Allen Carr: l’analisi del suo metodo per smettere di fumare

L'analisi dettagliata del metodo per smettere di fumare di Allen Carr

Ciao, mi chiamo Max De Vergori e sono un ex-tossicodipendente da nicotina che ha usato il metodo per smettere di fumare di Allen Carr (da oltre 10 anni!). Per restituire il favore ad Allen, in questo articolo analizzerò in dettaglio il suo metodo EasyWay.

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Quando ho spento la mia ultima sigaretta

Era il 20 agosto del 2010 quando spensi la mia ultima sigaretta e dissi a me stesso: “Max, da oggi sei un felice non fumatore“.

Non c’è giorno che non ringrazi Allen Carr e il suo metodo per smettere di fumare.

Non c'è giorno che non ringrazi Allen Carr e il suo metodo per avermi fatto smettere di fumare.Click To Tweet

Prima di spegnere quell’ultima sigaretta ho letto il libro per tre volte, e ogni volta che lo rileggevo, sentivo una parte di me che cambiava, che si riconfigurava per farmi vedere il fumo per quello che era davvero: un mostro succhia-vita rinchiuso in un cilindretto di 10 centimetri.

Da quando ho smesso di fumare la mia vita è drasticamente cambiata, e non sto parlando solo della salute ritrovata e del risparmio settimanale, ma parlo di cose come un’autostima migliorata, la consapevolezza di avere il controllo della mia vita e, soprattutto, la libertà conquistata dopo decenni di schiavitù del fumo… Quella sì che non ha davvero prezzo.

In questo contenuto voglio rendere omaggio al maestro che è riuscito a farmi smettere così facilmente, velocemente e senza sforzo, colui grazie al quale oggi mi chiedo ancora perché non ho smesso prima.

Questo articolo è per voi cari amici, per tutti i lettori e gli ascoltatori di Modelli di Successo. Siete sempre nei miei pensieri.

Prima di iniziare 3 cose:

  1. se siete decisi a smettere di fumare, comprate il libro se non l’avete già fatto e leggetelo più volte se necessario, fino a quando non vi sentirete pronti a smettere definitivamente;
  2. date un’opportunità anche ai centri EasyWay. Recatevi all’indirizzo easywayitalia.com per maggiori informazioni.
  3. questa è solo l’analisi del metodo, ripeto l’analisi, con alcuni dei suoi principi che ho voluto mettere in evidenza. Non rappresenta il metodo finale usato da Alle Carr e non vi aiuterà a smettere di fumare. Per quello lo ripetiamo: libro o seminario EasyWay Italia.

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Hai letto il libro ma non riesci a smettere? Stai provando ad applicare il metodo di Allen con scarso successo? Ricevi un aiuto extra per smettere di fumare con il metodo di Allen Carr

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Chi è Allen Carr

Allen Carr | Modelli di Successo
Allen Carr | Modelli di Successo

Allen Carr è nato in Inghilterra negli anni ’30, è stato un commercialista di professione.

Prima di smettere di fumare, la sua dipendenza dalle sigarette lo stava distruggendo; era arrivato a fumarne anche 100 al giorno.

Come tanti, anche lui aveva provato moltissime volte a smettere ma ogni volta aveva fallito.

Nel 1983 scoprì un modo facile per smettere di fumare (The Easy Way to stop smoking).

Qualche anno dopo abbandonò la sua professione per dedicarsi completamente ad aiutare altri fumatori a liberarsi dalla schiavitù.

Oggi Allen, grazie al successo del suo metodo, è conosciuto a livello mondiale.

Il suo libro, “È facile smettere di fumare se sai come farlo“, scritto nel 1985, è stato tradotto in più di venti lingue e ha venduto oltre 5 milioni di copie in tutto il mondo.

Migliaia e migliaia sono i fumatori che hanno smesso di fumare felicemente e facilmente grazie al suo metodo, anche partecipando ai seminari che si tengono nei Centri Allen Carr’s EasyWay.

Testimonianze sul libro “È facile smettere di fumare se sai come farlo” (1)

Di seguito, alcune testimonianze (100% reali) di persone che hanno smesso di fumare con il libro di Allen Carr.

Tratte da Amazon:

  • Cliente Amazon

L’ho letto tutto di un fiato, ho fumato la mia ultima sigaretta ed ora sono qui a chiedermi come ho fatto ad essere così sciocca ad aspettare! Ho prestato attenzione a quello che stavo facendo e a ciò che accadeva al mio corpo: ho l’alito pesante sin dal mattino, la nausea e la testa che gira, oltre ad una sensazione di stanchezza cronica che peggiorava ogni volta che accendevo un’altra sigaretta, nonostante ciò, ho continuato a fumare convinta che allentasse la tensione e mi aiutasse a concentrami mentre in realtà (come indica Allen nel suo libro) stavo facendo esattamente il contrario! Ora mi sento di dire: nicotina non mi avrai mai più!!! E vivrò una vita sicuramente con momenti alti e bassi, come è normale che sia, ma sarà la MIA!!! Non quella impostami da una TOSSICODIPENDENZA vera e propria! Sono felice ed orgogliosa di me stessa per essere arrivata in fondo al libro ed aver capito il messaggio. Grazie Allen!!!

  • Marco C.

Ho finito di leggere il libro e devo dire che a distanza di un mese non ho più fumato una sigaretta. Non provo più il bisogno. Ero un fumatore da 1 pacchetto e mezzo al giorno da circa 15 anni. Passerò ad aggiornare la recensione ogni tanto. AGGIORNAMENTO Marzo 2019: A distanza di 9 mesi circa non ho più toccato una sigaretta. Devo dire che sicuramente fa tanto anche il desiderio di smettere perché durante questo lungo periodo è capitato qualche leggero desiderio di fumo, ma molto sporadico e sopportabile. Partite con il presupposto di voler smettere seriamente e vedrete che, congiuntamente con la lettura di questo libro, otterrete il risultato.

  • Michele

Ero riuscito a smettere di fumare grazie a questo libro. Dopo un paio d’anni sono ricaduto nella “trappola” ed ora, mi auguro che mi aiuti nuovamente. (30 sigarette al gg) Aggiornamento: finito di leggere il libro, dal 14/02/18 ad oggi (03/09/18) non ho più toccato una sigaretta. Aggiornamento 18 / 06/2019: le sigarette sono solo un lontano ricordo. Grazie Allen Carr, grazie Easy way

  • Stefano

Io non ci credevo, ho provato a smettere di fumare con un amico, nulla. Ho provato coi cerotti, fumavo lo stesso. Ho letto questo e ora sono quasi 6 mesi che non fumo. Ma il bello è che non ho voglia di cominciare, non mi manca. Dovevo leggerlo prima! In due giorni di lettura ho chiuso 8 anni di sigarette.

  • Dirindella

Oggi è un anno che grazie a questo libro ho smesso di fumare, ho aspettato fino ad oggi per recensire perché volevo esserne certa. Ho cominciato a leggerlo per sfida, a metà libro già mi ero stancata di leggerlo ma ho voluto continuare per vedere se fosse vero che alla fine sarebbe arrivato il miracolo, e ad oggi posso dire che il miracolo è compiuto, ma state attenti a non provare neanche una volta a distanza di tempo a provare a fare un tiro perché potreste ricascarci, buona fortuna.

  • Ale

Comprato anni fa per una persona, alla fine il libro è finito nelle mie mani ma non ho mai avuto intenzione di leggerlo… Fino allo scorso giugno, quando l’ho preso in mano ed ho smesso di fumare dopo 15 anni. Ora sono passati 3 mesi, non ho alcuna intenzione di ricominciare, e tantomeno mi manca la sigaretta.

Perché continuiamo a fumare? (La paura tiene nella trappola)

Il metodo EasyWay di Allen Carr si basa sul seguente principio: per smettere di fumare in maniera definitiva e senza inutile stress e sofferenza, è necessario smantellare, una per una, le ragioni per le quali si fuma ancora.

Il percorso che tutti i fumatori compiono si compone di due fasi:

  1. vengono attirati dalla trappola della nicotina e
  2. ciò che li tiene intrappolati a vita è la paura: paura che la vita senza la sigaretta non sarà più quella di prima.

Quando un fumatore pensa di smettere prova generalmente stati d’animo differenti. Da un lato, il povero fumatore si sente assalito dal panico, dal timore e dal dubbio che quello non sia il momento giusto per smettere (infatti, il momento giusto per un fumatore – guarda caso – non arriva mai).

Questi stati mentali contrastanti sono generati dalla paura creata (e non alleviata) dalla sigaretta stessa.

La trappola della sigaretta (che si compone di due meccanismi che vedremo in seguito, ovvero nicotina e lavaggio del cervello) è strutturata in modo tale da intrappolarvi per tutta la vita senza che ve ne rendiate conto.

La trappola della sigaretta (che si compone di due meccanismi che vedremo in seguito, ovvero nicotina e lavaggio del cervello) è strutturata in modo tale da intrappolarvi per tutta la vita senza che ve ne rendiate conto.Click To Tweet

L’unico modo per uscire dalla trappola si basa sul fatto che decidiate di farlo. Infatti, se è vero che non avete deciso volontariamente di cadere nella trappola, potete decidere deliberatamente di uscirne.

Quando si esce dalla trappola della sigaretta con il metodo di Allen Carr, ci si sente liberi come se si fosse conquistata la libertà dopo una prigionia interminabile.

Chiedersi come mai i fumatori trovano così difficile smettere di fumare

Il primo passo per smantellare le ragioni che portano i fumatori a continuare a fumare è porsi le giuste domande. Bisogna chiedersi:

come mai i fumatori trovano così difficile smettere di fumare visto che i sintomi di astinenza da nicotina sono fisicamente irrilevanti?

Effettivamente, non esiste un fumatore che non possa smettere di fumare.

Ciò che spinge il fumatore a continuare a fumare è la paura: paura che la vita, con tutti i suoi eventi e momenti sociali, non sarà altrettanto degna di essere vissuta senza la sigaretta.

Ciò che spinge il fumatore a continuare a fumare è la paura: paura che la vita, con tutti i suoi eventi e momenti sociali, non sarà altrettanto degna di essere vissuta senza la sigaretta.Click To Tweet

In definitiva, è la paura di sentirsi privati di qualcosa che spinge i fumatori a continuare a fumare. Tuttavia, ciò che succede è l’esatto contrario: si riconquista salute, energia, denaro, forza mentale e centinaia di altre cose.

Prima di entrare nel dettaglio del metodo di Allen Carr è bene premettere che il metodo non funziona nei seguenti due casi: 1) quando non si seguono le istruzioni di Allen Carr e del suo metodo e 2) quando non si comprende pienamente ciò che vuole dire. Pertanto, per assimilare il metodo pienamente, bisogna seguire alla lettera le istruzioni ed essere critici cercando di comprendere al meglio cosa vuole dire, senza dare mai nulla per scontato.

Per smettere di fumare dobbiamo comprendere le ragioni del perché continuiamo a fumare

L’approccio comunemente usato per smettere di fumare è elencare gli svantaggi di questa pratica.

Tuttavia, vi siete mai chiesti perché non funziona? Vi siete mai chiesti come mai tutte le campagne antifumo del pianeta, che vanno dalle immagini delle malattie mortali sui pacchetti al prezzo smisurato di alcuni Paesi, non funzionano?

Il perché è presto detto. Bisogna comprendere che:

  1. Il vero problema non è smettere (visto che un fumatore smette di fumare praticamente ogni volta che spegne la sigaretta). Il problema è il riprendere ogni volta che si è spenta una sigaretta. Il vero problema è quando si continua a fumare il giorno dopo e quelli successivi anche, il problema è quando in un momento di debolezza/gioia/sicurezza/stress ci si accende una sigaretta e dopo questa si riprende a fumare costantemente (visto che il fumo è una tossicodipendenza).
  2. I pericoli per la salute derivanti dal fumo, poiché divulgati da ogni mezzo di informazione del pianeta, dovrebbero far smettere subito, invece il fumatore continua a fumare nonostante malattie anche mortali.
  3. Le ragioni per smettere, per così dire, ufficiali – paradossalmente – rendono più difficile smettere perché creano un senso di perdita, sacrificio e rinuncia che rendono difficile il decidere seriamente di non fumare più.

La domanda da porsi quindi è: “Perché i fumatori continuano a fumare?

La domanda da porsi quindi è: 'Perché i fumatori continuano a fumare?'Click To Tweet

Il metodo di Allen Carr ignora le ragioni per cui si dovrebbe smettere (che tutti i fumatori conoscono) e si concentra sui motivi per cui si continua a fumare.

Allen consiglia di chiedersi cose come:

  1. Cosa mi dà il fumo?
  2. Mi piace veramente?
  3. È davvero necessario che io passi la mia vita a ficcarmi questa roba in bocca e soffocarmi?

Ogni fumatore, è spinto da una forza invisibile che lo porta a giustificare razionalmente il fatto che fumi, ma sono giustificazioni illusorie dovute alla trappola della nicotina e del lavaggio del cervello.

Il primo passo, quindi, è smantellare, una per una, queste illusioni, prima tra tutte quella che induce a credere che la vita sarà meno bella senza la sigaretta.

Una volta compreso che ci si potrà guadagnare solamente dallo smettere di fumare e che non vi saranno sacrifici e perdite di nessun genere ci si potrà godere la vita per quella che è davvero: un dono prezioso.

Per rispondere alla domanda iniziale, ovvero perché i fumatori continuano a fumare, bisogna dire che il vero motivo per cui i fumatori continuano a fumare è il seguente mix di fattori:

  1. l’assuefazione da nicotina e
  2. il lavaggio del cervello

Vi è anche un terzo fattore che risponde però ad un’altra domanda:

Perché i fumatori iniziano a fumare?

Questo è il fattore più misero e triste di tutti: i fumatori iniziano a fumare perché lo fanno gli altri. In realtà, questo fattore andrebbe messo per primo, infatti, prima di cadere nella trappola, siamo noi che con le nostre gambine ci impegniamo a iniziare a fumare.

A quanti di voi è capitato di tossire come forsennati che al primo di sigaretta? A me è successo.

Cosa diavolo ci diceva il cervello quando nonostante quel feedback prezioso che il nostro corpo ci stava dando, abbiamo perseverato nella diabolica pratica?

Il cervello ci stava semplicemente dicendo: “lo fanno tutti e devi farlo anche tu“. Questo è quello che viene definito “principio di riprova sociale“.

Robert Cialdini | Modelli di Successo
Robert Cialdini | Modelli di Successo

Robert Cialdini, autore de “Le armi della persuasione”, afferma che “in poche parole, secondo tale principio, uno dei mezzi che usiamo per decidere che cos’è giusto è cercar di scoprire che cosa gli altri considerano giusto.”

In pratica, quando vediamo che gli altri fumano, i nostri amici, i nostri genitori, le persone che ci sono vicino, tendiamo più o meno inconsapevolmente, ad assumere gli stessi atteggiamenti. In questo caso, atteggiamenti deleteri per la nostra vita.

Il fumo è una tossicodipendenza

Sfatiamo il primo mito: il fumo non è un’abitudine bensì una vera e propria tossicodipendenza.

Sfatiamo il primo mito: il fumo non è un'abitudine bensì una vera e propria tossicodipendenza.Click To Tweet

È importante chiamare le cose con il loro nome in quanto le rende più reali. È questo uno dei motivi per cui i fumatori trovano difficile smettere. Sono tutti tossicodipendenti. Lo ero anche io, e me ne sono reso conto proprio quando ho smesso con il metodo di Allen Carr.

Tuttavia, una volta compresa sia la natura della dipendenza da nicotina che le ragioni per cui i fumatori continuano a fumare, smettere sarà semplice come spegnere la vostra ultima sigaretta, e soprattutto divertente.

L’assuefazione da nicotina è il catalizzatore della trappola del fumo

Il catalizzatore della trappola della sigaretta è la nicotina. Il fumatore è convinto che la nicotina generi forti sintomi di astinenza e la paura associata a questa credenza, rende difficile anche solo pensare di smettere.

In verità, i sintomi da astinenza da nicotina sono così lievi da non provocare alcun dolore fisico (come potrebbe invece capitare con altre sostanze ben più pesanti). In effetti, i sintomi da astinenza da nicotina sono più assimilabili a quella della fame: sensazione di vuoto e leggera irrequietezza.

I sintomi da astinenza da nicotina sono così lievi da non provocare alcun dolore fisicoClick To Tweet

Uno dei motivi per cui si continua è – come dice Allen Carr – “dar da mangiare al mostriciattolo“.

Quella che si verifica nel nostro corpo fumando è, di fatto, una reazione a catena composta dai seguenti passi:

  1. si comincia a causa della riprova sociale;
  2. una volta caduti nella trappola della sigaretta, il desiderio inizia a controllare la vita del fumatore, che accende una sigaretta per placarlo;
  3. i livelli di nicotina salgono e ci si sente “pieni” e soddisfatti;
  4. spenta la sigaretta, i livelli iniziano a scendere e i sintomi dell’astinenza iniziano a presentarsi (senza alcun dolore fisico ma con una sensazione di vuoto). Dopo la momentanea sensazione di benessere precedente, il desiderio ricomincia;
  5. ci si accende un’altra sigaretta e così via per anni, decenni o anche tutta la vita (se si è fortunati da non morire prima)

I fumatori trovano difficile comprendere il meccanismo della trappola della sigaretta perché è lento e graduale.

Da quando nasciamo subiamo un costante lavaggio del cervello che associa la sigaretta ad ogni tipo di piacere: sociale, relazionale, sessuale e mentale.

Successivamente, visto che i sintomi di astinenza da nicotina sono più assimilabili ad una sensazione di vuoto che di dolore fisico, non ci si accorge che sono sintomi d’astinenza ma vengono “fraintesi”. Non ci si accorge di essere dei tossicodipendenti e si continua a fumare senza comprendere che si è, di fatto, dei drogati.

Infine, visto che il processo della trappola è subdolo, quella sensazione di vuoto viene scambiata per qualcos’altro e non viene attribuita alla sigaretta che, silenziosamente ma inesorabilmente, scava una trappola sempre più profonda, sigaretta dopo sigaretta.

Quell’ultima sigaretta fumata, colma la sensazione di vuoto creata dalla sigaretta stessa, ed ecco perché associamo alla sigaretta una sorta di piacere. Con questa sorta di rinforzo positivo, il nostro cervello ha paura di smettere. Pertanto, la ragione principale per cui i fumatori trovano difficile smettere è che credono di rinunciare a un vero e proprio sostegno quando in realtà non rinunciano proprio a niente ma anzi, guadagnano solamente.

Alcuni fumatori sono spaventati dall’idea di essere dei tossicodipendenti. Non è un caso che la tossicodipendenza da sigaretta venga chiamata abitudine.

Alcuni fumatori sono spaventati dall'idea di essere dei tossicodipendenti. Non è un caso che la tossicodipendenza da sigaretta venga chiamata abitudine.Click To Tweet

Quando le cose non vengono chiamate con il loro nome vi è sempre la paura dietro.

Se è vero che la nicotina colma un vuoto che ha creato la sigaretta stessa, la tossicodipendenza da nicotina ha un impatto minimo rispetto ad altre tossicodipendenze di droghe più pesanti.

Occorrono non più di 3 settimane affinché la nicotina lasci il nostro corpo, e i sintomi fisici sono così lievi che la maggior parte dei fumatori neanche si accorge di averli.

La trappola della sigaretta è composta da tre ingranaggi:

  1. la riprova sociale che funge da attivatore per iniziare
  2. la nicotina che funge da catalizzatore
  3. il lavaggio del cervello.

Il lavaggio del cervello è quello che tiene intrappolato il fumatore anche per tutta la vita

La prima cosa da fare è smantellare il lavaggio del cervello. In questa fase, Allen consiglia di continuare a fumare. Infatti, se non si inizia in questo modo, si tenta di smettere con quello che Allen chiama “il metodo della forza di volontà”, che porta, il più delle volte, ad un fallimento.

Per poter smettere correttamente bisogna attivare il cervello iniziando a porgersi alcune domande basilari come:

  • Perché lo faccio?
  • Perché continuo a fumare?
  • Ne ho davvero bisogno?

Queste domande si rendono necessarie perché la parte più ingannevole della sigaretta è quella che fa negare l’evidenza pur di continuare a fumare. Il fumatore inconsapevole troverà sempre delle scuse per continuare.

In questo contesto, il doppio meccanismo, nicotina + lavaggio del cervello, va rafforzandosi sempre di più fino a far scomparire la logica e il raziocinio.

In questo contesto, il doppio meccanismo, nicotina + lavaggio del cervello, va rafforzandosi sempre di più fino a far scomparire la logica e il raziocinio.Click To Tweet

L’inconscio ormai ha memorizzato il modello sensazione di vuoto + sigaretta = piacere e, visto che la nostra mente tende e tenderà sempre a ricercare il piacere e ad allontanare il dolore, interpreta questo subdolo meccanismo come “se non fumo ed otterrò piacere dal fumare proverò dolore“, ed ecco che si ricade nella paura. Non è un caso che la paura sia la più grande arma di persuasione di massa. Con la paura la mente continuerà a farvi fumare.

In definitiva, il lavaggio del cervello creato dalla società e consolidato dalla nicotina prima e dalle persone che ci circondano poi, è il primo a dover essere smantellato.

Le credenze errate sui poteri del fumo (stress, concentrazione, relax)

Tra le sue scuse più frequenti per il fumatore vi è lo stress. Il fumatore è convinto che la sigaretta sia l’antistress per eccellenza.

Il discorso è che il fumatore si stressa per gli stessi motivi per cui si stressano tutti ma, a differenza di quest’ultimi, deve tenere a bada anche lo stress generato dalla nicotina stessa.

Quindi, stress quotidiano + stress generato dalla nicotina = mi accendo una sigaretta per alleviarlo.

Accendendo una sigaretta, lo stress da nicotina viene ridotto e il fumatore prova una sensazione di benessere.

A questo punto la mente associa alla sigaretta la riduzione dello stress, ma è un’illusione, visto che la sigaretta non abbatte tutto lo stress ma solo quello relativo alla nicotina, causato tra l’altro, dalla sigaretta stessa.

Ecco che si entra in un altro circolo vizioso: quello del panico dovuto all’assenza di sigarette. Si esce di casa alle 4 di notte per andarsi a comprare un pacco di sigarette (quante volte l’ho fatto!) proprio per evitare quella sensazione di terrore. Il problema è che il terrore lo causano proprio le sigarette e il relativo lavaggio del cervello.

Il tabacco e, più in generale, tutte le sostanze presenti nella sigaretta (a cominciare dalla nicotina) non alleviano lo stress e non rilassano: fanno l’esatto contrario, rendono più nervosi e tesi.

Il tabacco e, più in generale, tutte le sostanze presenti nella sigaretta (a cominciare dalla nicotina) non alleviano lo stress e non rilassano: fanno l'esatto contrario, rendono più nervosi e tesi.Click To Tweet

Un’altra credenza sulle sigarette è quella che aiutino a concentrarsi.

In realtà è l’esatto opposto. Il fumatore è portato a distrarsi continuamente perché pensa continuamente a quando fumerà la sua prossima sigaretta e assumerà la sua prossima dose di nicotina.

Quando il 20 agosto del 2010 ho spento la mia ultima sigaretta sono passato da 30 a 0 in un secondo e non ho mai perso la capacità di concentrarmi.

Infine, sono molti i fumatori che credono che le sigarette rilassino.

Tuttavia, bisogna ricordare che la nicotina è una sostanza eccitante. Come può rilassare quella sensazione di vuoto dovuta alla dipendenza? Semmai si ottiene l’effetto opposto.

Il fumatore pensa che la sigaretta sia una sorta di premio per aver resistito per un certo tempo senza fumare ed ignora il fatto che è il mostriciattolo dentro di lui che scalpita per avere la dose.

La verità è che i fumatori non possono essere mai completamente rilassati, visto che passano intere giornate a pensare quasi ossessivamente alla prossima sigaretta.

Smettendo di fumare non si rinuncia a nulla ma si guadagna tutto

A cosa si rinuncia smettendo di fumare?

In realtà a nulla, anzi, si guadagna solamente. La trappola della nicotina si basa su una delle più grandi armi di persuasione di massa: la paura. Paura di cosa? La paura che non ci sia più il sostegno, la paura che certe occasioni non siano più le stesse e la paura di non poter affrontare e superare gli eventi stressanti di tutti i giorni.

Tutte queste paure sono illusioni provocate dal lavaggio del cervello che basa il suo lavoro sul farci pensare che le sigarette abbiamo un qualcosa di cui noi abbiamo bisogno e che quindi, smettendo di fumare, perdiamo qualcosa.

Il discorso, invece, è che le sigarette non riempiono nessun vuoto poiché il loro compito è crearlo. Una volta eliminata la nicotina dal vostro corpo e neutralizzato il lavaggio del cervello nella vostra mente, non si sentirà più nessun desiderio o bisogno della sigaretta.

Analizzando razionalmente gli effetti della sigaretta, si possono notare cose come:

  1. le sigarette non migliorano i pasti ma li rovinano con quella puzza e quel sapore nauseabondo;
  2. le sigarette rovinano i nostri incontri sociali costringendoci ad uscire fuori dai locali per fumare o a stare lontani da coloro che non fumano.

Quando un fumatore decide di smettere, generalmente si concentra sugli aspetti che tutti prendono in considerazione: salute, denaro, vita sociale.

Tuttavia, vi sono altri vantaggi decisamente importanti da prendere in considerazione, vantaggi che hanno un impatto diretto sul nostro mindset.

Smettendo di fumare, vi sono vantaggi decisamente importanti da prendere in considerazione oltre la salute, il denaro e la vita sociale, vantaggi che hanno un impatto diretto sul nostro mindset.Click To Tweet

Ad esempio, si riacquista autostima, sicurezza e coraggio, ci si libera dalle catene della sigaretta e si diventa liberi e, cosa più importante, ci si ama di più e, il disprezzo che si prova sapendo che siamo dipendenti dalle sigarette, quelle stesse sigarette che lentamente ma inesorabilmente ci stanno distruggendo, svanisce del tutto.

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Smettere di fumare significa libertà

Una delle cose più grandi di cui si libera il fumatore è la schiavitù della sigaretta.

Vivere sentendosi liberi di poter godere della vita senza la sigaretta è una delle sensazioni più belle e impagabili che si possano provare.

Dopo il periodo di astinenza si ha una sorta di rivelazione. Ci si rende conto che si può vivere davvero una vita piena senza la sigaretta e ci si chiede perché non si è smesso prima.

Dopo il periodo di astinenza si ha una sorta di rivelazione. Ci si rende conto che si può vivere davvero una vita piena senza la sigaretta e ci si chiede perché non si è smesso prima.Click To Tweet

Il fumatore vive con il rischio di ammalarsi gravemente ogni giorno

Il fumatore passa tutta la sua esistenza rischiando di ammalarsi gravemente.

Eppure, preferisce rimanere con la testa sotto la sabbia piuttosto che fare un discorso razionale e chiedersi quella sigaretta a dove porterà nel futuro.

La vita del fumatore è fatta di tanti “smetto domani”, “smetto la settimana prossima”, “smetto di fumare da lunedì” e si ritrova sempre allo stesso punto, anno dopo anno.

La vita del fumatore è fatta di tanti 'smetto domani', 'smetto la settimana prossima', 'smetto di fumare da lunedì' e si ritrova sempre allo stesso punto, anno dopo anno.Click To Tweet

Visto che la sola idea di contrarre una malattia fa paura, tendiamo ad ignorarla senza prenderla in considerazione.

Questa paura unita a quella di smettere porta il povero fumatore a fumare ancora e ancora.

Il metodo di Allen Carr non consiste nell’elencare le ragioni per cui non si dovrebbe fumare ma le ragioni per cui si continua a fumare. Quando avrete compreso pienamente come la vostra qualità della vita potrà aumentare smettendo di fumare, sarete già non fumatori.

Smettere di fumare non è questione di forza di volontà ma di strategia

Smettere con quello che Allen chiama il metodo della forza di volontà, presuppone una sofferenza non necessaria che porta, nella stragrande maggioranza dei casi, a una ricaduta.

È credenza comune che smettere di fumare sia difficile. Personalmente, con il metodo di Allen, ho trovato estremamente facile e divertente smettere di fumare. Al contrario del cibo, che ci serve per vivere, per smettere di fumare bisogna semplicemente decidere e non farlo più. Ciò che rende difficile smettere sono tutti quei metodi che sottintendono che smettere di fumare sia un sacrificio.

Personalmente, con il metodo di Allen, ho trovato estremamente facile e divertente smettere di fumare.Click To Tweet

Tentando di smettere con il metodo della forza di volontà, non appena si entra in fase di astinenza, il fumatore vuole una sigaretta che non può avere (perché sta smettendo).

Questo meccanismo non fa altro che impreziosire la sigaretta e rendere irrequieto il fumatore, che prima o poi, sgarrerà fumandone “solo una”. Questo meccanismo mentale si ripete ad ogni tentativo di smettere con questi metodi.

Per poter neutralizzare il lavaggio del cervello, dobbiamo iniziare a chiederci razionalmente a cosa porta fumare, quali sono i pro e i contro del fumo e a iniziare ad ascoltare la nostra vocina che ci ha ripetuto mille volte di smetterla.

Il fumatore sa che starà meglio senza fumare eppure è convinto di compiere un sacrificio smettendo. Questa convinzione errata, molto potente, unita alla (seppure lieve) dipendenza dalla nicotina, al lavaggio del cervello e alle credenze che smettere sia difficile, rende smettere definitivamente una possibilità che il fumatore non vuole prendere neanche in considerazione.

Invece, di iniziare il tentativo di smettere di fumare con entusiasmo e determinazione per la nuova vita che conquisterà, il fumatore inizia con un senso di depressione e disgrazia che è causa del fallimento del tentativo. Il fumatore, invece, non si rende conto che quello stato mentale è dovuto al piccolo mostro della nicotina e al grande mostro del lavaggio del cervello.

Come funziona il metodo della forza di volontà?

  1. Il fumatore decide di smettere di fumare e, magari, riesce a stare per qualche giorno senza fumare.
  2. Inizia a sentirsi meglio fisicamente (per esperienza già dopo qualche giorno la sensazione di benessere è enorme).
  3. Visto che si sente meglio, inizia a dimenticare i motivi che lo hanno portato a smettere.
  4. In tutto questo periodo, la sensazione di vuoto dovuta alla mancanza di nicotina è lieve ma presente: il fumatore vuole una sigaretta.
  5. A questo punto si unisce il lavaggio del cervello che inizia a trovare quante più scuse possibili per riprendere a fumare.
  6. Arriva fin qui, il fumatore si accende la sigaretta, il tentativo di smettere fallisce, i livelli di nicotina aumentano e si ritorna al punto di partenza.

Con questo metodo, il fumatore vede lo smettere di fumare sempre in termini di sacrificio ed è questa modalità che innesca una reazione a catena che porterà il fumatore a riaccendersi una sigaretta.

In questa metodologia, una cosa importante da sottolineare è che spesso risulta fallimentare perché il fumatore si aspetta che accada qualcosa, un qualcosa che gli dica che è diventato un non-fumatore. Il discorso è che, in realtà, non accade nulla.

Chi smette con il metodo di Allen diventa un non fumatore quando ha spento la sua ultima sigaretta. Non si aspetta nulla, il non fumatore con il metodo di Allen ha già vinto nello stesso momento in cui ha spento la sua ultima sigaretta, proprio come è successo a me e a milioni di ex-fumatori nel mondo.

Chi smette con il metodo di Allen diventa un non fumatore quando ha spento la sua ultima sigaretta.Click To Tweet

Con il metodo della forza di volontà, il fumatore avverte sempre una pressione, un sacrificio e un tormento causati dall’incertezza, dall’insicurezza e dall’infelicità. La sigaretta diventa un’ossessione ed è per questo motivo che è così difficile smettere con il metodo della forza di volontà. Anche dopo molti anni, coloro che smettono in questo modo (vedi mia madre e mio padre), avvertono il bisogno di fumare, ma non perché sono in crisi di astinenza (visto che ci vogliono circa 3 settimane per eliminare la dipendenza da nicotina) ma perché il loro lavaggio del cervello è ancora presente nella loro mente.

Fumare meno significa fumare di più (effetto di rimbalzo)

Un errore comune nei fumatori che vogliono smettere è diminuire il numero di sigarette come primo passo per smettere di fumare.

Un errore comune nei fumatori che vogliono smettere è diminuire il numero di sigarette come primo passo per smettere di fumare.Click To Tweet

Ciò che avviene fumando meno è una sorta di effetto di rimbalzo dove fumandone meno si è portati a fumarne di più.

Il nostro cervello non è pronto per smettere (vista la presenza del lavaggio del cervello).

L’astinenza di nicotina ha effetti così lievi sul nostro corpo da passare inosservati.

Il vero problema non è quindi la dipendenza chimica ma il lavaggio del cervello, l’illusione che la sigaretta ci dia qualcosa e la paura che la vita non sarà più la stessa senza.

Cercare di diminuire amplificherà tutti quei meccanismi psicologici deleteri per chi vuole smettere di fumare: insicurezza, vuoto, disperazione. Tutte cose che renderanno la sigaretta ancora più preziosa.

Pertanto, prima di smettere di fumare è necessario smantellare il lavaggio del cervello, ovvero tutte quelle illusioni che ci fanno credere che la sigaretta sia un sostegno prezioso.

Pertanto, prima di smettere di fumare è necessario smantellare il lavaggio del cervello, ovvero tutte quelle illusioni che ci fanno credere che la sigaretta sia un sostegno prezioso.Click To Tweet

Facciamo un esempio: la sigaretta dopo il pasto.

I fumatori sono convinti che la sigaretta dopo il pasto sia piacevole, ma non è la sigaretta in sé che è piacevole, ma la sensazione di uno stomaco pieno che è piacevole.

Ciò che succede è che il cervello associa al piacere di uno stomaco pieno l’attività del fumo, ed è per questo che si crede che le sigarette dopo i pasti siano piacevoli. È una sorta di rinforzo positivo: se ad uno stomaco pieno segue una sigaretta, il cervello assocerà al benessere dello stomaco pieno la sigaretta facendovi credere che sia la sigaretta a creare il piacere (invece che il cibo).

È importante stare attenti a fumare meno perché fumare meno significa usare forza di volontà e disciplina e, in questo contesto, il tutto si traduce in un senso di sacrificio e nell’impreziosire la sigaretta stessa.

Ciò rende estremamente difficoltoso smettere ed estremamente pericoloso fumare di meno.

La scelta, quindi, è questa: o si diminuisce per sempre sapendo che si andrà incontro ad un sacrificio oppure si continua a fumare come si è sempre fatto e a uccidersi un poco ogni giorno.

In alternativa, smettere definitivamente. Sicuramente, mai diminuire il numero di sigarette fumate poiché potrebbe portare a cose ben peggiori. Meglio smettere definitivamente con il metodo giusto.

È sempre il momento giusto per smettere ma meglio sceglierlo con cura

Bisogna scegliere ponderatamente il momento giusto per smettere.

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Per far ciò dovete effettuare un’autoanalisi per capire quali sono le occasioni e le situazioni in cui la sigaretta vi sembra più preziosa.

Una volta fatto questo, dovete scegliere un periodo di 3 settimane prevendendo eventuali ostacoli che potrebbero minare il vostro tentativo.

Qualsiasi tipo di evento che possa indurvi a pensare alla sigaretta va previsto e non deve essere visto come momenti che vi faranno sentire la mancanza di qualcosa.

Prima del momento giusto non cercate di fumare meno, anzi, fumate di più se necessario e analizzate le schifezze che state immettendo volontariamente nel vostro corpo.

Stabilite un piano da seguire e siate entusiasti del fatto che tra poco sarete non fumatori.

Ricordate che non è la nicotina a tenervi imprigionati nella trappola del fumo ma è il lavaggio del cervello, lo stesso lavaggio del cervello che vi fa credere che il momento giusto non è oggi ma domani, e poi domani, dopodomani.

Pensate invece a come si trasformerà la vostra esistenza quando sarete felici non fumatori per il resto della vita, pensate alla libertà che otterrete, alla forza e al coraggio che acquisirete, alla salute e ai soldi che risparmierete.

Il (facile) metodo per smettere di fumare di Allen Carr

Il metodo di Allen Carr si compone di alcuni punti essenziali:

  1. capire che non siete diversi dai milioni di ex-fumatori che hanno smesso e che se ce l’hanno fatta loro potete farcela anche voi;
  2. comprendere che non si rinuncia a nulla ma anzi si guadagna tutto e non solo dal punto di vista della salute o dei soldi risparmiati ma anche e soprattutto dal punto di vista mentale e di autostima;
  3. ricordare che fumarne anche solo una vi farà ricadere nella trappola;
  4. considerare il fumo per quello che è: una tossicodipendenza da debellare;
  5. la dipendenza chimica è una cosa l’atteggiamento mentale è un’altra cosa;
  6. quando deciderete di fumare la vostra ultima sigaretta, sarete già felici non fumatori;
  7. non deprimetevi in attesa che la dipendenza da nicotina svanisca. Siate entusiasti di ciò che sta accadendo nelle vostre vite e del fatto che state diventando felici non fumatori.

Nel metodo di Allen, l’atteggiamento è tutto. Io, visto che stiamo analizzando il tutto alla maniera dei Modelli di Successo, parlerei di vero e proprio mindset.

Nel metodo di Allen, l'atteggiamento è tutto. Io, visto che stiamo analizzando il tutto alla maniera dei Modelli di Successo, parlerei di vero e proprio mindset.Click To Tweet

Non dovete deprimervi perché state smettendo di fumare ma dovete essere entusiasti della nuova vita da felici non fumatori che vi attende e far sì che questo atteggiamento vi rimanga durante tutto il periodo di astinenza.

Finite le 3 settimane avrete inglobato nella vostra mente questo mindset specifico e non dovrete fare più nessun sforzo particolare per essere felici non fumatori.

Due sono le cose che dovete ricordate:

  1. se decidete di smettere con il libro, dovete continuare a fumare fino a quando non lo avrete finito e
  2. dovete ricordarvi che al termine del periodo delle 3 settimane non accadrà nulla.

Questo è importante perché potreste essere indotti a pensare che dopo le 3 settimane potrete fare quello che volete e ciò potrebbe indurvi a riprendere. Non accadrà nulla di particolare dopo le 3 settimane utili per cancellare il periodo di astinenza. Ciò che dovrete fare è ricordare sempre a voi stessi quanto sia bello essere liberi dal fumo per sempre ed essere entusiasti di ciò.

Allen definisce la durata del periodo di astinenza da nicotina per un massimo di 3 settimane.

In questo periodo potrebbero manifestarsi dei lievi sintomi dovuti alla mancanza di nicotina.

I sintomi di astinenza da nicotina potrebbero essere ricondotti a quelli del languorino quando si ha fame. Nessun dolore fisico quindi ma solo una sensazione di vuoto.

Anche se i sintomi da astinenza da nicotina sono lievi non bisogna sottovalutarli. Non vi è nessun dolore fisico ma quella sensazione di vuoto potrebbe farvi ricadere nella trappola e rendervi un po’ irrequieti.

Tuttavia, con il giusto atteggiamento mentale, sono assolutamente controllabili e scompaiono rapidamente, provato personalmente.

Anche in chi smette con il metodo della forza di volontà e sta senza fumare per qualche giorno, i sintomi di astinenza scompaiono. Sono le associazioni mentali che si creano con la sigaretta a creare la vera difficoltà.

Il fumatore si è abituato ad associare la sigaretta a momenti precisi come dopo i pasti, occasioni sociali, momenti di stress, pertanto queste abitudini sono il vero punto da debellare.

Il fumatore si è abituato ad associare la sigaretta a momenti precisi come dopo i pasti, occasioni sociali, momenti di stress, pertanto queste abitudini sono il vero punto da debellare.Click To Tweet

Dopo aver creato decine e decine di associazioni diverse, la mente si è illusa che sia la sigaretta a provocare il piacere di una certa situazione. La sigaretta viene vista come una pastiglia magica ma è pura illusione. È proprio quella pastiglia la causa di tutti i problemi del fumatore.

Ecco perché è di fondamentale importanza assimilare questo principio: non avete bisogno delle sigarette e non avete bisogno di vedere la sigaretta come un aiuto o un sostegno, pertanto non vi è ragione di sentirsi tristi e depressi se non si può fumare.

Un tossicodipendente senza la sigaretta non riesce a godersi nessuna occasione ma ne perde di preziose.

Bisogna rassegnarsi all’idea di avvertire, per un breve periodo, quel piccolo desiderio di fumare.

Ciò è del tutto normale ma rassegnandosi a conviverci per un po’, svanirà del tutto nel giro di qualche settimana. Chi non fuma non soffre di questi sintomi e voi, che siete futuri felici non fumatori, vi meritate di vivere la vostra vita in piena libertà dalle trappole chimiche e psicologiche del fumo, proprio come già fanno tutti i non fumatori del pianeta.

In definitiva, siate pronti a qualsiasi tentazione e ricordate che ogni volta che superate quel piccolo desiderio di fumare, date un colpo mortale a quello che Allen chiama il mostriciattolo dentro di voi.

Non cercate di evitare il problema non pensando alle sigarette poiché più cercate di non pensarci, più la sigaretta diventa un’ossessione. Coloro che tentano di smettere con la forza di volontà ricadono proprio per questo motivo. Pensate che vi state liberando da un macigno senza avvilirvi ma essendo entusiasti del fatto di essere felici non fumatori.

Testimonianze sul libro “È facile smettere di fumare se sai come farlo” (2)

Di seguito, alcune testimonianze (100% reali) di persone che hanno smesso di fumare con il metodo di Allen Carr.

Tratte da IBS:

  • Giuseppe

Avevo provato tante volte a smettere di fumare, poi per sbaglio ho saputo di questo libro e nel lontano 4 agosto 2005 ho smesso di fumare, i soldi che spendevo per 3 pacchetti di Marlboro li ho dedicato ad altro: viaggi, musica vestiti e…. Con questo metodo è davvero facile smettere di fumare basta provarci e superare le prime due settimane. Consigliatissimo.

  • Sara

Ho smesso di fumare al 9 settembre 2017 dopo aver letto questo libro. È scritto molto bene e…. Magari averlo letto prima. Avevo provato più volte a smettere e non ero mai riuscita. Ora posso dire che son felice di non avere più la schiavitù del tabagismo. Lo consiglio. Un vero investimento per la vita

  • Adriana

Ho smesso di fumare a marzo 2009 grazie a questo metodo….fumavo 3 pacchetti di Marlboro al giorno. Che dire GRAZIE E CREDETECI È PIÙ FACILE DI QUANTO SI PENSI. E non ho più ripreso pur avendo avuto grosse batoste dalla vita. Smettete con questo metodo è FACILE

  • Andrea

Eccezionale. Mi ha fatto smettere di fumare davvero e devo dire che Allen Carr ha salvato le tasche e soprattutto la vita a moltissimi lettori. CONSIGLIATO!!

  • Francesco

Ho letto tanti libri su come smettere di fumare. L’ho fatto per curiosità dopo aver smesso dopo 15 anni (fumando fino a 2 pacchetti al giorno + canne) grazie ad Allen Carr: non avrei mai smesso di fumare se avessi letto gli altri libri. Allen mi ha fatto comprendere bene come è strutturata la truffa e la relativa trappola che tiene i fumatori schiavi. Fumare non offre alcun aiuto, vantaggio, beneficio. ZERO. SMETTERE non comporta alcuna rinuncia se non si ha più nella propria testa il lavaggio del cervello. Questo vuol dire che com’è capitato a me anche a te che leggi capiterà che smetterai in modo semplice, senza soffrire, senza doverti torturare. Tutto questo capiterà perché dopo il libro non avrai più alcun desiderio ad accenderti un’altra sigaretta/canna: l’unico desiderio che potresti continuare ad avere è quello di continuare a farti truffare.

Un’epifania morale

Dopo il periodo di astinenza si ha una sorta di rivelazione. Ci si rende conto che si può vivere davvero una vita piena senza la sigaretta e ci si chiede perché non si è smesso prima.

L’ultima sigaretta

Una volta che avete deciso il vostro momento giusto per smettere dovete verificare come vi sentite:

Siete entusiasti? Siete sicuri che ci riuscirete? Provate un senso di eccitazione nel sapere che state per diventare dei felici non fumatori? O Siete depressi, insicuri?

In questo ultimo caso dovreste ricordare che state decidendo per la vostra vita. Non siete colpevoli per essere caduti nella trappola ed è proprio la trappola che è configurata per rendervi schiavi.

Per poter essere liberi dovete prendere una ferma decisione: state per fumare la vostra ultima sigaretta.

Come dice Allen: “prometti solennemente a te stesso che, indipendentemente dal fatto che tu lo trovi facile o difficile, quando avrai spento quella sigaretta, non fumerai mai più.”

Come dice Allen: 'prometti solennemente a te stesso che, indipendentemente dal fatto che tu lo trovi facile o difficile, quando avrai spento quella sigaretta, non fumerai mai più.'Click To Tweet

Il libro del metodo per smettere di fumare di Allen Carr e il centro EasyWay

Se non lo avete già fatto, comprate il libro e tenetelo sempre a portata di mano. Non perdertelo, non prestatelo e non datelo via.

Se avete dei dubbi o volete delle informazioni rivolgetevi a: ALLEN CARR’S EASYWAY ITALIA Via Renato Fucini 3, 20133, Milano Tel: 02 7060 24 38 Sito www.easywayitalia.com E-mail: info@easywayitalia.com

Infine, vista la mia crociata per aiutare le persone, per qualsiasi cosa inerente lo smettere di fumare con il metodo di Allen Carr, scrivetemi all’indirizzo max@modellidisuccesso.com e vi aiuterò come posso parlandovi della mia esperienza.

Modelli di Successo

Modelli di Successo sono set di regole (cose da fare, da ricordare, azioni, comportamenti, modi di pensare) estrapolate dalle personalità analizzate e che hanno prodotto sulle stesse dei risultati di eccellenza. Queste regole quindi, se assimilate, seguite e fatte proprie, consentono di migliorare i nostri risultati.

Lo scopo di questo sito è promuovere tali modelli (che siano comportamentali, di business e di leadership) e far sì che chiunque possa sviluppare il proprio mindset, migliorare la propria vita e il proprio benessere fisico, mentale e finanziario attraverso l’applicazione di detti modelliIniziate “pensando” a come potrebbe essere la vostra vita se questi modelli comportamentali, di business e di leadership fossero già parte di voi, del vostro lavoro e della vostra vita.

Sulla base dei dati raccolti, ecco quali sono i Modelli di Successo relativi a quest’articolo:

MODELLI COMPORTAMENTALI

  • Perché si continua a fumare? È la paura tiene nella trappola.
  • Bisogna chiedersi: come mai i fumatori trovano così difficile smettere di fumare?
  • Per smettere di fumare dobbiamo comprendere le ragioni del perché continuiamo a fumare
  • Bisogna ricordare che Il fumo è una tossicodipendenza
  • L’assuefazione da nicotina è il catalizzatore della trappola del fumo
  • Il lavaggio del cervello è quello che tiene intrappolato il fumatore anche per tutta la vita
  • I fumatori credono che le sigaretta allevino lo stress, aumentino la concentrazione e aiutino a rilassarsi. Sono solo credenze del tutto errate, illusioni dovute al lavaggio del cervello.
  • Smettendo di fumare non si rinuncia a nulla ma si guadagna tutto
  • Smettere di fumare significa libertà
  • Il fumatore vive con il rischio di ammalarsi gravemente ogni giorno
  • Smettere di fumare non è questione di forza di volontà ma di strategia
  • Fumare meno significa fumare di più (effetto di rimbalzo)
  • È sempre il momento giusto per smettere ma meglio sceglierlo con cura
  • Smettere di fumare conduce a un’epifania morale
  • Una volta smantellato il lavaggio del cervello puoi decidere in qualunque cmomento che sia la tua ultima sigaretta

Personaggi citati

Allen Carr
Robert Cialdini (pagina personaggio in fase di creazione)

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