Hai più da vivere che da lavorare (come il downshifting può aiutarti a vivere meglio)

di Max De Vergori - Newsletter "Discorsi Settimanali" del 21 settembre 2020

Secondo Elisabeth Kübler-Ross (1926-2004), psichiatra svizzera, uno dei rimpianti più comuni dei malati terminali è il non aver vissuto veramente.
In questa nuova puntata della serie "Discorsi Settimanali" analizziamo il downshifting (tradotto letteralmente scalare la marcia), una serie di azioni e stratagemmi utili a lavorare meno, che ti permetteranno di riconquistare e, soprattutto, rivalorizzare il tuo tempo.
C'è più da vivere che da lavorare
Come ripeto spesso, l'obiettivo di Modelli di Successo è aiutare le persone a vivere una vita più piena e più di successo, ovvero una vita ricca di significato.
Penso che vivere una vita davvero ricca non significhi avere tanti soldi (non necessariamente) ma significhi arrivare alla fine del nostro percorso soddisfatti e con meno rimpianti possibili.
Ecco che da questa prospettiva, il successo acquisisce un nuovo significato, che esula dall'aspetto puramente materiale per penetrare in profondità fino ad arrivare a nuovi orizzonti e scenari a cui le persone non pensavano neanche (o non erano abituate a farlo).
Ti ho fatto questa piccola premessa perché il downshifting tratta argomenti che non ti spronano a lavorare di più per avere di più ma anzi, si basano sul concetto di lavorare meno per riappropriarsi del proprio tempo e dei propri (giusti) valori.
Questa puntata è per te se:
- • Sei stanco di lavorare 10-12 ore al giorno e hai deciso di dire basta!
- • Sei in cerca di qualcosa di diverso e che ti dia maggiori soddisfazioni.
- • Hai paura che lavorando meno tu possa non avere un tenore di vita adeguato ai tuoi abituali standard.
- • Guadagni bene ma ti chiedi se questo è davvero ciò che conta alla fine della vita.
- • Desideri più tempo da dedicare a te stesso, alla tua famiglia, ai tuoi sogni/desideri/obiettivi ma non sai bene da dove cominciare.
Lo scopo del downshifting è quello di farti rallentare per ricalibrare i tuoi valori al fine di scegliere uno stile di vita più soddisfacente e meno incentrato sul lavoro.
La stragrande maggioranza delle persone deve lavorare per vivere ed il lavoro può essere veramente un'esperienza positiva.
Il discorso, però, cambia quando diventiamo dipendenti da una sola ed unica fonte di reddito per appagare i nostri bisogni.
Quando ciò avviene capita sovente di sentirsi intrappolati in una vita monotona ed insoddisfatta dal punto di vista lavorativo.
Il lavoro è una parte importante della nostra intera esistenza
Secondo alcuni dati, durante tutta la nostra vita, passiamo circa 100.000 (centomila) ore a lavorare. Con un media di 8/10 ore al giorno (sabati e domeniche compresi) sono circa 35 anni della nostra vita.
Se la vita media di una persona è di circa 82 anni (dati istat 2015) il lavoro rappresenta circa 1/3 della nostra intera esistenza.
Con così tanto tempo da dedicare al lavoro, dobbiamo domandarci spesso se troviamo il nostro lavoro appagante e stimolante.
Se così non fosse, dovremmo prendere in considerazione l’ipotesi di cambiare attività e di iniziare a pianificare la nostra vita in modo tale da renderci felici e non tristi e depressi.
Il downshifting ci viene in aiuto in quanto lo scopo di questo modo di fare, ti consentirà di avere più tempo da investire per te stesso e, cosa più importante, cambiare prospettiva facendoti passare dal te stressato per il duro lavoro, le scadenze e i bisogni materiali, al te che più tranquillo e rilassato si costruisce una vita all'insegna di quello che vuole davvero, con lo scopo ultimo di arrivare alla fine del proprio percorso più felice e sereno.
La TUA felicità è una TUA responsabilità
Quest'articolo non vuole essere esaustivo di questa pratica (ci vorrebbero qualche centinaio di pagine almeno) ma vuole darti le basi per sviluppare una nuova consapevolezza sul tuo lavoro e la tua vita.
Essere meno dipendente dal lavoro significa trovare del tempo per te e per i tuoi cari ma, come ogni cosa, molto, davvero molto, dipende da te.
Se è da un po' che non fai altro che ripetere a te stesso che un giorno di questi farai qualcosa per cambiare modo di lavorare e riprendere il controllo della tua vita, ma non passi all'azione, stai solo perdendo tempo.
È importate agire adesso facendo qualcosa di concreto che ti dia la possibilità di cambiare direzione.
Cosa puoi fare? Potresti iniziare creando una lista di azioni da svolgere nelle prossime settimane per cercare di orientare la tua vita verso la direzione che tu hai scelto, oppure parlare con i tuoi cari per dirgli che hai bisogno di scalare la marcia in quanto sei troppo stanco e stressato da un lavoro che non ti soddisfa.
In ogni caso, solo tu puoi determinare quali siano le giuste azioni da fare per operare quei cambiamenti che ti daranno più tempo per "dare un senso diverso alla vita ed arricchirla con più significato".
D'altronde downshifting significa, di fatto, lavorare meno, e se uno dei rimpianti che vorresti assolutamente evitare in punto di morte è "Vorrei aver dedicato meno tempo al lavoro e più tempo alle cose che volevo io", allora non c'è più tempo per procrastinare.
Nelle prossime righe ti espongo delle linee guida che possono esserti utili per iniziare con il downshifting.
Vediamole.
Il downshifting
Di seguito ti illustro una serie di passaggi riepilogativi estrapolati dai lavori di John D. Drake, ex dirigente di alto livello che, divorato dallo stress e da una vita non soddisfacente e completamente dipendente dal lavoro, ha scelto di scalare la marcia per riprendersi la propria esistenza ed il proprio tempo.
Ecco i passaggi per iniziare a fare downshifting.
Parte 1: Prendere la decisione
- • Ritagliati del tempo sufficiente per riflettere sul tuo attuale stile di vita e su cosa fare al riguardo.
- • Parla con le persone a te care della volontà di lavorare meno.
- • Esamina con discrezione come altri colleghi hanno ridotto il proprio carico di lavoro (se lo hanno fatto).
- • Ottieni maggiori informazioni sulla politica della tua azienda: orario flessibile, part-time, orario ridotto, ferie più lunghe, ecc.
- • Decidi quanto sei disposto a rischiare, da pochissimo o per nulla a "se mi licenziano, pazienza".
- • Stabilisci la tempistica: quando vuoi annunciare pubblicamente la tua volontà?
- • Comprendi se il cambiamento che intendi fare può essere suddiviso in passaggi o fasi in modo da vivere una transizione più facile.
Parte 2: I downshifting da considerare - Cambiare l'organizzazione del lavoro
Alcuni di questi passaggi potrebbero non essere adeguati alla tua situazione. Inoltre, all'inizio è meglio agire con accortezza. Quali dei seguenti downshifting, se ve ne sono, rappresenterebbero un cambiamento per cui vale la pena tentare?
- • Mantenere la pausa pranzo una faccenda personale.
- • Fissare delle scadenze più lunghe e ragionevoli.
- • Dire di no a determinati compiti.
- • Mettere la famiglia al primo posto e dichiararlo pubblicamente.
- • Ridurre i viaggi di lavoro.
- • Dare la stessa importanza agli appuntamenti personali come a quelli lavorativi.
- • Portare la famiglia con te durante i viaggi di lavoro.
- • Fissare alcuni limiti orari oltre i quali fermarsi perentoriamente (ad esempio, un'ora specifica alla quale uscire dall'ufficio).
- • Negoziare più giorni di vacanza.
- • Trasferirti più vicino al lavoro.
Come vedi, questi passaggi, come del resto tutti i passaggi relativi al praticare downshifting, hanno lo scopo ultimo di farti guadagnare tempo per te e i tuoi cari.
È di fondamentale importanza chiedersi che tipo di vita si vuol vivere.
Puoi optare per vivere giocando ad un livello superiore e dare il massimo (con tutti i sacrifici personali e familiari che questo comporta) oppure rallentare e passare del tempo per te stesso e per i tuoi cari.
La scelta è sempre e solo tua ma prima di scegliere, il consiglio è di essere lungimirante ed immaginarti (ed immedesimarti) alla fine della tua vita per vedere se ciò che hai scelto è davvero quello che avresti voluto.
Continuiamo...
Parte 3: I downshifting da considerare - Cambiare la modalità operativa.
- • Cambiare i tuoi orari di lavoro mediante il lavoro flessibile.
- • Lavorare part-time.
- • Lavorare in smart working (di questi tempi va di moda) uno o più giorni a settimana.
- • Andare in pensione anticipatamente o gradualmente.
- • Cercare una mansione meno impegnativa.
- • Rifiutare una promozione (se richiede maggior tempo e impegno).
- • Trovare un lavoro meno gravoso.
Parte 4: Fare il miglior uso possibile del tempo ritrovato
Arrivato a questo punto, se hai agito correttamente, dovresti avere un po' più di tempo a disposizione. Ecco alcuni punti che puoi prendere in considerazione per investirlo al meglio. Ecco cosa potresti fare:
- • Dedicarti maggiormente alle attività familiari.
- • Stabilire nuove relazioni.
- • Ricucire una relazione compromessa.
- • Porre maggiore attenzione alla salute (facendo regolare attività fisica).
- • Dedicare più tempo ed energie ad aiutare gli altri.
- • Dedicare più tempo ed energie all'istruzione e allo sviluppo personale.
- • Coltivare o rinnovare le tue amicizie.
- • Fare volontariato.
- • Sviluppare le tue risorse spirituali.
- • Dedicarti ai tuoi sogni, desideri ed obiettivi.
Di esempi ce ne sono tantissimi, il concetto è che il tempo che eventualmente hai guadagnato dal downshifting non deve andare speso sconsideratamente, ma investito in attività che abbiano, in un modo o nell'altro, un valore di ritorno per te e i tuoi cari.
Alla fine di tutto conterà non quanto abbiamo guadagnato ma quanto abbiamo dato
Una delle maggiori cause di divorzio è il fatto che spesso, donne e uomini in carriera, lavorino troppo e dedichino troppo poco tempo alla famiglia.
Peter Capelli, un docente della Wharton School, ha dichiarato: "L'alternativa ad una buona vita familiare è nessuna vita familiare; è una brutta vita familiare".
La società odierna preme per farci lavorare di più al fine di consumare di più. Questa modalità deleteria di vivere ha un impatto enorme sulle nostre esistenze ma, il vero problema, è che non ne siamo del tutto coscienti, non subito. È solo quando siamo a corto di tempo che i nostri valori iniziano a mutare e cominciamo a intuire che forse abbiamo salito la scala del successo sbagliata.
Non è un caso che coloro che si trovano in punto di morte, siano essi anziani o malati terminali, abbiano tutti gli stessi rimpianti. Costoro, nonché la stragrande maggioranza delle persone, sono vittime di un sistema che le porta a vivere in maniera squilibrata. Sta a noi il compito di risvegliarci e ricalibrare in nostri valori al fine di orientarli verso qualcosa che sia davvero importante.
Bisogna ricordare che alla fine del nostro tempo conterà non quanto abbiamo guadagnato ma quanto abbiamo dato.
Il tuo futuro dipende da te
Nessuno può sapere cosa ci riserverà il futuro. Ciò che possiamo fare però, è vivere il momento presente. Quello che ti sembra importante oggi, non lo sarà più tra cinque anni e, ciò che sarà importante per te tra cinque anni, non lo sarà più tra dieci.
Tutto è destinato a mutare perché siamo noi che cambiamo.
Non dobbiamo necessariamente accettare la vita che abbiamo passivamente se non ci piace, ma è adesso che dobbiamo smuovere le nostre coscienze ed iniziare ad agire ricordandoci sempre che la vecchiaia (sia fisica che mentale che spirituale) si prepara in gioventù.
Fare dei cambiamenti nella tua vita lavorativa non sarà privo di ostacoli e sicuramente non sarà facile. Ci vogliono cose come coraggio, determinazione e capacità di valutazione ma, se l'alternativa è vivere una vita vuota, stressata e povera di significato, forse è meglio rimboccarsi le maniche e agire.
Per concludere, ecco alcune linee guida per iniziare:
- 1. Procedi un cambiamento alla volta.
- 2. Comincia dai cambiamenti semplici.
- 3. Coinvolgi qualcun altro.
- 4. Stabilisci dei limiti dei tempo.
- 5. Cosa importante: non lasciarti scoraggiare e non arrenderti.
Ti auguro davvero che tu possa operare quei cambiamenti utili a vivere una vita davvero più ricca di significato per te e i tuoi cari.
Non esiste davvero modo migliore di vivere la propria vita essendo felici e condividendo questa felicità con i propri cari.
Io e Modelli di Successo continueremo sempre nell'ardua battaglia di promuovere un successo sano ed in netto contrasto con le convinzioni attuali che vedono la materialità al centro di ogni questione.
Ciao e alla prossima,
Max