Il conto corrente emozionale di Stephen Covey è un immaginario conto corrente dove al posto del denaro ci sono le emozioni e dove i depositi e i prelievi si riferiscono alla quantità di fiducia guadagnata o persa che una persona può provare nei nostri confronti. A cosa serve e perché viene analizzato all’interno del progetto sui Modelli di Successo? Vediamolo.
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Perché un conto corrente emozionale?
Vivere immaginando di avere un conto corrente emozionale ci consente di stabilire un contatto emozionale positivo con un altro essere umano e, in definitiva, a migliorare le nostre relazioni.
La metafora del conto corrente emozionale si riferisce alla quantità di fiducia che si è creata, nel tempo, in una relazione. (Stephen Covey)
La metafora del conto corrente emozionale si riferisce alla quantità di fiducia che si è creata, nel tempo, in una relazione. (Stephen Covey)Click To TweetPerché è importante effettuare un’analisi di questa strategia all’interno del progetto sui Modelli di Successo? Perché questo concetto consente di adottare una serie di modelli comportamentali utili al miglioramento della nostra qualità di vita relazionale.
Per poter utilizzare questa strategia con successo dobbiamo iniziare a spostare il nostro focus verso determinati pensieri e conseguenti azioni che si rivelano, soprattutto sul lungo periodo, utili a stabilizzare nonché amplificare, tutti quei fattori positivi tipici di una relazione tra due individui.
Depositi e prelievi del conto corrente emozionale
Il conto corrente emozionale concettualmente funziona come un normalissimo conto corrente solo che, a differenza di quest’ultimo, potete effettuare versamenti e prelievi con estrema facilità, visto che non servono – per fortuna – bancomat ed avete, almeno teoricamente, il pieno controllo delle vostre emozioni e delle vostre azioni.

Depositi
Se effettuate un deposito nel vostro conto corrente emozionale versando, nei confronti di una persona, cose come gentilezza, cortesia, onestà, e mantenendo la parola data, state creando un’eccedenza.
La fiducia della persona a cui avete dato queste cose aumenta, ed avete la possibilità di fare appello a questa eccedenza molte volte o al bisogno.
Come in qualunque rapporto potreste fare degli errori o il vostro modo di comunicare potrebbe essere frainteso più volte, ma quando il saldo del vostro conto corrente emozionale è positivo, la persona non si offende, non si allontana ed il rapporto con essa risulta fluido ed efficace.
Prelievi
Viceversa, quando siete scortesi, irrispettosi, aggressivi, capricciosi, quando avete comportamenti negativi, e quando tradite la fiducia della persona con cui vi state relazionando, state virtualmente effettuando un prelievo.
Proprio come un conto corrente reale, a furia di effettuare prelievi, il conto corrente emozionale andrà in rosso e questo fatto avrà come impatto un calo drastico della fiducia della persona oggetto della relazione.
Quando si verifica questa condizione, tutto il rapporto si riconfigurerà in modo tale da essere rigido, teso e difficile da continuare. Molte relazioni, matrimoni e persino aziende, entrano in questa sorta di zona rossa da cui è difficile uscire.
Il conto corrente emozionale nel matrimonio
Una tipologia di relazione dove il conto corrente emozionale è un fattore assolutamente fondamentale da prendere in considerazione ed implementare vita natural durante, è il matrimonio.
La vita matrimoniale, che dovrebbe essere un “luogo” sicuro, all’insegna della fiducia e della comprensione più intima, (troppo) spesso si trasforma in una silenziosa intolleranza della condivisione della stessa casa con evidenti conseguenze comportamentali improduttive e spesso deleterie del rapporto matrimoniale.
Il matrimonio, tra l’altro, è potenzialmente la più intima, la più ricca, gioiosa, soddisfacente e produttiva di tutte le possibili relazioni fra due persone su questa terra. (Stephen Covey)
Il matrimonio, tra l’altro, è potenzialmente la più intima, la più ricca, gioiosa, soddisfacente e produttiva di tutte le possibili relazioni fra due persone su questa terra. (Stephen Covey)Click To TweetIl matrimonio è il rapporto più bello e intimo che l’essere umano possa provare. È una condivisione volontaria e consapevole di sentimenti, valori ed emozioni che si fondono in un’unica entità mantenendo, però, l’essenza individuale di ogni componente della relazione.
Quando i conti correnti emozionali di entrambi i coniugi sono in rosso, ecco che quella che dovrebbe essere una delle relazioni più soddisfacenti della Terra, si rivela un rapporto ostile, teso, pieno di litigi e incomprensioni dove gli individui si isolano e si autocommiserano.
Il conto corrente emozionale nelle relazioni continuative
Le relazioni continuative, come il matrimonio o il rapporto genitore-figlio, richiedono depositi costanti.
Infatti, ciò che consuma i depositi effettuati precedentemente nelle relazioni continuative, sono le aspettative che le persone, facenti parte della relazione, hanno sull’altro. Di fatto, le persone con cui vi relazionate regolarmente richiedono investimenti continui.
Le relazioni più continuative, come il matrimonio, richiedono i depositi più costanti. Le continue aspettative fanno sfumare i vecchi depositi. (Stephen Covey)
Le relazioni più continuative, come il matrimonio, richiedono i depositi più costanti. Le continue aspettative fanno sfumare i vecchi depositi. (Stephen Covey)Click To TweetCiò è dovuto ad un fattore puramente matematico: più vi relazionate con una persona, più incorrerete nella possibilità – anche inconsapevole e bonaria – di sbagliare un comportamento, una parola o un’azione. E più sbaglierete, più prelievi effettuerete.
Va da sé che a queste condizioni è facile andare in rosso sul conto corrente emozionale, e sta a noi vigilare attentamente sui nostri pensieri e comportamenti al fine di avere sempre un’eccedenza di fiducia nei nostri rapporti, specie quelli più importanti per noi.
Per fare un esempio di quanto sia importante usare il conto corrente emozionale nelle nostre relazioni, immaginate un rapporto per voi importante, magari quello con vostro fratello o sorella o con vostro marito o vostra moglie.

Ora immaginate di rivolgervi a lui/lei in questo modo: “Vestiti così. Truccati meglio. Non rompere. Vattene. Non ti sopporto. Sei stato/a tu. È sempre colpa tua. Hai un carattere tremendo.” e tante altre cose di questo tipo. Inutile dire che tutti, chi più chi meno, ci siamo passati. Dopo un po’ tutti quegli atteggiamenti e quelle parole, si trasformano in prelievi sul conto corrente emozionale che poi col tempo, e proprio come accadrebbe ad un comune conto corrente con un fido, superano i depositi e ci fanno andare in rosso.
Cosa succede a questo punto? Che la persona con cui vi relazionate non avrà più fiducia in voi e quando magari dovrà prendere un’importante decisione e voi magari avrete la conoscenza e l’esperienza per aiutarla, non sarà aperta ai vostri consigli e non vi prenderà in considerazione.
Il rimedio istantaneo non esiste
Per poter relazionarsi correttamente con le persone della nostra vita, ci vuole necessariamente un bilancio positivo.
Cosa fare allora? Come possiamo sfruttare il nostro conto corrente emozionale? Cosa fare nella pratica? Cosa succederebbe se iniziassimo a fare depositi?

Magari potremmo fare cose come:
- un piccolo favore;
- offrire aiuto;
- portare la colazione a letto;
- farlo/a sentire importante e considerato/a;
- portarlo/a a cena fuori o preparare la cena per lui/lei con amore e dedizione;
e, la cosa più importante, ascoltarlo/a davvero non solo con le orecchie ma anche con il cuore, senza giudicare o filtrare ciò che dice con i vostri paradigmi. Semplicemente ascoltare e cercare, per quanto possibile, di capire cosa vuole dire e fare in modo che possa sentire che ci siete e che accettate la persona che avete davanti così com’è, senza proiettare le proprie aspettative su di lui/lei.
Come dice Stephen Covey:
Ricordate che il rimedio istantaneo è un miraggio. Costruire e riparare una relazione richiede tempo. (Stephen Covey)
Ricordate che il rimedio istantaneo è un miraggio. Costruire e riparare una relazione richiede tempo. (Stephen Covey)Click To TweetIl discorso è che le relazioni potrebbero rovinarsi perché in passato avete effettuato dei prelievi importanti e a cui, adesso, dovete rimediare con ingenti investimenti, non solo emozionali ma anche in termini di tempo. In questi casi spazientirsi perché i risultati non arrivano subito, non solo non serve ma è anche deleterio.
Bisogna comprendere che le relazioni, specie quelle a cui teniamo di più, richiedono tanta pazienza, tanto lavoro e tanto tempo e, cosa più importante, richiedono proattività. Ci vuole carattere per costruire una relazione, mantenerla nel tempo e riparala quando è necessario. Non possiamo proiettare sull’altra persona la responsabilità della relazione. Dobbiamo essere noi a responsabilizzarci e a comprendere che la relazione è nelle nostre mani, sempre e comunque.
Le persone di successo leggono ogni giorno (approfondimenti)
I sei depositi principali
Analizziamo i sei depositi principali suggeriti da Stephen Covey per riempire il nostro conto corrente emozionale.
Deposito importante #1: comprendere la persona
Comprendere l’altra persona è la prima cosa importante in cui impegnarsi e rappresenta la base di tutti gli altri depositi.
La complessità, per così dire, nel comprendere l’altro, risiede nel fatto che non possiamo sapere a priori, se non appunto con una volenterosa, empatica ed approfondita conoscenza, cosa costituisce un deposito per l’altra persona. Ciò che voi considerate dei depositi potrebbero non esserlo per la persona con cui vi relazionate.
È importante comprendere questo meccanismo poiché rappresenta la fonte di tutte le incomprensioni in un rapporto.
Il discorso è che ciò che per me potrebbe rappresentare un gesto amorevole, come ad esempio farsi 1.000 km per vedere l’amato/a per una singola giornata e poi ripartire facendosi altri 1.000 km, potrebbe non essere, per l’altro, un gesto altrettanto importante, e questo non perché l’altra persona è cattiva o insensibile, ma semplicemente perché vuoi per fattori socio-educativi, vuoi per fattori caratteriali, non è in grado di riconoscere un tal gesto come amorevole o attribuire la stessa importanza che invece attribuisco io al gesto stesso.
Al contrario, quella stessa persona che non ha apprezzato il mio gesto di aver fatto 2.000 km totali per stare qualche ora insieme, potrebbe vedere come amorevole il fatto di essermi ricordato in tempo di aver pagato una bolletta. Potrebbe sembrare estremo ma non è così insolito come si crede.
Questo accade per tutto ciò che noi riteniamo importante. La nostra visione delle cose non è la visione delle persone con cui ci rapportiamo. L’importanza che noi attribuiamo a determinate cose non è la stessa degli altri e così via.
Come dice Covey:
Perché possiate fare un deposito, quello che è importante per un’altra persona dev’essere importante per voi quanto lo è per voi la persona stessa. (Stephen Covey)
Perché possiate fare un deposito, quello che è importante per un’altra persona dev’essere importante per voi quanto lo è per voi la persona stessa.Click To TweetFacendo nostre le parole di Covey, abbiamo la possibilità di comprendere l’altro in maniera molto più profonda e poter effettuare i depositi giusti e che vibrano con la personalità e le caratteristiche di quella persona.
Spostando il focus da ciò che è importante per noi o da ciò che noi crediamo sia importante per la persona con cui ci relazioniamo, a ciò che è veramente importante per quella persona e rendendo importanti per noi quelle stesse cose, abbiamo la possibilità di migliorare sensibilmente il nostro rapporto.
Generalmente abbiamo una visione di noi stessi e del mondo viziata dai nostri filtri e paradigmi.
Si dice che il mondo è come noi lo facciamo anche per questo motivo. Inconsapevolmente, vediamo il mondo secondo le nostre regole e ci aspettiamo che gli altri vivano alla stessa maniera.
Tendiamo a proiettare sugli altri i nostri desideri, le nostre intenzioni e le nostre aspettative dimenticandoci che anche gli altri fanno lo stesso con noi. Quante volte abbiamo esclamato:
- “Come? Io ho fatto questo e quello”.
- “Dopo tutto quello che ho fatto per te mi tratti così”.
- Dopo tutti i sacrifici neanche un grazie e per di più ti comporti così”.
Il punto qui è che se l’altro non riesce a comprendere i nostri sforzi come depositi, ecco che tendiamo a spazientirci e a rinunciare. È un po’ come quando ci mettiamo a dieta e dopo un mese vediamo la bilancia e siamo calati di solo cento grammi. Ci demoralizziamo e tendiamo a rinunciare e magari l’errore è stato il nostro perché abbiamo mangiato i cibi non giusti per noi.
Il principio da tenere sempre in mente è che dobbiamo sforzarci per capire l’altra persona, non seguendo i nostri paradigmi e filtri mentali ma cercando, in ogni modo possibile ed attuabile, di interpretare i suoi filtri e paradigmi e di rendere importante per noi ciò che è importante per lei.
Deposito importante #2: badare alle piccole cose
Nelle relazioni umane, le piccole cose sono le grandi cose. (Stephen Covey)
Nelle relazioni umane, le piccole cose sono le grandi cose. (Stephen Covey)Click To Tweet- Piccole gentilezze.
- Piccole cortesie
- Piccoli gesti.
Le piccole cose sono quelle più facili da fare ma che hanno un grande impatto sulle nostre relazioni. Sono quei piccoli depositi che hanno la capacità di generare un grande interesse composto (in termini bancari, l’interesse composto è una sorta di interesse sull’interesse di un deposito).
Avete presente quando, in una serata fredda, un uomo offre la sua giacca alla donna?
Non è un gesto di praticità ma è un piccolo gesto di premura. Con quel gesto l’uomo sta comunicando alla donna che lei è così importante da smuovere in lui la premura di coprirla per non farle soffrire anche un minimo brivido di freddo.
L’uomo così sta anteponendo i bisogni della sua donna ai propri privandosi del calore offerto dalla sua giacca, che in una serata fredda ha un grande valore intrinseco, e donando quel valore alla partner.
Quello dell’esempio è un piccolo gesto che, se fatto davvero con il cuore e ripetuto nel tempo, ha un grande impatto.
Il calore umano che si esplica nei piccoli gesti momentanei, e spesso inconsapevoli, se dimostrato costantemente e senza interessi personali, provoca sempre negli altri tenerezza e apertura, anche negli individui all’apparenza più duri e poco sensibili.
Deposito importante #3: mantenere gli impegni
Mantenere la parola data, che sia un impegno o una promessa, rappresenta un deposito consistente ed è sinonimo di integrità.
Viceversa, venir meno alla parola data, rappresenta un prelievo corposo. Anzi, quando si viene meno ad un impegno o ad una promessa importante, il valore negativo di quella mancanza è enormemente amplificato.
Una volta appurato che mantenere la parola data non solo rappresenta un forte deposito nel nostro conto corrente emozionale ma è una nostra grossa responsabilità, dobbiamo andarci cauti quando promettiamo qualcosa a qualcuno. Per far ciò, bisogna cercare di analizzare attentamente tutte le variabili della situazione e calcolare bene i fattori di rischio che potrebbero intervenire e ci impediscano di mantenere la parola data.
Inoltre, è bene ricordare che, quand’anche avessimo fatto bene i nostri calcoli potrebbero verificarsi imprevisti che non dipendono dalla nostra volontà e che non ci consentano di portare a termine il nostro impegno nei confronti di qualcuno.
Il discorso è che il valore della promessa fatta permane lo stesso. In questi casi, bisogna spiegare molto bene e con totale trasparenza ed onestà, che ciò che si è verificato non è dipeso dalla nostra volontà e che non siamo stati superficiali nel non mantenere quell’impegno, ma che si sono verificate delle cause di forza maggiore che ci hanno impedito di portare a termine il nostro compito.
Per costruire la fiducia di qualcuno nei nostri confronti, mantenere le piccole promesse è tanto importante quanto mantenere le grandi.
Se la persona con cui vi relazionate ha fiducia in voi, sarà molto più facile comunicare con lei e farle comprendere che i consigli che le date potrebbero esserle davvero utili.
Credo che mantenendo sempre la promessa che avete fatto costruirete una tale base di fiducia da colmare eventuali sacche di incomprensione createsi. (Stephen Covey)
Credo che mantenendo sempre la promessa che avete fatto costruirete una tale base di fiducia da colmare eventuali sacche di incomprensione createsi. (Stephen Covey)Click To TweetDeposito importante #4: chiarire le aspettative
La maggior parte dei conflitti tra due persone che si relazionano sono dovuti alle aspettative errate che ognuno dei componenti ha sull’altro.
La causa di quasi tutte le difficoltà nei rapporti umani è legata ad aspettative contrastanti o ambigue circa ruoli e scopi.(Stephen Covey)
La causa di quasi tutte le difficoltà nei rapporti umani è legata ad aspettative contrastanti o ambigue circa ruoli e scopi.(Stephen Covey)Click To TweetIn questo contesto la formula è la seguente:
Aspettative non chiare = incomprensioni, delusioni e prelievi continui.
Nei rapporti umani, capita non di rado di attribuire all’altra persona aspettative che non vengono esplicitamente stabilite.
Semplicemente ci aspettiamo che l’altro si comporti in un certo modo solo perché noi ragioniamo in una certa maniera o abbiamo determinati valori.
Cominciamo a giudicare l’altra persona sulla base dei nostri filtri e paradigmi mentali e, quando puntualmente tali aspettative vengono disattese, non facciamo altro che togliere fiducia alla nostra relazione con quella persona.
Ecco perché un buon modo per evitare fraintendimenti è fare molta chiarezza sulle aspettative che entrambi i componenti di una ipotetica relazione, che sia un’amicizia, un matrimonio e persino un rapporto di lavoro, hanno su un determinato contesto o una specifica o nuova situazione.
Spesso, si vengono a creare molti momenti negativi tra due individui solo perché diamo per scontato che le nostre aspettative siano chiare ed evidenti all’altra persona e, soprattutto, comprese e pienamente condivise. Questo è molto comune nelle relazioni intime come quelle matrimoniali o nei rapporti genitore-figli.
Cosa fare allora per non tradire le aspettative nostre e altrui? Bisogna essere chiari fin dall’inizio di ogni situazione.
La vita scorre veloce e nuove circostanze e condizioni si vengono a creare in maniera fulminea.
Spesso non abbiamo il tempo di fermarci a riflettere su ciò che l’altro si aspetta da noi e su ciò che noi ci aspettiamo dall’altro. Allora la nostra mente tende a dare per scontato che l’altro ci comprenda totalmente, manco ci leggesse nel pensiero e comprendesse le nostre emozioni come se le sentisse lui stesso.
Ciò che occorre fare è mettere in chiaro subito le nostre aspettative, in tutte le situazioni e condizioni che si vengono a creare. Il deposito, in questo caso, consiste proprio nella chiarezza. Più saremo subito chiari più riusciremo ad agire di conseguenza e a non disattendere le aspettative altrui. È chiaro che ciò vale per entrambi i componenti.
Questo processo del fare chiarezza, se è vero che inizialmente richiede un certo investimento di tempo, sul lungo periodo genera maggiore fiducia proprio perché non si tradiscono le aspettative dell’altro.
Deposito importante #5: dar prova di coerenza personale
Certe persone possono cercare di capire, ricordare le piccole cose, mantenere le promesse, mettere in chiaro e soddisfare aspettative, eppure non riuscire a creare riserve di fiducia se sono intimamente in malafede. (Stephen Covey)
Certe persone possono cercare di capire, ricordare le piccole cose, mantenere le promesse, mettere in chiaro e soddisfare aspettative, eppure non riuscire a creare riserve di fiducia se sono intimamente in malafede. (Stephen Covey)Click To TweetLa coerenza personale è un modello comportamentale che genera fiducia negli individui.
Coerenza significa essere onesti con se stessi e comportarsi di conseguenza, ma significa anche riflettere le nostre azioni con ciò che diciamo. Questo deposito si ricollega a quelle delle aspettative.
Se siamo coerenti con ciò che diciamo e le nostre azioni sono in linea con le nostre parole, le persone saranno più fiduciose in noi perché con il nostro atteggiamento riusciremo a diradare la eventuale diffidenza che normalmente si viene a creare tra due persone che si conoscono poco o con coloro che hanno atteggiamenti contraddittori.
Facciamo un esempio: supponiamo che vi ritroviate a dialogare con un collega nella pausa caffè e ad un certo punto lui inizi a sparlare di un altro collega. Voi lo assecondate dopodiché tornate al vostro lavoro. Cosa potete aspettarvi da una persona così? Semplicemente il fatto che quando il vostro collega si ritroverà a parlare con qualcun altro, con ogni probabilità sparlerà di voi.
Ecco, questo significa essere incoerenti, essere doppi. La doppiezza poi genera diffidenza e la diffidenza genera allontanamento. Ergo, avrete molta difficoltà a fidarvi di quello che dice il vostro collega.
Lo stesso vale in tutti i rapporti umani, specie quelli a cui tenete di più. Se volete essere coerenti dovete trattare ognuno secondo lo stesso schema di princìpi ed essere trasparenti nel farlo, ma dovete anche evitare di essere doppi e falsi ed ingannare le persone con cui avete a che fare.
Bisogna ricordare che il principio di coerenza è anche un principio di leadership. Avete mai visto un leader incoerente?
Pensate a gente come Trump o come Musk. Non tradiscono mai loro stessi e non sono mai doppi, nel bene o nel male.

Costoro si comportano esattamente come ci si aspetta ed è per questo che hanno la fiducia della gente. Certo, si potrebbe pensare che il loro modo di fare non sia dei migliori, eppure quando dicono qualcosa, anche la più stravagante, riescono il più delle volte ad essere coerenti e a portarla a compimento.

Deposito importante #6: scusarsi sinceramente in caso di prelievo
Con l’ultimo deposito, entriamo in un territorio poco battuto dai più: quello delle scuse.
La stragrande maggioranza delle persone ha difficoltà a scusarsi e questo per vari motivi.
Ammettere di aver sbagliato è una delle cose che maggiormente ferisce il nostro orgoglio. Il più delle volte non dipende da noi ma dall’imprinting culturale che abbiamo ricevuto fin da piccoli, dove l’errore non è contemplato ed è visto e vissuto come un fallimento da evitare a tutti i costi.
Me ne rendo conto con mio nipote. Ha solo otto anni eppure quando commette una marachella riesce a mentire in maniera spudorata dicendo di non essere stato lui. È così evidente e trasparente in lui la paura di aver commesso un errore che provo un grande dispiacere nel vedere come quei modelli culturali facciano il loro effetto fin da quando siamo bambini.
In un rapporto, quando commettiamo un errore non facciamo altro che prelevare dal conto corrente emozionale. Quando non ammettiamo il nostro errore e non chiediamo scusa, quel prelievo diventa enorme finanche a prosciugare l’intero conto.
Eppure, vale anche il contrario. Chiedere scusa, sinceramente, onestamente ed apertamente, rappresenta un consistente deposito nel conto emozionale.
Cose come:
- “Mi sono sbagliato.”
- “Ho commesso un errore e mi dispiace davvero.”
- “Sono stato arrogante e ne sono immensamente dispiaciuto.”
- “Ti ho messo in secondo piano e non me ne sono reso conto. Non avrei mai dovuto farlo. Ti chiedo scusa.”
sono frasi potenti ma che richiedono una grande forza di carattere oltre che una spiccata volontà di comprendere gli errori commessi mettendosi nei panni dell’altro.
Per poter chiedere scusa con sincerità è necessario in primis l’aver assimilato determinati valori e principi, e poi vivere secondo essi.
Generalmente le persone con scarsa autostima o poca sicurezza interiore hanno difficoltà a scusarsi poiché le espone al giudizio altrui e all’ammissione dell’errore che, come abbiamo detto in precedenza, per via dei modelli culturali, tendono costantemente ad evitare a tutti i costi.
Bisogna ricordare che le scuse sincere creano depositi di fiducia; le scuse insincere o ripetute a pappagallo creano prelievi. Entrambe queste situazioni si riflettono nel rapporto.
Siamo esseri umani e compiamo errori, anche molto gravi. Una cosa però è ammetterlo e cercare di riparare a quanto commesso, una cosa è non ammetterlo e trovare addirittura delle giustificazioni a supporto dell’errore.
Randy Pausch affermava che “Le scuse appropriate si compongono di tre elementi:

- Ciò che ho fatto è sbagliato;
- Mi sento male per averti ferito;
- Come posso rimediare?”
Semplice e geniale. Scusarsi può essere assolutamente liberatorio e secondo me, reimposta in qualche modo il nostro karma riportandoci ad un livello quantomeno neutrale e ciò influisce anche sulle nostre relazioni interpersonali.
Ci vuole molta forza di carattere per chiedere scusa subito e spontaneamente anziché mossi dalla compassione. Per poter chiedere scusa con sincerità è necessario essere padroni di se stessi e avere un profondo senso di sicurezza, radicata in principi e valori fondamentali. (Stephen Covey)
Per poter chiedere scusa con sincerità è necessario essere padroni di se stessi e avere un profondo senso di sicurezza, radicata in principi e valori fondamentali. (Stephen Covey)Click To TweetConclusioni

Come esseri umani, abbiamo dei desideri comuni che rientrano in quattro aree principali:
- Salute e forma fisica
- Relazioni interpersonali
- Carriera/Affari
- Indipendenza economica
Non è un caso che le relazioni interpersonali facciano parte di queste aree principali. Felicità significa anche sviluppare il nostro pieno potenziale in ognuna di queste quattro aree, quindi anche in quella delle relazioni.
Il conto corrente emozionale, che ci aiuta sviluppando l’area delle relazioni, dimostra un principio importantissimo onnipresente nella vita di ognuno di noi: ciò che dai è tuo per sempre; non è tuo ciò che tieni per te.
ciò che dai è tuo per sempre; non è tuo ciò che tieni per teClick To TweetL’amore è sempre la colonna portante del vivere una vita ricca di significato. È donando amore che il nostro conto corrente si riempie, e più amore doniamo nelle nostre relazioni, siano esse, brevi o continuative, più possiamo campare di rendita ed essere felici nella nostra vita.
Inoltre, vivere secondo i principi del conto corrente emozionale ha il meraviglioso effetto collaterale di migliorarci come individui. Effettuando regolarmente i depositi che abbiamo visto, svilupperemo qualità importantissime come empatia, pazienza, proattività, i cui effetti positivi si propagheranno su tutti gli altri ambiti della nostra esistenza.
Ricordate sempre ciò che promuove Modelli di Successo: dovete avere l’obiettivo di vivere una vita piena e ricca di significato poiché non vi è altro modo di vivere.
Modelli di Successo
I Modelli di Successo sono set di regole (cose da fare, cose da ricordare, azioni, comportamenti, modi di pensare) estrapolate dalle personalità analizzate e che hanno prodotto sulle stesse dei risultati di eccellenza. Queste regole quindi, se assimiliate, seguite e fatte proprie, consentono di replicare i medesimi risultati.
Lo scopo di questo sito è promuovere tali modelli (che siano comportamentali, di business e di leadership) e far sì che chiunque possa migliorare la propria vita e il proprio benessere fisico, mentale e finanziario attraverso l’applicazione di detti modelli. Iniziate “pensando” a come potrebbe essere la vostra vita se questi modelli comportamentali, di business e di leadership fossero già parte di voi, del vostro lavoro e della vostra vita.
Sulla base dei dati raccolti, ecco quali sono i Modelli di Successo relativi a quest’articolo:
- Il conto corrente emozionale di Stephen Covey è un immaginario conto corrente dove al posto del denaro ci sono le emozioni e dove i depositi e i prelievi si riferiscono alla quantità di fiducia guadagnata o persa che una persona può provare nei nostri confronti.
- Aprire il nostro conto corrente emozionale ci consente di migliorare i nostri rapporti interpersonali, specie quelli continuativi.
- Vivere avendo il nostro conto corrente emozionale in mente ci consente di spostare il nostro focus verso determinati pensieri e conseguenti azioni che si rivelano, soprattutto sul lungo periodo, utili a stabilizzare nonché amplificare, tutti quei fattori positivi tipici di una relazione tra due individui.
- Un deposito nel vostro conto corrente emozionale si compone di cose come gentilezza, cortesia, onestà, mantenere la parola data. L’obiettivo dovrebbe essere di creare un’eccedenza.
- Un prelievo nel vostro conto corrente emozionale si compone di cose come scortesia, mancanza di rispetto, disonestà, disattendere la parola data. Con questi comportamenti il conto va in rosso.
- Nel matrimonio avere un conto corrente emozionale è un fattore assolutamente fondamentale da prendere in considerazione ed implementare vita natural durante per entrambi i coniugi.
- Le relazioni continuative richiedono depositi continui.
- Ricordate che il rimedio istantaneo è un miraggio. Costruire e riparare una relazione richiede tempo.
- Comprendere l’altra persona è la prima cosa importante in cui impegnarsi e rappresenta la base di tutti gli altri depositi.
- Nelle relazioni umane, le piccole cose sono le grandi cose. Ricordate le piccole cose e scoprirete le grandi.
- Mantenere la parola data, che sia un impegno o una promessa, rappresenta un deposito consistente. Viceversa, venir meno alla parola data, rappresenta un prelievo corposo. Anzi, quando si viene meno ad un impegno o ad una promessa importante, il valore negativo di quella mancanza è enormemente amplificato.
- Per non tradire le aspettative (spesso inventate) altrui, bisogna essere chiari fin dall’inizio di ogni situazione. Questo processo del fare chiarezza, se è vero che inizialmente richiede un certo investimento di tempo, sul lungo periodo genera maggiore fiducia proprio perché non si tradiscono le aspettative dell’altro.
- Siate coerenti. Coerenza significa essere onesti con se stessi e comportarsi di conseguenza ma significa anche riflettere le nostre azioni con ciò che diciamo. Questo deposito si ricollega a quelle delle aspettative.
- Bisogna imparare a chiedere scusa quando abbiamo sbagliato. Bisogna anche ricordare che le scuse sincere creano depositi di fiducia; le scuse insincere o ripetute a pappagallo creano prelievi. Entrambe queste situazioni si riflettono nel rapporto.
- Il conto corrente emozionale, che ci aiuta sviluppando l’area delle relazioni, dimostra un principio importantissimo onnipresente nella vita di ognuno di noi: ciò che dai è tuo per sempre; non è tuo ciò che tieni per te.
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