studiano. La differenza tra questi due concetti è sottile ma abissale. Si può leggere per tanti motivi: Ma si studia con un solo ed unico scopo: Quando si legge, non si presta molta attenzione ai concetti, non si elaborano in maniera approfondita e non si ha quello spirito critico necessario per interiorizzare i concetti. Viceversa, chi studia, legge con attenzione, si pone delle domande di approfondimento, mette in discussione quanto legge e, soprattutto, ritorna sui concetti ancora e ancora e ancora fino a quando non li ha metabolizzati correttamente e non ha compreso il punto di vista dell'autore. Un framework per leggere correttamente e tradurre in azione quanto appreso Quando leggiamo un testo che ci è utile nella nostra crescita personale o professionale, dobbiamo poterlo leggere al fine di: Quest'ultimo punto è essenziale. Se è vero infatti che anche il solo atto di leggere cambia la configurazione della nostra mente, ergo miglioriamo, il fatto di mettere in pratica quanto appreso è di fondamentale importanza per ottenere risultati migliori. Ricorda infatti che nell'economia della conoscenza (Era nella quale ci troviamo attualmente), colui che possiede le giuste informazioni e le applica coscienziosamente ha il potenziale per realizzare se stesso. Ecco perché le persone di successo sono persone che leggono (studiano ed applicano) ed ecco anche perché chi legge tanto (ed ancora studia ed applica) ha maggiori probabilità di avere successo. L'informazione applicata è diventata una moneta di estremo valore. Per poter leggere correttamente un testo e tradurre quanto appreso in azione dobbiamo seguire un processo specifico (framework) che ci venga in aiuto. Quello che trovi di seguito è uno dei processi consigliati da W. Clement Stone, uomo d'affari di grande successo, filantropo e co-autore con Napoleon Hill (il primo e più importante formatore motivazionale che il mondo ha conosciuto). Ecco le 4 (+1) fasi per leggere un testo correttamente estrapolate da W. Clement Stone: Fase 1: Leggere il contenuto generale Questa è la prima lettura, veloce e superficiale, atta a farsi un quadro generale del contenuto del testo. In questa fase non è necessario sottolineare i passi più importanti, tuttavia, si possono creare delle annotazioni per fissare le idee e gli spunti che ti vengono in mente. Fase 2: Leggere in dettaglio Qui devi leggere con particolare attenzione e cercando ci comprendere il punto di vista dell'autore. Questa lettura serve per assimilare i concetti. Fase 3: Leggere per il futuro Questa lettura serve per memorizzare i concetti. Qui devi ragionare sui concetti, memorizzare i brani per te più importanti, mettere in discussione quanto viene detto e testare le nuove idee, tutto al fine di metabolizzare i concetti esposti nel testo e farli diventare parte della tua persona. In questa fase si formano i nuovi comportamenti e le nuove abitudini che vengono apprese dal testo. Fase 4: Rileggere dopo un po' di tempo per rinfrescare la memoria e riaccendere l'ispirazione Per fissare ancora meglio i concetti e (magari) riaccendere un po' quella fiducia e quella spinta motivazionale che certi testi offrono, sarebbe bene riprenderli di tanto in tanto e rileggerli. Potresti rileggere le parti più importanti o i brani che ti hanno dato una maggior spinta. In ogni caso, riprendere il testo a cadenza regolare è una buona abitudine che ti consente di assimilare per sempre i concetti esposti al suo interno. Fase 5: tradurre in azione quanto appreso Questa fase è una mia aggiunta. Se non traduci in azione quanto hai appreso non ti servirà a nulla. In questa fase devi creare delle azioni, frutto delle tue considerazioni sul testo, che andranno a far parte della tua persona. Se ad esempio, leggi un libro di public speaking ed il testo consiglia di esercitarti ogni giorno per almeno 5 minuti davanti allo specchio, dedica uno slot temporale di cinque minuti della tua giornata per esercitarti. Di esempi ce ne sono innumerevoli ma il concetto è sempre lo stesso: devi tradurre in azione quanto apprendi nei tuoi studi altrimenti leggere non ti servirà a nulla e non migliorerai. Come abbiamo potuto appurare leggere un testo non è così veloce come i guru e para-guru vogliono farci credere. Anzi, studiare davvero un testo richiede tempo, dedizione e passione per l'apprendimento. Tutti, volenti o nolenti, siamo vittime del consumismo, quindi una visione distorta della realtà e della verità trapela su Internet con cose simili alla credenza che leggendo 52 libri all'anno siamo tutti più fighi. Queste credenze distruggono il vero senso delle cose e fanno più danni che altro. Conclusioni Come abbiamo visto, il problema è che certe credenze hanno un cattivo impatto sulle persone ed il consiglio qui è sempre quello di non accettare per buono ciò che ti viene detto ma di metterlo sempre in discussione e di chiederti il perché. Non importa che sia il progetto sui Modelli di Successo o il para-guru di turno a dirti certe cose: mettile sempre in discussione e ragionaci su, poi prendi quello che funziona per te e butta il resto. Diffida da chi ti dice che per avere successo devi consumare libri su libri. Goditi la lettura, assimila bene i concetti rileggendoli anche più volte e smetti di credere che devi leggere 87 milioni di libri all'anno per essere felice ed avere successo. Spesso, e come è accaduto a molte persone di successo, basta un solo libro per farti avere un cambiamento epocale nella tua vita (basti pensare ad Og Mandino o ad altri come lui). Se ti dicono che devi leggere 52 libri all'anno, 1 a settimana, e tu non hai l'abitudine di leggerne neanche uno all'anno la tua mente andrà in sovraccarico. Così non solo non riuscirai a leggere neanche un libro ma ti sentirai sconfitto per questo e abbandonerai del tutto questo piacevolissimo ed utilissimo modello comportamentale. Invece ciò che ti dico io è: se non sei un lettore abituale, leggi un libro. Uno solo. Assaporalo, approfondisci i concetti e rileggilo più di una volta per vedere se ti ricordi quanto hai letto; ragiona su quello che leggi e chiediti se è valido per te o meno. La lettura deve essere un piacere, un viaggio di scoperta e non un manico infilato su per il sedere che ti dà fretta di consumare voracemente informazioni che non assorbirai... poiché, proprio come un pasto mangiato troppo velocemente, nulla viene davvero digerito, e questo è tipico della mentalità consumistica che ti vuole veloce e superficiale. Il framework che ti ho esposto è l'approccio che uso io nelle mie letture e che ho promosso anche per la fruizione del corso .Definisci .Pianifica .Raggiungi. Per me ha sempre funzionato e sono sicuro che farà lo stesso per te. In alternativa, puoi sempre creare il tuo framework partendo da questa base. L'apprendimento deve essere un piacere, il piacere dello scoprire cose nuove, di comprendere come funziona il mondo e di usare quelle informazioni a nostro vantaggio traducendole in azioni concrete. Ciao e alla prossima, Max