Il principio della responsabilità totale

di Max De Vergori - Newsletter "Discorsi Settimanali" del 6 luglio 2020

In questo nuovo appuntamento della serie "Discorsi Settimanali" parliamo di uno degli argomenti più importanti in termini di successo ed efficacia personale: il principio di responsabilità totale.
Uno dei principi cardine del successo
In qualunque contesto, se vogliamo migliorare come individui ed assimilare una delle caratteristiche basilari di tutte le persone di successo, la prima cosa che dobbiamo necessariamente comprendere è che siamo noi che dobbiamo assumerci tutte le responsabilità del nostro mondo.
Non c'è nessuno a cui possiamo dare la colpa, nessuno su cui possiamo puntare il dito, nessuno a cui delegare i nostri insuccessi e fallimenti, nessuno.
Tutte le persone che ottengono risultati di eccellenza sono coloro che assumono tre modelli comportamentali specifici:
- riconoscono i propri errori ed ammettono i propri fallimenti;
- si prendono la completa responsabilità di quegli errori e fallimenti;
- sviluppano un piano di azione per migliorare e vincere.
Tutte le persone di successo non limitano la loro responsabilità al lavoro che compiono per raggiungere un certo obiettivo. Essi si assumono la responsabilità di tutto ciò che, in un modo o nell'altro, ha un impatto sull'obiettivo che si sono prefissati.
Il principio della responsabilità totale
Il principio della responsabilità totale, estrapolato dal progetto sui Modelli di Successo, afferma che:
- se vuoi raggiungere i tuoi obiettivi devi assumerti la responsabilità totale di tutto ciò che ha un impatto su di essi.
Ciò vuol dire che non devono esistere fattori esterni a cui dare la colpa. Devi raggiungere la consapevolezza che la colpa (= responsabilità) del non aver raggiunto un certo traguardo è solo tua e di nessun altro o di nessuna altra cosa. Nonostante questo principio sia uno dei cardini del successo, assimilare questo atteggiamento e farne un modello comportamentale vero e proprio, è difficile per la stragrande maggioranza della gente. Ammettere che la responsabilità della nostra vita e completamente e totalmente nostra, nel bene e nel male, significa che se non stiamo vivendo la vita che vogliamo, forse, abbiamo sbagliato più di qualcosa. Quest'ammissione è terrorizzante per la maggior parte di noi. Se vogliamo migliorare la nostra condizione umana ed evolverci, il primo passo è superare la paura di assumersi completamente la responsabilità della propria vita. - Assumersi la responsabilità totale e farne un atteggiamento costante ha un impatto su tante aree dell'esistenza (dalla crescita personale, al business e alla leadership). Come individui, tendiamo a giustificare i nostri fallimenti dando la colpa ai fattori esterni e deresponsabilizzandoci completamente. Questo è un atteggiamento di protezione che la nostra mente mette in atto per proteggerci dal dolore provocato dal sapere che è colpa nostra. Preferiamo vivere nell'illusoria sicurezza del dare la colpa a qualcun altro o a qualcos'altro piuttosto che ammettere che se non abbiamo ottenuto ciò che volevamo è perché non abbiamo creduto/lavorato/resistito al massimo delle nostre possibilità. La deresponsabilizzazione è la causa prima di molti fallimenti nella nostra vita. La nostra responsabilità del fallimento è una delle cose più difficili da accettare poiché ci conferisce un enorme potere: quello della responsabilità del nostro successo. Infatti, se vogliamo crescere e migliorare come individui, accettare completamente la responsabilità dei nostri risultati ci conferisce il potere immenso di fare della nostra vita ciò che desideriamo ed impegnarci per realizzarlo. Guardando la vita attraverso la lente della nostra responsabilità, tutto si riconfigura in modo tale da farci guardare le cose con iperrealismo ed accettazione per i nostri risultati e fallimenti. La conseguenza è la possibilità di mettere da parte l'ego, guardare le nostre debolezze e lavorarci per migliorare. Tutti, almeno una volta nella vita (quasi sempre in realtà), abbiamo dato la colpa dei nostri fallimenti ad entità come: - i nostri genitori; - i nostri soci o colleghi; - lo Stato; - il partner; - eventi esterni; - ecc... Troppo spesso però, tralasciamo l'elemento fondamentale dell'equazione: noi stessi. Noi siamo l'unico elemento su cui abbiamo un controllo totale e siamo al tempo stesso, l'unico elemento a cui non diamo la colpa di ciò che non riusciamo a raggiungere. Il problema è che, in quanto esseri responsabili della nostra vita e di tutto ciò che ruota intorno ad essa, il motivo per cui falliamo siamo solo noi. Quando addossiamo la colpa del nostro fallimento a dei fattori esterni, non ci diamo la possibilità di apportare quei miglioramenti che ci consentirebbero di fare le cose in maniera diversa e più efficace. Così facendo perdiamo preziose opportunità di raggiungere nuovi e migliori risultati. Passare da una mentalità di deresponsabilizzazione ad una di responsabilità totale, non è cosa immediata o semplice. Ci vuole comprensione verso noi stessi ed accettazione che questa deresponsabilizzazione è frutto di tante concause, tra cui anche i modelli culturali a cui siamo esposti ogni giorno. Siamo esseri capaci di grandi cose ma anche tanto fragili e troppo spesso questa fragilità viene accettata di buon grado e senza che vi sia un lavoro interiore atto a farci comprendere il nostro vero potere. La crociata di Modelli di Successo è proprio questa: far comprendere alle persone che potenzialmente siamo tutti persone di successo (qualunque cosa significhi per te questa parola). Infatti, esiste un potenziale dentro tutti che non ha limiti e che può essere utilizzato a proprio piacimento per realizzare ciò che si desidera. È sempre stato così e lo sarà sempre. Se queste parole possono sembrarti fantasiose o banalmente motivanti, sappi che il progetto sui Modelli di Successo lo dimostra pienamente. Basta guardare tutte le persone che vengono nominate nel progetto o da cui vengono estrapolati i principi di successo. Son tutte persone che esistono realmente. Quel potenziale di cui parlavo prima ha a che fare proprio con il principio di responsabilità totale. Siamo i comandanti della nostra vita e, come tali, dobbiamo assumerci la responsabilità di ciò che ci accade. Se una cosa va storta o non raggiungiamo ciò che ci siamo prefissati, l'unica cosa che dovremmo fare è abituarci ad attribuire la colpa del nostro insuccesso a noi stessi. Solo assumendoci la responsabilità del nostro insuccesso, abbiamo la possibilità di lavorare per il nostro miglioramento personale e tentare nuovamente. Per cui quando le cose vanno male, dobbiamo mettere da parte il nostro ego ricordandoci che tutto ruota attorno al nostro obiettivo e siamo noi che facciamo accadere le cose. Tuttavia, non siamo infallibili. Una buona domanda dovrebbe essere: "Come posso attuare il mio piano in maniera più efficace per raggiungere l'obiettivo?" Con questa domanda ci responsabilizziamo e ci impegniamo a trovare modi migliori ed alternativi per raggiungere i nostri scopi. Ed ecco che, in questo contesto, perdere significa vincere, poiché con il principio della responsabilità totale, ci stiamo dando la possibilità di diventare persone migliori e (ri)provare a realizzare i nostri progetti. Le persone che raggiungono l'eccellenza si prendono la responsabilità dei propri errori e delle proprie carenze e tentano di porvi rimedio. Se vogliamo imparare dai nostri errori e dai nostri insuccessi e fallimenti, ciò che dobbiamo fare è un'autovalutazione onesta e severa del nostro operato. Quando riusciremo a mettere da parte il nostro ego e ad usare la nostra autoconsapevolezza per guardarci dentro e vedere i nostri pensieri, le nostre azioni ed i nostri comportamenti, e ci prenderemo la responsabilità di tutti questi elementi, ci daremo la possibilità di fare meglio. La maggior parte della gente non è in grado di far ciò ma tu non sei la maggior parte della gente perché, proprio come ti ho dimostrato in questa mail, tu puoi in qualsiasi momento prenderti la responsabilità totale della tua vita e fare di essa ciò che desideri. Vivi responsabilmente! Ciao e alla prossima, MaxLa trappola della deresponsabilizzazione
Il motivo più importante del tuo fallimento
Quando si perde spesso si vince
Un'autovalutazione severa dei nostri risultati