Nonostante le tante paure, le enormi difficoltà e le (tantissime e stra-maledette) tasse tutte e unicamente italiane, iniziare – e terminare – il processo per diventare imprenditori è una delle cose che maggiormente possono avere un impatto fortemente positivo sulla vostra vita e darvi quella svolta che stavate aspettando.
Diventare imprenditori: una scelta etica
È ormai consolidato il fatto che lo scenario istituzionale italiano non fa che propagandare come “sana e normale” una vita da dipendente (cioè che dipende da qualcuno/qualcosa) ed un lavoro qualsiasi purché si lavori anche se quel lavoro lo si odia, pertanto anche solo l’idea di mettersi in proprio non ci sfiora neanche.
Chi, come me, ha genitori e nonni provenienti dall’era in cui l’unico punto di arrivo lavorativo per chi avesse un’istruzione/titolo nella media era lavorare nel classico ufficio pubblico/privato sa come una tale educazione possa avere un impatto profondo sulle ambizioni e aspirazioni lavorative dei figli in età adulta. Ed effettivamente è così.
Questa forma mentis ci ha fatto associare questa “dipendenza” alla parola “sicurezza” e, ahimè, la parola sicurezza ad un’altra parola, una delle più sconvenienti che esistano: la paura.
Oggi più che mai tutti noi cerchiamo sicurezza, specie economica.
Ecco perché l’idea di diventare imprenditori non ci sfiora neanche e se ci sfiora lo fa con delicatezza senza mai farci attuare nessun piano concreto per diventarlo.
Ci accontentiamo di una vita mediocre ma sicura (e apparentemente priva di paura) piuttosto che assecondare il nostro desiderio di libertà ma vivere sul filo del rasoio (e in uno scenario del genere come darci torto).
“Perché dovrei diventare un imprenditore?”
Se vuoi la libertà devi abbandonare la sicurezza. I dipendenti desiderano la sicurezza e gli imprenditori cercano la libertà. (Robert Kiyosaki)
Ecco quindi che appare chiaro ed evidente che in un contesto simile la prima cosa da fare è rispondere a delle domande anzi a quella che potremmo definire “La domanda” e cioè:
“Perché dovrei diventare un imprenditore?”
Già. Perché dovreste?
Credo che la prima risposta davvero significativa a questa domanda, dopo la premessa fatta sopra, sia una:
“la libertà”
Quando si parla di imprenditorialità, una delle caratteristiche comuni a quasi tutti gli imprenditori che ho studiato e che continuo a studiare nella mia ricerca sui Modelli di Successo è appunto la libertà:
libertà di essere se stessi
libertà di espressione
libertà di andare controcorrente
libertà di sprigionare il proprio potenziale nella direzione scelta
libertà di realizzare un sogno, i propri desideri, i propri obiettivi.
Diventare imprenditori non è più una scelta pratica, come lo è scegliere la scuola giusta o un lavoro qualsiasi ma è diventata una vera e propria questione etica, un dovere morale nei vostri confronti, nei confronti della vostra vita e (soprattutto) nei confronti degli altri.
Diventare imprenditori significa scegliere la propria felicità, realizzare ciò che avete nel cuore, realizzare la vostra missione di vita, realizzare i vostri sogni, non accontentarvi mai… insomma lasciare il vostro segno nel mondo.
Leggi anche: Come sfruttare al massimo il vostro potenziale con la missione di vita
Una visione diversa della vita
Essere imprenditori significa avere una diversa visione della vita ed avere quel tipo visione della vita significa spronare se stessi a raggiungere sempre il massimo per realizzare ciò che ci si è preposti di fare.
In cosa differisce quindi un imprenditore? Ci possono essere vari livelli di differenza tra un imprenditore e chi imprenditore non è:
Livello emozionale
In primis, come già accennato, l’imprenditore sacrifica il suo desiderio di sicurezza per far fronte al suo desiderio di libertà. Inoltre la cosa meravigliosa dell’essere imprenditori è la possibilità di avere le proprie regole invece di obbedire a quelle di qualcun altro.
Da qui ne deriva quel senso di indipendenza che vi fa sentire in grado di poter far tutto e da quest’ultimo scaturisce quella sensazione di essere, davvero e pienamente, responsabili della propria vita.
Questi sono i punti principali che vi spingono a diventare persone migliori e a ricercare il meglio in voi stessi, a diventare più intelligenti a livello personale e di business e a migliorare esponenzialmente il vostro bagaglio esperienziale e conoscitivo.
Livello economico
Se volete anche solo provare a migliorare drasticamente il vostro conto in banca, quella del diventare imprenditori è l’unica via.
Ci sono diversi modi per diventare milionari: attraverso un’eredità, sposandosi per interesse, essendo spilorci e imbroglioni o per mera fortuna oppure, cosa molto più saggia, diventando imprenditori, degli imprenditori “saggi” però.
A differenza di tutti gli altri modi per arricchirsi, questo è quello di gran lunga migliore in quanto attraverso il processo per diventare imprenditori si acquisisce il processo per diventare ricchi.
Avendo acquisito quindi tale mentalità se vi trovaste a perdere di botto tutti i vostri soldi, sapreste, grazie ai corretti processi mentali acquisiti, come riacquistarli e anche con gli interessi.
- Perché accontentarsi di una busta paga fissa quando possiamo lavorare per ottenere grandi ricchezze?
- E quand’anche non riuscissimo a diventare ricchi, non avremmo almeno l’elevata soddisfazione di averci provato?
- Di essere usciti dal guscio per realizzare i nostri sogni?
- Per aver oltrepassato la nostra zona di comfort superando quello che ci sembrava insuperabile a differenza di chi, magari, baratta il suo desiderio di libertà per una sicurezza apparente e una vita di privazione?
Livello culturale
Creare un’azienda significa creare qualcosa di nuovo, con dei valori, con una missione e una visione propri. Un’azienda è quasi come un’entità che gode di vita propria.
Essendo imprenditori, potete creare una cultura aziendale del tutto nuova e del tutto personale.
Potete apportare dei cambiamenti vincenti all’intero sistema imprenditoriale con le vostre imprese. Non avreste più il bisogno di “adattarvi” alle regole dell’ufficio per cui lavorate ma potreste (e dovreste) creare delle regole del tutto nuove e creative.
Creando un’impresa tutta vostra, avreste anche l’opportunità di trovare nuove soluzioni a vecchi problemi e trasformare quelle soluzioni in qualcosa di monetizzabile.
È questo quello che fanno i grandi imprenditori: risolvono problemi e (giustamente) ci guadagnano e potreste farlo anche voi.
In ultima analisi, diventando imprenditori potreste fare la differenza nel mondo, potreste cambiarlo, come testimoniano le avventure dei più grandi e conosciuti imprenditori del mondo e lasciare il mondo meglio di come l’avete trovato.
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Perché non siete diventati ancora imprenditori?
Effettivamente questo articolo non verte solo sul perché dovreste diventare imprenditori, ma anche sul perché non lo siete ancora diventati. Sapete perché non siete diventati ancora imprenditori?
Esattamente per il motivo contrario per cui si vuole diventare imprenditori: la paura.
La paura è di gran lunga la più potente arma di persuasione di massa. Ci costringe a essere, fare e pensare qualcosa che assolutamente non vogliamo essere, fare o pensare ma facendoci credere che siamo nel giusto.
C’è stato un periodo della mia vita in cui ho vissuto in prima persona ciò che vuol dire avere paura e perdere tutte le famigerate sicurezze che un posto da dipendente offre:
di colpo ti ritrovi senza denaro, senza reddito garantito, nessuna busta paga alla fine del mese,
tutti i presunti “amici e colleghi” che spariscono, i creditori che ti inseguono,
e queste cose sono solo la punta dell’iceberg.
Ed è proprio in questi momenti di vita vissuta che ho compreso perché la gente preferisce restare nell’apparente sicurezza che un lavoro (che magari odiano con tutto il cuore) offre piuttosto che mettersi in gioco e
prendersi la piena responsabilità che la ricerca della felicità richiede
magari provando a realizzare quel sogno chiuso in un cassetto da decenni.
“Cosa voglio davvero?”
Abbiamo già parlato di come realizzare i vostri sogni possa essere una scelta coraggiosa e sappiamo quindi come la nostra mente ragiona quando dobbiamo fare qualcosa che ci fa paura o che richiede uno sforzo preciso.
Molti di quelli che vogliono diventare imprenditori, trovano sempre (guarda caso) qualcosa che non va che li distoglie dal diventarlo e li fa procrastinare nell’avviare il processo di realizzazione di questa grande opportunità di crescita personale.
Chi dice che non ha soldi, chi dice di avere una famiglia e non poter “rischiare”, chi (siamo in Italia) non ha le conoscenze giuste, chi non ha tempo, chi non è bravo, chi ha paura, chi è vecchio, etc, etc e ancora etc. Tutte queste scuse hanno un nome: auto-sabotaggio.
Sono solo invenzioni che la vostra mente vi propina per farvi evitare anche il più piccolo sforzo, sforzo che potrebbe andare male e quindi, per proteggervi, vi mette in testa fantasie che non esistono e a cui purtroppo date ascolto spacciandole per assolutamente vere.
Quindi andiamo con la frase fatta ed assolutamente vera:
il segreto per sapere ciò che veramente volete è ascoltare il vostro cuore
Se il vostro cuore vi dice che dovete farlo e la vostra mente vi blocca, sappiate che il cuore ha sempre ragione e voi, nel vostro cuore, sapete ciò che è giusto, ciò che desiderate e ciò che volete realizzare nella vostra vita.
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Avete la stoffa per diventare imprenditori (intelligenti)?
Se siete arrivati fin qui vuol dire che l’idea di diventare imprenditori vi stuzzica quindi è arrivato il momento di capire cosa potete fare per intraprendere la strada per diventarlo.
In primis bisogna comprendere a che punto siete della vostra vita adesso, fare cioè un’istantanea di quello che siete attualmente, dei risultati che avete ottenuto (e che non avete ottenuto) e soprattutto di quello che desiderate essere.
Nella parte pratica (esercizi) relativa a questo articolo troverete un quiz che vi aiuterà a capire se la vita dell’imprenditore fa per voi e se siete davvero pronti a imboccare questa via. Il consiglio che vi do è di rispondere onestamente. Siate sinceri con voi stessi anche se ciò comporta essere duri. Accettare i propri limiti vi da accesso alla possibilità di superarli.
La cosa meravigliosa è che imprenditori non si nasce, si diventa, pertanto è utile e necessario capire da che punto partite, proprio per applicare quegli opportuni cambiamenti alla vostra mentalità che vi serviranno per affrontare (e superare) il processo di apprendimento attivo proprio dell’imprenditorialità.
Se invece siete convinti di non avere la stoffa per essere imprenditori di successo allora… procuratevela! E ricordate:
Non conta chi siamo ora ma ciò che possiamo diventare!Click To TweetPotete compilate adesso o in un secondo momento il quiz che trovate nella parte pratica (esercizi) relativa a questo articolo.
Il passaggio ad un nuovo stile di vita
Il passaggio da qualunque punto voi partiate (dipendente, studente, inoccupato, etc) ad imprenditore, raggiunge la piena espressione dopo una serie di passi. In particolare questo processo si articola in 3 fasi principali:
Fase 1: siete scontenti di qualcosa
Potete comprendere che siete pronti per questo nuovo stile di vita da alcuni “indicatori emozionali” che quasi quotidianamente entrano prepotentemente nella vostra testa.
Ecco alcuni di questi indicatori:
- La domenica sera siete depressi pensando che il lunedì mattina dovete andare a lavoro
- Siete demotivati nel vostro lavoro: stesso livello, stesso stipendio, stesse mansioni
- Vi sentite sottovalutati sul vostro posto di lavoro. Vi sentite annoiati.
- Le giornate sono sempre tutte uguali.
- Vi siete rotti di tutti questi lavoretti e sentite il bisogno di mettervi in proprio
- Non vi scende proprio che i vostri capi si prendono i vostri meriti e vi accusano dei loro errori
- Vi chiedete perché mai lavorate per far arricchire il vostro capo/titolare/proprietario d’impresa
- Sentite il bisogno di fare quello che volete voi e non quello che dicono gli altri
Se provate cose del genere allora è meglio che iniziate a pensare a qualcosa di diverso per il vostro futuro, magari un’impresa tutta vostra!
Fase 2: superare i blocchi mentali (Le profezie autoavveranti delle 5 P)
In sociologia, un principio chiamato “profezia che si autoavvera” afferma che una credenza si realizza per il solo fatto di esistere nella nostra mente. Ci mettiamo, in maniera del tutto inconsapevole, nella condizione di manifestare nella realtà ciò che crediamo.
Ecco cosa succede quando iniziamo a credere in qualcosa: si avvera! Sia essa una cosa buona per noi o peggio, una cosa che per noi buona non lo è affatto.
Immaginate adesso chi si ritrova a voler cambiare vita e diventare imprenditore: subisce una periodo di – diciamo così – stordimento. Ecco che la parte irrazionale di voi prende il sopravvento ed incomincia a farvi notare e a farvi pensare cose che vi allontanano dal vostro obiettivo di mettervi in proprio.
Questo periodo è quello della “paura”. La vostra mente inizia a mettervi nella testa cose del tipo: “Lo farò quando avrò i soldi o quando sarà il momento più opportuno”, “lo farò quando avrò tempo”, “e se fallisco?”, “mi prenderanno in giro”, “inizierò quando arriveranno tempi migliori…”, etc…
e quando la vostra mente lo fa è perché si è attivato al suo interno uno stato di pseudo-emergenza che (secondo lei) vi protegge da eventuali delusioni, fallimenti, conseguenze negative.
Questo processo ha un potere enorme su di voi:
il potere di farvi credere di poter o non poter fare una determinata cosa.
Comprenderete quindi che con un lavoro così accurato il cambiamento, o meglio, la resistenza al cambiamento, non è così facile da superare.
Le profezie autoavveranti delle 5 P
Questo processo io lo chiamo “Le profezie autoavveranti delle 5 P”. Le 5 P sono:
Paura
La prima P, la paura, è la più importante perché produce un effetto domino sulle altre. È la paura del fallimento, la paura del successo (si esiste anche questa), la paura del lavorare sodo, la paura del mettersi in gioco, la paura di rischiare.
Con tutte queste paure (che hanno tutti) non è sempre facile iniziare un processo che ti porta a stravolgere tutta la tua vita e le tue abitudini.
Procrastinazione
“Lo faccio domani”, “inizio il prossimo mese”, “…da lunedì”, “appena posso”, “appena avrò soldi/tempo/qualunque altra cosa”.
La procrastinazione è una delle cose più subdole che ci siano. Si insinua nella vostra mente mascherata da reali giustificazioni e vi fa credere ciecamente che effettivamente non è il momento giusto di fare/iniziare una certa cosa.
Lo fa con dolcezza ma anche con costanza. Così passano i giorni, i giorni diventano mesi e i mesi diventano anni e ci si risveglia drammaticamente una mattina pensando a tutto il tempo che è passato senza che voi abbiate realizzato alcunché.
Ed eccoli la: rimpianti e rimorsi che ci assalgono e ci dicono che non abbiamo più tempo ormai per fare le cose che desideravamo realizzare e che il treno delle occasioni è già passato e non tornerà.
Pigrizia
Per raggiungere qualsiasi obiettivo nella vita, dal più piccolo al più imponente, bisogna lavorare sodo. È inutile: senza il duro lavoro non si ottiene nulla.
Attenzione però: non pensate necessariamente al duro lavoro come a un qualcosa di stancante, piuttosto pensateci come un’abitudine da acquisire.
Il bello è che una volta acquisita non potrete farne a meno. Per me lavorare sodo significa lavorare con costanza, con un focus perenne sull’obiettivo da raggiungere e con grande determinazione nel raggiungerlo.
Non dovete scalare fisicamente una montagna. Quello che dovete realmente fare è semplicemente darvi da fare per raggiungere quello che volete, anche se questo significa fare dei sacrifici.
Ricordate: ogni sacrificio che farete è nullo rispetto alla ricompensa che ne ricaverete.
Preoccupazione
“E se…”, “e ma”. Ci preoccupiamo per tutto, anche per le cose più strambe. Appena dobbiamo fare qualcosa (di nuovo) iniziamo a preoccuparci.
Sarà che la preoccupazione fa parte del nostro istinto di sopravvivenza ma è anche vero che ci tiene incollati a terra mentre noi siamo in grado di volare.
Si dice che il 90% delle nostre preoccupazioni siano solo il frutto delle nostre proiezioni mentali su una determinata cosa e che nella maggioranza dei casi, ciò di cui ci preoccupiamo e pensiamo che si verifichi alla fine non si verifica.
Paralisi (da analisi)
Spesso capita che la paura che proviamo nell’intraprendere un nuovo percorso/progetto/obiettivo si possa esprimere nella nostra mente sotto forma di una sindrome chiamata “Paralisi da analisi”.
Un esempio di questo stato mentale è quando lavoriamo ad un progetto. Magari ci piace lavorarci, lo troviamo stimolante e appassionante ma continuiamo a lavorarci su senza mai collaudarlo/avviarlo/presentarlo.
Continuiamo ad analizzare e modificare ogni singolo dettaglio, a trovare costantemente delle imperfezioni (magari reali) su cui lavorare e quindi continuiamo a perfezionarlo un giorno dopo l’altro, un mese dopo l’altro.
Ma il progetto rimane lì nel cassetto per mesi e spesso anni.
In questo stato mentale, la paura del fallimento, la paura del successo o semplicemente la paura di provare emozioni che potrebbero danneggiare il nostro equilibrio psico-fisico, si uniscono per dar vita a questa “sindrome” che, in buona sostanza, rappresenta, come per le 4 P precedenti, un altro modo della nostra mente di evitare ciò che ci potrebbe danneggiare.
Il segreto per superare queste 5 P? Molto semplice: con il passo successivo!
Fase 3: Agire
Superate le prime due fasi, ecco che finalmente arriva la fase più importate: l’azione!
Una volta che avete compreso cosa volete fare nella vita e questa forza ha sbaragliato tutte le paure è arrivato il momento di darsi da fare e iniziare il processo di realizzazione.
Come si diventa imprenditori? Beh, avviando un’impresa è ovvio.
Questa fase rappresenta semplicemente la parte pratica di questo processo. Se siete arrivati a questo punto avete superato il grosso in quanto gli ostacoli maggiori che un futuro imprenditore trova sul suo cammino si trovano tutti nella sua mente.
Una volta rimossi i pregiudizi e superate le paure non vi resta che rimboccarvi le maniche, lavorare sodo e impegnarvi a compiere tutti passi necessari per avviare la vostra prima impresa. Ho parlato di “prima” impresa di proposito.
Infatti con tutta probabilità la vostra impresa fallirà nel giro di qualche mese o, per i più fortunati, di qualche anno.
Ma questo non è importante. Queste parole non vi scoraggeranno se avete la mentalità giusta per iniziare questo percorso.
Anzi tutti i grandi imprenditori passati e presenti hanno compreso che il fallimento è una parte assolutamente necessaria del processo imprenditoriale. Senza fallimenti non potete imparare alcunché.
Solo sbagliando si impara davvero a non commettere errori in futuro. Anzi il consiglio è di partire già con il presupposto che la vostra azienda fallirà.
Prendete il tutto come un esercizio pratico. Lo scopo in questa fase è fare più pratica possibile per diventare sempre più bravi, per diventare imprenditori sempre più intelligenti.
Da dove iniziare? Prima di tutto è necessario capire le motivazioni personali che eventualmente vi spingono a voler avviare un’attività e successivamente utilizzare lo strumento di progettazione cardine di qualunque impresa: il business plan.
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Progettare l’impresa: la motivazione personale
Abbiamo analizzato cosa serve per avere la stoffa per diventare imprenditori e spiegatole fasi che compongono la transizione da qualunque cosa voi siate ora ad imprenditore.
Ora, prima di parlare di cosa è possibile fare per iniziare a progettare e costruire la vostra impresa è necessario capire quali sono le reali motivazioni che stanno dietro a questa voglia di avviare un’attività.
Dovete capire se sono motivazioni forti, e che quindi vi possono fornire un’adeguata spinta propulsiva motivazionale durante tutto il processo imprenditoriale (dura tutta la vita) oppure se sono motivazioni deboli e quindi ci sono alcune cose che vanno riviste.
Per far ciò compilerete un quiz presente nella sezione relativa agli esercizi che vi aiuterà a comprendere quali sono queste motivazioni e se sono abbastanza forti o meno.
Potete compilate adesso o in un secondo momento il quiz. Lo trovate nella parte pratica (esercizi) relativa a questo articolo.
Uno strumento essenziale: il business plan
Immaginate un’impresa come un macchinario fatto di tanti meccanismi interconnessi.
Ogni meccanismo è una parte del macchinario che non può funzionare senza gli altri. Ogni meccanismo è una parte importante del macchinario tanto quanto gli altri.
È opportuno quindi capire in primis come il macchinario può funzionare correttamente e descrivere nei minimi particolari cosa ogni meccanismo andrà a fare all’interno del macchinario.
Allo stesso modo bisogna comprendere cosa serve all’impresa per funzionare e descrivere minuziosamente ogni parte della stessa per capire bene come questa si andrà ad inserire tra le altre. Uno degli strumenti più utili per iniziare a far questo è il piano aziendale, il business plan.
Questo documento è probabilmente la parte più importante dell’impresa in quanto rappresenta non solo il documento che la descrive ma è anche una sorta di mappa strategica da seguire per comprendere la direzione che l’impresa e l’imprenditore devono seguire per raggiungere determinati traguardi e obiettivi.
Il business plan ha diversi compiti e l’infografica di seguito mostra quali:
Insomma un documento sì complesso, ma che consente di valutare un’impresa anche se questa ancora non esiste (come ad esempio nel caso delle startup).
Il business plan, inoltre, è una parte fondamentale anche per i vostri eventuali finanziatori, che siano privati o istituti finanziari, in quanto è proprio tramite questo documento che possono esaminare la possibilità di finanziarvi o meno.
Le vostre idee imprenditoriali da un milione di dollari (o anche di più!)
In questo articolo abbiamo visto tante cose e tra queste anche il business plan, il piano aziendale che descrive nei minimi particolari l’impresa.
Spiegarvi come si compila un business plan nella sua interezza esula dagli obiettivi di questo articolo (ne parleremo più dettagliatamente in seguito), tuttavia una cosa che potete iniziare a fare è descrivere le idee imprenditoriali che avete in mente di sviluppare, i vostri prodotti/servizi di successo su cui verrà successivamente costruita un’ipotetica impresa.
Ogni azienda, infatti, viene costruita attorno ad un prodotto (e relativo processo di realizzazione) o servizio da proporre al pubblico e questo potrebbe essere il momento ideale per fare un po’ di chiarezza su quello che volete realizzare gettando così le basi del vostro futuro come imprenditori.
Compilare correttamente un business plan non è cosa immediata e il consiglio è quello di farvi assistere da un professionista esperto in piani aziendali, specie se siete una startup.
Tuttavia non bisogna essere commercialisti per descrivere ciò che volete vendere, sia esso un prodotto fisico, uno digitale o un servizio. Nella parte pratica (esercizi) di questo articolo troverete i passi per iniziare a compilare il vostro primo business plan.
Se giudicate positivamente una certa idea, o se c’è qualcosa che intendete fare nella vita privata, ma non sapete con precisione come, vi consiglio di non lasciarvi scoraggiare dall’idea di “non poterlo fare”. Se non possedete l’esperienza necessaria per realizzare il vostro obiettivo, cambiate direzione, trovate una via alternativa. Anche i problemi più complessi hanno una soluzione. (Richard Branson)
Gli imprenditori più famosi e ricchi d’Italia e del mondo
Come detto in precedenza uno dei modi più solidi per migliorare le proprie finanze è diventare imprenditori intelligenti.
Anche in italia, dove le tasse divorano i lavoratori/titolari d’impresa onesti, con una buone idee imprenditoriali e un lavoro ben organizzato e improntato sulla crescita aziendale, ci sono buone possibilità di guadagno.
A sostegno di questa tesi, di seguito trovare l’elenco dei 10 uomini più ricchi d’Italia e i 10 più ricchi del mondo. Notare come tutti, nessuno escluso, siano imprenditori di grandi aziende di successo.
È anche utile sottolineare il fatto che tutti loro, nessuno escluso, sono partiti con un sogno trasformatosi in un’idea e, con duro lavoro, in successiva realizzazione.
Certo, chi è stato più fortunato e chi meno, tuttavia non si arriva a questo livello solo per mera fortuna o per eredità. Costoro sono stati l’ideatori di uno o più prodotti (o servizi) e ci hanno costruito attorno imprese di successo.
Per iniziare un’attività professionale con indipendenza è necessario vincere la forza d’inerzia, oltre ai timori, servono molto coraggio e impegno, uniti a disciplina e pazienza senza limiti (Raimon Samsò)
Ascolta l’audio
Con questi audio ho deciso di inserire anche una versione “ascoltabile” dei post principali di Modelli di Successo per dare la possibilità di seguirmi a chiunque preferisca i podcast all’articolo tradizionale. Ritengo inoltre che i podcast siano un valido supporto ai contenuti di Modelli di Successo.
Non conta ciò che siamo oggi, ma ciò che possiamo diventare (Max)
Le persone di successo leggono ogni giorno! (approfondimenti)
Ora tocca a voi: diventate le persone di successo che meritate di essere (parte pratica)
Gli esercizi pratici sono parte integrante dell’articolo e dell’Unified Model of Success. Facendo gli esercizi entrerete nella mentalità giusta per assimilare le giuste abitudini dei modelli di riferimento della mia ricerca. Li ho ideati e utilizzati in prima persona e mi hanno aiutato a cambiare le mie improduttive abitudini. Sono una parte essenziale del programma. Se volete cambiare iniziate ora!
Per iniziare il percorso che vi porterà ad essere imprenditori, la prima cosa che dovete fare è capire se avete la mentalità giusta per iniziare questo processo ed eventualmente fare gli aggiustamenti del caso.
Esercizio 1: Avete la stoffa per diventare imprenditori (intelligenti)?
Ecco di seguito un piccolo test per comprendere meglio la vostra situazione attuale e capire se siete adatti alla vita da imprenditori (se riscontrare problemi di visualizzazione del quiz aggiornate la pagina):
Se il quiz vi ha dato un punteggio basso non vi scoraggiate e andate avanti facendo quello che serve per migliorare! Spesso i migliori imprenditori sono proprio quelli che sono partiti dal basso. Se invece avete ottenuto un punteggio medio-alto allora avanti così!
Esercizio 2: motivazione personale
Ecco di seguito un altro mini-test per comprendere meglio le motivazioni che stanno alla base della vostra volontà di avviare un’impresa (se riscontrare problemi di visualizzazione del quiz aggiornate la pagina):
Come detto in precedenza, queste domande vi servono per comprendere meglio quali sono le reali motivazioni che vi spingono ad avviare un’impresa. Le motivazioni (azioni motivate da qualcosa) sono tutto, rappresentano i motivi per cui volete intraprendere questa strada e tali motivi stanno alla base di qualunque impresa. Più i motivi sono forti, più sarete resilienti e proattivi e avrete maggiori possibilità di farcela.
Esercizio 3: iniziate il business plan
- Prendete il vostro quaderno degli esercizi e una penna. Se non avete un quaderno compratelo. Su questo quaderno farete tutti gli esercizi.
- Prendete un foglio bianco e intitolatelo: “Descrizione del prodotto” (vale sia per un prodotto che per un servizio)
- Immaginate di dover descrivere le vostre idee imprenditoriali (ad esempio di un prodotto) a degli investitori che devono valutarne i contenuti ed eventualmente finanziarvi
È ovvio che dalla descrizione del prodotto si evinceranno le caratteriste dello stesso pertanto questa parte inerente il prodotto (che può essere relativamente corta o impegnare pagine e pagine) è una parte importantissima del business plan.
L’obiettivo, specie se intendete sviluppare un business plan per far colpo su dei possibili finanziatori (privati o istituti) è rendere chi vi ascolta entusiasta della descrizione che avete elaborato. La prima cosa da fare è identificare di che tipo di prodotto si tratta: è un prodotto digitale? È un prodotto fisico? È un servizio tecnologicamente innovativo?
Dovete entrare nel dettaglio e spiegare chiaramente le vostre idee imprenditoriali e i reali benefici che possono derivare dal loro sviluppo e dalla loro successiva commercializzazione. Scrivete sul vostro quaderno degli esercizi la descrizione del/dei vostro/i prodotto/i.
PS: Quando svilupperete il vostro vero business plan, ricordate (cosa molto importante) che non dovete entrare nel dettaglio di informazioni che devono restare riservate e non divulgabili, specie se è vostra intenzione brevettare (e quindi proteggere) il prodotto. Potrete entrare in questo tipo di dettagli solo in un momento successivo e con le dovute precauzioni legali.
Esercizio 4: il vantaggio competitivo
- Descrivete il valore aggiunto del vostro prodotto/servizio rispetto ad altri dello stesso tipo
Mentre descrivete il prodotto dovete anche comunicare perché il vostro prodotto è migliore e perché crea quel valore aggiunto rispetto ad altri prodotti in commercio. Insomma dovete effettuare e successivamente comunicare ai vostri possibili finanziatori il vantaggio competitivo e dovete farlo con esempi concreti e reali. Dovete rispondere a domande del tipo: “Perché il mio prodotto è migliore di altri?”, “Perché un cliente dovrebbe scegliere il mio prodotto piuttosto che un altro?”, “Come si concretizza questo vantaggio?”, “Cosa ci guadagna il cliente acquistando il mio prodotto e in cosa eventualmente risparmia? Tempo? Soldi?”. In un mondo altamente competitivo, la descrizione del vantaggio competitivo del vostro prodotto può davvero fare la differenza tra un “Ci piace la tua idea ti finanziamo” e un “Le faremo sapere”. Scrivete sul vostro quaderno degli esercizi la descrizione del vantaggio competitivo.
Un principio psicologico, detto effetto Hawthorne, in breve dice che “l’atto stesso di pensare di prestare maggiore attenzione a un dato comportamento da tenere fa sì che si migliori la propria performance in quell’area specifica”.
I Modelli di Successo sono set di regole (cose da fare, cose da ricordare, azioni, comportamenti, modi di pensare) estrapolate dalle personalità analizzate e che hanno prodotto sulle stesse dei risultati vincenti. Queste regole quindi, se assimiliate, seguite e fatte proprie, consentono di replicare i medesimi risultati.
Lo scopo di questo sito è promuovere tali modelli (che siano comportamentali, di business e di leadership) e far sì che chiunque possa migliorare la propria vita e il proprio benessere fisico, mentale e finanziario attraverso l’applicazione di detti modelli. Iniziate “pensando” a come potrebbe essere la vostra vita se questi modelli comportamentali, di business e di leadership fossero già parte di voi, del vostro lavoro e della vostra vita.
MODELLI COMPORTAMENTALI Decidi chi vuoi essere: Sbaglia e impara: No smettere mai di studiare: Paura è una parola… come coraggio: MODELLI DI BUSINESS MODELLI DI LEADERSHIP I Modelli di Successo sono piccole e semplici informazioni che possono cambiare drasticamente la vostra vita se assimilate e fatte proprie. Il segreto del successo? È che non vi sono segreti ma solo modi di essere, di fare e di pensare.
Ed eccoci arrivati alla sfida dell’articolo. La sfida vi da l’opportunità di mettervi in gioco e di usare le cose che avete imparato nelle righe precedenti così da consolidare le tecniche e le strategie qui presenti. Chi dovete sfidare? Voi stessi! E dovete farlo con la consapevolezza che ogni sfida che intraprendete è un atto migliorativo della vostra persona e vi permette di ampliare la vostra zona di comfort, quella zona in cui siete rinchiusi e che non vi permette di vivere la vita che desiderate.
Questa è una sfida impegnativa e se volete apportare cambiamenti importanti nella vostra vita, l’impegno deve essere massimo oltre che costante. In questo articolo voglio sfidarvi a provare a realizzare concretamente qualcosa per la vostra prima impresa.
Se accettate la sfida ecco cosa farete:
1) Trovate il modo di portare a termina il vostro business plan
Se avete portato a termine gli esercizi di questo articolo avete la descrizione del vostro prodotto. Adesso dovete portare a termine il vostro piano aziendale. Su internet ci sono tantissimi esempi scaricabili di business plan di aziende di tutti i tipi. Dateci un’occhiata (per cultura generale) e iniziate ad informarvi su chi ha i requisiti giusti, nel posto in cui vi trovate, che può darvi una mano nella compilazione. Commercialisti e professionisti del settore possono essere un valido supporto alla creazione del business plan.
2) Avviate una ricerca estesa su tutti i fondi italiani, regionali ed europei a sostegno della creazione d’impresa
Internet è pieno zeppo di informazioni relative a tali fondi sia da siti istituzionali che da quelli specializzati. Persino molti blog parlano di come fare per ottenere un finanziamento tramite fondi italiani/regionali ed europei. Anche in questo caso un professionista potrebbe esservi d’aiuto ma già una ricerca nel web potrebbe darvi molte informazioni utili a riguardo.
3) Trovate finanziatori
Questa è la fase più delicata e purtroppo più difficile. Ci vuole molta pazienza e costanza oltre che diverso tempo dato che probabilmente fisserete tantissimi appuntamenti che magari non porteranno a nulla. Tuttavia non disperate e continuate a provare. Chi sono i finanziatori? In generale può essere chiunque trovi interessanti le vostre idee imprenditoriali: finanziatori privati, i vostri genitori, amici e parenti, istituti finanziari (meglio tenerseli per ultimi) o in alternativa creare una campagna di crowdfunding.
L’obiettivo primario di questa sfida non è farvi avviare un’impresa con successo, quantomeno non è l’obiettivo primario. Il vero scopo è quello di farvi apprendere la mentalità dell’imprenditore e le nozioni giuste per poter fare quel passo verso una vita di libertà e di successo (personale e finanziario).
Tutti i più grandi imprenditori del mondo hanno fallito, alcuni molte volte, ma non si sono arresi.
Il segreto del successo di queste persone è il non aver mollato e l’aver portato a termine ciò che avevano cominciato. Anche voi quindi fate come loro: portate a termine i vostri progetti, portate a termine i vostri percorsi. Se avete deciso di diventare imprenditori di successo, portate a termine quello che vi siete prefissati di fare.
Plasmate il vostro destino oggi!
Conclusioni
Quando si parla di imprenditoria si parla di libertà e quando si parla di libertà si parla di coraggio. Oggi molte persone vivono la loro vita infelicemente: fanno qualcosa che odiano, chiudono i loro sogni nel cassetto e si dimenticano di vivere. Chi vive così muore lentamente; diviene schiavo delle abitudini e vive le giornate in maniera sempre uguale dietro delle sbarre invisibili che spesso ci creiamo noi. Ecco perché è così importante mettersi in proprio per coloro che credono di poter essere qualcosa di più: si ha una nuova visione della vita e tutto diventa colore e passione. Sono costoro che cambiano il mondo.
Spazio al lettore
Avete mai pensato di mettervi in proprio? Quali sono i vostri sogni, progetti e obiettivi? Scrivetemi nei commenti.
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