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Guida al mindset di Elon Musk: analisi, metodi e strategie
Introduzione
In questa guida di Modelli di Successo, ti mostrerò in dettaglio alcuni dei modelli di comportamento dell'imprenditore visionario Elon Musk, affinché tu possa prendere degli spunti e delle idee per allenare il tuo mindset e mettere in atto nuovi comportamenti che ti consentiranno di raggiungere grandi risultati.
Perché è necessario studiare e assimilare il mindset di Elon Musk?
Perché se vuoi raggiungere nuovi traguardi, affrontare le sfide che la vita ti riserva e superare i tuoi limiti mentali al fine di ottenere ciò che vuoi, è necessario mettere in pratica quei giusti comportamenti che si sono rivelati vincenti e che sono già stati usati da altri prima di noi.
Breve biografia di Elon Musk
Elon Musk è l’imprenditore visionare che più di ogni altro, almeno per il momento, sta dando una forte scossa al pianeta (e ai relativi settori di mercato) in termini di balzo tecnologico.
Unico nel suo genere, personaggio ad alto potenziale, ha investito tutto se stesso nella creazione di un futuro fantascientifico che noi tutto oggi possiamo toccare con mano.
Musk, che è stato definito «mezzo playboy, mezzo cowboy dello spazio», ha investito le sue energie e il suo patrimonio personale per realizzare (e anticipare di anni) una tecnologia da film.
Quella che stai per leggere è la guida definitiva al mindset di Elon Musk.
Tolleranza al dolore
Iniziamo questa guida con la prima (e più comune) caratteristica tipica di tutte le persone di successo, Musk compreso: la tolleranza al dolore.
La tolleranza al dolore è una delle componenti più importanti di tutti i grandi realizzatori e Musk non fa eccezione.
Questa particolare soft-skill consente di raggiungere obiettivi sempre più importanti riuscendo a resistere alle varie pressioni che la vita, con tutti i nostri sogni, desideri e progetti, ci impone.
Infatti, ogni obiettivo da raggiungere porta con sé delle sfide. Affrontare quelle sfide significa affrontare un certo quantitativo di dolore. Superare quel dolore significa aumentare la nostra tolleranza al dolore e, aumentare quest’ultima, ci consente di raggiungere traguardi sempre più importanti.
Come ha fatto Musk a sviluppare una soglia del dolore così alta? Lavorando alacremente ai suoi sogni e obiettivi.
Tutte le imprese che ha fondato, da Zip2 a SpaceX, hanno richiesto un’enorme dose di coraggio per affrontare le enormi sfide richieste e, la volontà di Musk di affrontare queste sfide, lo ha dotato di questa grande qualità.

SpaceX HQ
In definitiva, il detto “ciò che non mi uccide mi fortifica” è assolutamente indicativo di questo processo.
Il principio cardine e importantissimo di cui dobbiamo tenere conto, frutto proprio della vita di Elon Musk, è il seguente:
più è alta la nostra soglia del dolore e la nostra capacità di sopportare, affrontare e superare grandi problemi, fallimenti, ostacoli, insuccessi e imprinting culturali, più aumenta la nostra capacità di realizzare grandi cose e, quindi, di realizzarci.
Nella realizzazione dei suoi grandi obiettivi, Elon ha subìto:
- • crolli devastanti
- • pressioni da tutti i fronti
- • difficoltà ed ostacoli inimmaginabili per la maggior parte delle persone del pianeta.
Insomma, la storia di Elon deve farti riflettere sul potenziale della tolleranza al dolore.
Iperutopismo e Iperrealismo
L’iperutopismo (o idealismo utopistico) è una modalità di ragionamento dove le emozioni e i sogni prendono il sopravvento sul raziocinio e ci fanno immaginare e sognare grandi cose per noi, senza che però vi sia una componente pratica a sostegno di ciò che vogliamo realizzare.
L’iperrealismo, invece, è un modo di vedere la realtà che consente di non lasciarci trascinare dalle nostre emozioni, consentendoci di prendere decisioni più sagge e mantenere i piedi ben piantati per terra.
Anche se sembrano diametralmente opposti, sono due lati della stessa medaglia.
Musk possiede entrambe queste caratteristiche.
Infatti, è un utopista perché le sue realizzazioni sono al limite della fantascienza ma è anche un iperrealista perché non sogna soltanto, ma trasforma i suoi sogni in realtà con le risorse (mentali e non) che ha a sua disposizione.
Non a caso Musk è chiamato visionario. I “visionari” sono chiamati così proprio perché riescono a trascinare nella realtà le loro visioni, i loro sogni e desideri più profondi e, in definitiva, a realizzare grandi cose.

Elon Musk | Modelli di Successo
Una di queste grandi cose, per Musk, potrebbe essere colonizzare Marte. Un sogno da molti ritenuto impossibile, eppure, con questo suo approccio iperutopista e iperrealista, Musk ci sta effettivamente portando a diventare una civiltà interplanetaria.
Passione per la conoscenza
Fin da piccolo Elon ha dimostrato una passione davvero non comune per la conoscenza.
Afferma:
«A un certo punto avevo letto tutti i libri della biblioteca scolastica e di quella del quartiere. Ero in terza o quarta elementare. Ho cercato di convincere il bibliotecario a ordinare nuovi libri per me. Poi ho iniziato a leggere l’Encyclopaedia Britannica. È stato utilissimo. Non puoi sapere cosa non sai. Ti rendi conto che c’è tutto un mondo là fuori».
Musk è, di fatto, un divoratore di informazioni.

Musk ha ragione: non possiamo sapere cosa non sappiamo e, se vogliamo migliorare i nostri risultati in tutti gli ambiti della nostra esistenza, la prima cosa da fare è conoscere ciò che (ancora) non conosciamo.
Bisogna ricordare che è stato proprio questo amore per la conoscenza che ha consentito a Musk di diventare una sorta di ingegnere aerospaziale “autodidatta”.
Azione
Com’è riuscito Musk a realizzare così tanti grandissimi obiettivi?
Ecco cosa racconta in merito alla sua primissima decisione di diventare imprenditore:
«Quando ero ancora agli inizi andai alla Netscape in cerca di lavoro. Rimasi seduto all’ingresso con il mio curriculum in mano, aspettando buono buono che qualcuno mi parlasse. Non lo fece nessuno. Aspettai e aspettai. Ma nessuno mi rivolse la parola, perciò mi dissi: al diavolo! Sai che faccio, metto in piedi una società mia.»
Quest’approccio pragmatico ha sempre fatto parte della personalità di Musk, come testimoniano le parole (e le relative azioni) di cui sopra.
Non è un caso che chi possiede in maniera innata o ha dovuto sviluppare il modello comportamentale dell’azione immediata, sia anche impaziente di muoversi.
In un’altra occasione, quando Musk decise di fondare SpaceX, radunò il team e, testuali parole, si ritrovò a esclamare: «Voglio fondare questa azienda. Se ci state, iniziamo subito».
Quelle che abbiamo visto, non sono esclamazioni di Musk senza capo né coda, ma vere e proprie affermazioni a cui poi sono seguiti i fatti.
Musk è stato definito da Bill Gates come un ingegnere pratico e, quel pratico, si riferisce anche alla sua capacità di trascinare in maniera estremamente pragmatica, le sue visioni nella realtà.

Bill Gates | Modelli di Successo
Questo pragmatismo estremo e a tratti aggressivo, è uno degli strumenti mentali più potenti di Musk, ed è un modello comportamentale che si va ad incastrare in quelle componenti mentali relative all’iperutopismo e all’iperrealismo che abbiamo visto in precedenza.
Persino nei rapporti intimi Musk si rivela estremamente pratico. Un esempio ci viene dato dalla sua prima ex-moglie Justine Musk. Dopo la morte del suo primo figlio Nevada Alexander, iniziarono a palesarsi problemi di coppia importanti tra lui e Justine e lo spettro del divorzio era alle loro spalle.
All’epoca dei fatti, mentre Justine era propensa a seguire una via conservativa, facendo una terapia matrimoniale e prendendo del tempo per metabolizzare il tutto, Musk non era dello stesso avviso.
Fu poco dopo l’inizio della terapia di coppia che Musk, col suo freddo senso di praticità, disse a Justine: «O rimettiamo in sesto [il matrimonio] oggi, o domani chiedo il divorzio».
Inutile dire come è andata. Il giorno dopo Musk ha divorziato da Justine senza neanche dirglielo in faccia.
Tolleranza alla pressione e allo stress
Una diretta conseguenza del modello della tolleranza al dolore è lo sviluppo di altre tolleranze, come quelle relative alla pressione e allo stress.
Essere l’uomo più ricco del mondo, padrone di segmenti di mercato così importanti, non esenta dall’affrontare ostacoli, problemi, attacchi personali, insuccessi e fallimenti di ogni tipo.
In merito a questo suo modello comportamentale specifico, ecco cosa dice Antonio Gracias, investitore e amico di Musk:
«Non conosco nessuno capace di lavorare quanto lui e sopportare lo stress come lui. Quello che ha passato nel 2008 avrebbe fatto a pezzi chiunque altro. Non solo è sopravvissuto, ma ha continuato a lavorare senza perdere la concentrazione.»

Antonio Gracias | Modelli di Successo
Quando Gracias parla degli eventi del 2008 si riferisce alle difficoltà incontrate da Musk nella gestione di SpaceX e Tesla e, contestualmente, alla perdita di suo figlio e al successivo divorzio con la prima moglie di Musk, Justine.
Focus
La capacità di Musk di focalizzarsi su uno o più aspetti dei suoi progetti, è una delle sue qualità più grandi.
Le sue imprese rispecchiano enormemente questa sua focalizzazione. Cose come l’internalizzazione delle attività (che gli consente di produrre in proprio molti dei suoi componenti) e un rigido programma di abbattimento dei costi, hanno reso questa qualità di Musk, imprescindibile nei suoi risultati.
Ad esempio, nelle sue imprese si è battuto duramente per varare un programma di abbattimento dei costi che avrebbe consentito a SpaceX di creare dei razzi in proprio e risparmiare enormemente.
Si narra che controllasse personalmente le varie voci dei costi relativi alle merci e che si accorgesse anche di piccole variazioni che andavano in contrasto con il suo programma.
Tutto questo focus ha come risultato il riuscire a raggiungere risultati giganteschi ed in breve tempo.
Ambiente giusto
Il concetto di ambiente giusto è assolutamente sottovalutato dalla stragrande maggioranza delle persone, eppure una scelta consapevole dell’ambiente da frequentare, può avvicinare al successo più di qualsiasi altro fattore.
Frequentare l’ambiente giusto significa frequentare le persone giuste e, avere le giuste frequentazioni, significa poter conoscere persone che possono darti una mano importante nei tuoi progetti.
Non è un caso che Musk abbia scelto Los Angeles per sviluppare SpaceX. Elon sapeva che se avesse voluto davvero raggiungere i suoi obiettivi , avrebbe dovuto trovare le persone giusto nel posto giusto.
All’epoca, Los Angeles era la scelta giusta visto che aziende come la NASA, Boeing e tante altre bazzicavano proprio quell’area geografica.
Ad integrazione di quanto detto c’è da dire che Musk ha sempre avuto il sospetto che un cambio di ambiente si rendesse necessario, e questo fin dall’adolescenza.
Musk, che è sudafricano, ha sempre avuto la necessità di andare via, ed infatti prima è andato in Canada e successivamente negli Stati Uniti.
A diciassette anni Musk lasciò il Sudafrica per due motivi:
- • voleva arrivare il prima possibile negli Stati Uniti
- • voleva evitare il servizio militare sudafricano.

Elon Musk | Modelli di Successo
Musk, che era un nerd affamato di computer, videogiochi e tecnologia, aveva il desiderio di raggiungere gli Stati Uniti poiché erano il solo luogo dove potesse esprimere questa sua vena.
Dare l’esempio
Musk, come afferma lui stesso, non è un leader nato ed ha dovuto faticare molto per affermare questa sua leadership, soprattutto con i suoi dipendenti.
Uno dei suoi modelli di leadership più efficaci è il dare l’esempio.
Musk non è il tipo che dice ai dipendenti che devono lavorare fino a tardi e poi se ne va via prima. Musk dà l’esempio facendo lui in primis ciò che pretende dai suoi dipendenti.
In SpaceX, Musk era il tipo di CEO che girava negli stabilimenti cercando di imparare il più possibile sulla fisica dei razzi. Questo fatto di apprendere l’ingegneria aerospaziale era una priorità così forte in lui che è finito per diventare uno dei più esperti dell’azienda.

Elon Musk | Modelli di Successo
Per avvalorare quanto detto basti pensare che spesso, sono proprio i dipendenti delle sue aziende a chiedergli informazioni tecniche e i passi successivi su determinate questioni.
Musk è il faro che illumina la direzione che i suoi dipendenti devono prendere ed i suoi dipendenti sono la fonte di sapere da cui lui trae ispirazione.
Vincere
In uno dei modelli precedenti del mindset di Musk abbiamo parlato di tolleranza al dolore. Chi fonda imprese in settori così difficili, come ha fatto Musk, deve far fronte a tutta una serie di sfide che devono essere superate. Ne va della sopravvivenza delle aziende.
Correlato a questo modello comportamentale della tolleranza al dolore, vi è un altro modello che emerge dal suo mindset in maniera prepotente: la competizione. Per Musk l’importante è vincere e stracciare i competitor, sia a livello economico che tecnologico.
Il Musk a cui siamo abituati oggi, sicuro di sé, sfrontato e arrogante non è il Musk di 15-20 anni fa.
I suoi enormi successi (ma anche i suoi clamorosi fallimenti) lo hanno temprato fino a farlo diventare un conquistatore famelico dell’era moderna.

Elon Musk | Modelli di Successo
Uno dei suoi segreti per sviluppare questo modello comportamentale specifico è di concentrarsi nel superare costantemente i propri limiti.
A riprova di quanto detto finora, Il fallimento per Musk non è contemplato.
Quest’approccio gli ha consentito di raggiungere le più alte vette del successo ed è lo stesso atteggiamento che, con ogni probabilità, ci farà diventare una specie interplanetaria.
Ottimismo
Musk è un ottimista convinto. Tutto ciò che fa, lo fa con la convinzione di poterlo realizzare. Non gli importa che una cosa sia considerata difficile o impossibile. Lui la fa e basta perché è convinto di poterla fare.
Quest’ottimismo fuori dal comune ha come effetto collaterale una determinazione senza eguali.
Inoltre, la grande determinazione unita al modello dell’azione immediata ed aggressiva vista prima, lo porta a sviluppare ulteriormente il suo ottimismo nei confronti di quello che fa.
Di fatto, Musk entra in un loop potenziante che si autoalimenta.
Infatti:
- • la forte determinazione porta ad agire con risolutezza;
- • L’agire con risolutezza porta a generare (necessariamente) dei risultati positivi (che possono essere di varia entità);
- • I risultati positivi (che in Musk sono enormi), poi, generano un fortissimo ottimismo;
- • L’ottimismo risultate da questo loop porta a sviluppare ulteriore determinazione;
- • Il loop termina a questo punto e, ricorsivamente, torna al punto di partenza.
Il risultato di questi loop potenzianti è lo sviluppo esponenziale delle qualità appena citate che si traducono nel raggiungimento degli obiettivi prefissati (anche quelli di proporzioni epici).
Resilienza
La resilienza, come riporta Google, è la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. Mentre, sempre per citare Google, in psicologia è la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.
Sappiamo ormai che quando si parla di affrontare eventi traumatici e periodi di difficoltà, Musk è in prima linea.
La resilienza è una conseguenza della sua tolleranza al dolore citata in precedenza.

Perché essere resilienti è fondamentale?
Perché, nella maggior parte dei casi, il successo è solo il risultato di una mole gigantesca di problemi, fallimenti, dolori, sangue, sudore e (tante) lacrime.
Il dolore è sempre un mezzo di crescita interiore e, se sfruttato correttamente, ci aiuta non solo a sviluppare la nostra tempra morale, ma ci consente anche di resistere, persistere ed insistere nel raggiungimento dei nostri traguardi. Questo Musk lo sa e lo mette in pratica ogni giorno della sua vita.
Guardare al futuro
Musk ha sempre guardato avanti ed è grazie a questa sua lungimiranza, questa sua capacità di guardare molto lontano, che possiamo apprezzare banche online, auto elettriche, interfacce uomo-macchina e, probabilmente, una civiltà interplanetaria.
In un’intervista ha dichiarato:
«Non so bene perché dovrei voler parlare di eventi estremamente tristi. Non aiuta a prepararsi per il futuro. Se hai altri figli e altri impegni, crogiolarsi nella disperazione non fa bene a chi ti sta accanto. Non so quale sia il modo migliore di comportarsi in situazioni del genere.»
Quando parla di eventi tristi si riferisci (anche) alla morte del suo primo figlio, Nevada Alexander Musk. Il bambino morì dopo dieci settimane e la reazione di Elon non fu quella che ci si potrebbe aspettare. Musk guardò avanti e continua a farlo anche oggi.
Perché questo modello comportamentale è importante da apprendere?

Città futuristica
Guardare avanti potrebbe assomigliare al menefreghismo ma non è così. Musk, ad esempio, sa che il dolore paralizzante, la depressione, la disperazione e tutta la gamma di emozioni collegate, non sono produttive per se stesso e per gli altri e, cosa più importante, non preparano ad affrontare al meglio le cose che verranno.
Anche noi dobbiamo essere dello stesso avviso. La vita è una lotta dalla quale non possiamo ritirarci ma conviene affrontarla allegramente, a cuor leggero, avendo sempre in mente il nostro punto di destinazione finale. Crogiolarsi nel dolore e nella depressione non solo non ci porta da nessuna parte ma ci fa perdere la cosa più preziosa che abbiamo: il tempo.
Comportamento organizzativo
Molti pensano che la capacità di gestire team imponenti sia innata in Musk, invece è l’esatto opposto.
Alle sue prime esperienze di leadership, con la sua prima azienda chiamata Zip2, iniziarono a palesarsi problemi di tipo organizzativo per Musk: non sapeva dirigere un team e non ci sapeva fare con le persone.
Musk ha dovuto imparare sul campo come comportarsi con i suoi dipendenti e saperli gestire al fine di far uscire il meglio di loro e raggiungere ambiziosi obiettivi.
Ancora oggi, sono molti i lavoratori che si lamentano di come Musk gestisca le attività aziendali, tuttavia bisogna anche ricordare che gli obiettivi di Musk non sono obiettivi comuni e di media portata.

SpaceX Team | Modelli di Successo
È lo stesso Musk a dire:
«Non avevo mai diretto un team prima di quel momento. Non ero mai stato capitano di una squadra sportiva, o di nient’altro; non avevo mai diretto il lavoro di una sola altra persona. Ho dovuto chiedermi: quali aspetti influenzano il funzionamento di un team?»
Negli anni ha dovuto cercare le risposta a quella domanda ed affinare la sua leadership per portarci nel futuro.
Visione e missione
Musk ha un solo obiettivo: portarci su Marte. Tutte le sue aziende, da Tesla a SpaceX, sono orientate direttamente o indirettamente a raggiungere questo obiettivo.
Tuttavia, la vera motivazione che spinge Musk a creare questi giganteschi obiettivi è la sua necessità di cambiare il mondo.

Musk si sente investito di una missione: rendere il mondo un posto migliore e salvare la civiltà umana dall’autodistruzione.
Anche se il giovane Elon era letteralmente ossessionato dai videogiochi, come tutti i ragazzi di una certa età, non riuscì, pur potendo farlo, a crearsi una carriera nel mondo dei videogame.
Nel caso di Musk, anche se i videogame erano la sua passione primaria nell’epoca adolescenziale, non pensava di farne un lavoro semplicemente perché era consapevole che non avrebbe avuto un impatto specifico sul mondo.
Le domande giuste
Musk ha affermato: «Quel libro ci spiega che una delle cose più difficili è scoprire quali sono le domande giuste da fare. Una volta capita la domanda, poi la risposta è relativamente facile.»
Quando Musk parla di quel libro, si riferisce al testo Guida galattica per autostoppisti, un romanzo di fantascienza umoristica del 1979 scritto dal britannico Douglas Adams e di cui hanno fatto anche l’omonimo film.

Qui Musk pone l’accento su quanto sia importante porsi le domande giuste. Infatti, a livello potenziale, tutte le risposte sono già presenti nell’universo ma ciò che è davvero difficile è trovare le domande giuste.
Solo ponendoci le domande giuste possiamo accedere al potenziale intrinseco della nostra coscienza e crescere come individui.
Questa verità è accettata non solo da Musk ma anche da più grandi luminare che il mondo conosce e ha conosciuto.
Priorità
L’azienda prima di tutto (e di tutti). Musk ha esortato in più di qualche occasione i suoi dipendenti a mettere al primo posto l’azienda.
Questo è il modo di fare di Musk con i suoi collaboratori. L’azienda e gli obiettivi prima di tutto e tutti.
In un episodio specifico, Musk si ritrovò a dire a un suo dipendente:
«Non è una scusa. Sono estremamente deluso. Devi decidere quali sono le tue priorità. Stiamo cambiando il mondo e la storia, e tu devi scegliere se impegnarti o no.»
Queste parole di Musk si riferivano a un dipendente che mancò a un evento di Tesla per assistere alla nascita del figlio. Ciò può sembrare brutale ma senza questo modo di fare non avremmo il Musk e le tecnologie che abbiamo oggi.
Prevenzione
Uno dei modi di fare più interessanti. Musk vive secondo il principio del meglio prevenire che curare.
Musk tiene a raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi ma sa anche che tutto potrebbe finire dall’oggi al domani.
Sulla base di ciò, e visto che ha bisogno di molti soldi per realizzare i suoi - spesso fantasiosi - obiettivi, cerca in tutti i modi possibili e attuabili di mettersi da parte il più possibile per i peridi di emergenza e carestia.
Inutile dire che a quei livelli, parliamo di mettersi da parte miliardi di dollari.
Tuttavia, quest’approccio risulta assolutamente vincente poiché prepara a fronteggiare eventuali emergenze che potrebbero verificarsi.
Per mettere in pratica questo modello specifico non dobbiamo per forza avere miliardi di dollari. Anche nelle nostre case possiamo iniziare a fare scorta di qualunque cosa, poiché come abbiamo visto, dall’oggi al domani potrebbe scoppiare qualche emergenza, come ad esempio una pandemia globale.
Pensa e agisci come Elon Musk
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