Domandatevi: “Cosa fanno le persone di successo che gli altri non fanno?”Appare chiaro ed evidente che queste persone, a differenza di altre, fanno qualcosa di diverso, anche nell’affrontare i problemi e le sfide della loro vita.
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Il progetto Modelli di Successo analizza proprio quei modelli comportamentali che hanno fatto il successo di quelle persone e da quest’analisi emerge un indizio importante: quei comportamenti che si sono rivelati vincenti nella vita di questi soggetti sono il risultato di un atteggiamento che costoro hanno nei confronti della vita.
Jim Rohn, definito come il più grande business philosopher d’America, ha detto:
Quindi, se i risultati sono i figli delle azioni, le azioni, a loro volta, nascono dall’atteggiamento.
In questo articolo analizzeremo come poter sviluppare il problem solving, ossia la capacità di affrontare i problemi e risolverli.
Quanto è importante sviluppare questa capacità? Tantissimo.
John Maxwell, uno dei massimi esperti di leadership a livello mondiale, ci conferma che in uno studio effettuato su trecento persone di grandissimo successo (personaggi come Mahatma Gandhi, Albert Einstein, Winston Churchill, Franklin Delano Roosevelt), un quarto aveva gravi handicap fisici (come cecità, sordità o arti menomati) e tre quarti provenivano da famiglie povere e/o disgregate o comunque da situazioni di estremo disagio.
Maxwell continua dicendo:
I problemi sono alleati
Per poter sviluppare la nostra capacità di problem solving la prima cosa da fare è comprendere queste 3 cose:
- Tutti devono affrontare i problemi;
- Affrontare i problemi ci costringe a trovare soluzioni e quindi ci migliorano;
- È il nostro atteggiamento che determina l’entità e la risoluzione del problema.
La prima cosa da fare, quindi, è comprendere che tutti si ritrovano ad affrontare i problemi della vita (o del business). Da Jeff Bezos (attualmente l’uomo più ricco del mondo) all’ultimo individuo sulla Terra, tutti noi, ma proprio tutti indistintamente, abbiamo dei problemi da superare. Questo, se non altro, ci fa sentire meno soli.
La seconda cosa da comprendere è che i problemi sono nostri amici perché ci consentono di sviluppare capacità che altrimenti non avremmo mai potuto pensare di sviluppare.
Ecco perché bisogna prendere l’abitudine di convertire i problemi in sfide.
Affrontare i problemi come sfide vi consente di sviluppare una spinta motivazionale extra per affrontare nel migliore dei modi il problema e risolverlo.
Infine, la cosa più importante di tutte: l’atteggiamento.
Avere un atteggiamento rassegnato e apatico come pensate che vi possa aiutare nei confronti di quel problema? Sicuramente non bene o, peggio, non vi aiuterà affatto (magari non facendovi agire per nulla).
Un atteggiamento vincente, proattivo, di chi vuole risolvere il problema ed è sicuro di poterlo fare, come pensate che vi farà agire invece? Proprio così, in maniera vincente, proattiva e determinata.
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I problemi con un potere “relativo”
Un problema che ci si presenta davanti può essere definito come un evento squilibrante della nostra calma interiore.
È, quindi, una situazione che produce un certo quantitativo di stress e quindi ha un certo impatto emozionale su di noi.
Tale impatto (negativo), ha un effetto destabilizzante sulla nostra mente che ci induce a creare delle proiezioni mentali che fanno uso della nostra immaginazione.

Questi “film mentali” provocano altre emozioni che tendono ad amplificare l’emozione originaria che le ha generate.
In pratica: stiamo ingigantendo il problema.
I problemi si nutrono delle nostre paure, delle nostre ansie e delle nostre insicurezze.
Alimentando il problema con queste emozioni non faremo altro che farlo diventare un qualcosa di enorme e ingestibile.
Questo è un problema con un potere relativo, un potere che gli abbiamo attribuito noi.
Una volta ingrassato il problema, il nostro atteggiamento si adatterà ad esso: diventeremo più ansiosi, irascibili, insicuri e incapaci di gestire la nostra vita in modo sano e ponderato.
Ecco che si entra quindi nel labirinto, un circolo vizioso da quale è difficile uscire e che alimenta ansia, paura, collera, dolore, odio.
In definitiva, quelle stesse emozioni negative generate dal problema, e a cui noi stessi abbiamo dato il potere di controllarci, diventano il cibo naturale del problema stesso facendolo diventare un qualcosa di assolutamente e totalmente fuori dalla nostra portata, anche se si tratta di una cosa di poco conto.
In questo caso, la nostra mente ha conferito al problema un potere.
Tuttavia, dobbiamo ricordarci che la nostra mente esagera!
Non può conoscere la reale portata di quel problema e, il più delle volte, il problema è infinitamente più piccolo di quel che lei crede.
Come possiamo invertire/cambiare il significato che la nostra mente attribuisce a quel problema?
Snudando il problema del suo potere.
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Una doppia azione per affrontare i problemi
Come si snuda questo potere? Con una doppia azione.
- Si comprende la natura della realtà delle cose, la si sviscera e la si accetta. In questo modo ansie e paure svaniscono eliminando così il nutrimento del problema (il problema non cresce e rimane quello che è);
- Si innalza il valore della nostra vita, della nostra serenità e del nostro tempo; così facendo si rimpicciolisce il problema e questo perché siamo noi che ci stiamo ingigantendo aumentando il nostro potere personale.
Comprendendo il valore inestimabile della nostra vita e del nostro tempo e avendo la consapevolezza che la nostra esistenza è troppo preziosa per avere paura (di affrontare qualsiasi cosa) si sviluppano sentimenti come coraggio, felicità, ottimismo, entusiasmo, perseveranza.
Con queste emozioni si sostituiscono le proiezioni mentali negative di cui abbiamo parlato in precedenza, con proiezioni positive.
A questo punto, l’atteggiamento nei confronti del problema cambia e, cambiando quello, cambia anche il modo di affrontare il problema e quindi i risultati che otteniamo.
Il problema, infine, diventa ciò che realmente è: un qualcosa di piccolo e facilmente gestibile.
Il bello è che questo metodo è valido per tutti i tipi di problemi e per tutte le dimensioni. Sapete perché?

Perché siamo noi a ridimensionare il problema e lo dimensioniamo a nostro piacimento.
Più innalzeremo noi stessi, la nostra vita e i nostri valori più avremo la capacità di rimpicciolire i problemi.
Ci sono milioni di persone nel mondo che riescono a gestire problematiche complesse che a noi sembrano insormontabili (debiti, problemi familiari, problemi lavorativi, ecc…).
Costoro hanno sviluppato capacità e sentimenti in grado di farlo e che gli hanno conferito il giusto atteggiamento.
Tutti lo possono fare, anche voi!
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Definire, pianificare e risolvere il problema
Per sviluppare una buona capacità di risoluzione dei problemi dobbiamo seguire una strategia adeguata alla situazione che vogliamo risolvere. Io chiamo questa strategia “Definisci, Pianifica e Risolvi”.

Infatti, proprio come la definizione degli obietti consente di definire gli obiettivi da raggiungere, anche nella risoluzione dei problemi la fase di definizione del problema è essenziale per identificare quali sono gli elementi da analizzare e quindi le problematiche da risolvere.
Definire
La chiarezza è fondamentale anche nella risoluzione dei problemi: più avrete chiari i dettagli del problema, più sarà semplice escogitare delle soluzioni creative per risolverlo.
Ricordate una cosa fondamentale: nella risoluzione dei problemi spesso vince il ragionamento controintuitivo.
Spesso, infatti, nel problem solving si tende a ragionare erroneamente come i dottori: identificano il sintomo e ci prescrivono un farmaco per far passare il sintomo; la questione è che il problema rimane.
Il vostro obiettivo è quello di guardare oltre i sintomi per identificare ciò che si nasconde dietro di essi (i problemi veri e propri).
Una strategia vincente per una definizione efficace consiste, in primo luogo, nel porsi le domande giuste, domande che non sono cose del tipo “Qual è il problema?” ma quesiti molto più specifici che riguardano aree specifiche della problematica.
Successivamente occorre esaminare i fatti.
Albert Einstein diceva:
Anche nella risoluzione dei problemi vale la stessa regola: indagate personalmente sui fatti non su ciò che le persone vi dicono.
È dello stesso avviso anche Richard Branson quando afferma:
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Pianificare
Una volta definito il problema occorre pianificare la soluzione.
Anche in questo caso, occorre seguire una linea strategica che ci consenta di risolvere il problema nel migliore dei modi.
Un possibile primo passo potrebbe essere quello di escogitare una serie di soluzioni per la risoluzione del problema.
Infatti, anche in matematica, per risolvere un quesito ci sono più soluzioni. Ad esempio, 3 + 2 = 5, ma anche 4 + 1 = 5, e così via.
Anche per i problemi esistono soluzioni diverse più o meno valide.
Questo metodo di trovare più soluzioni vi consente di sviluppare la vostra creatività e trovare soluzioni anche innovative a problemi che richiedono un certo tipo di approccio.
Risolvere
Bene, avete definito il problema e pianificato una soluzione. Adesso non vi resta che mettere in atto la soluzione e risolvere il problema.
La prima cosa da fare è prendere una delle soluzioni che avete ideato, possibilmente quella che secondo voi ha una maggiore probabilità di risoluzione del problema, e metterla in atto subito.
Quando metterete sul campo la soluzione adottata, inizierete a ricevere dei feedback sulla soluzione stessa. Analizzateli e monitorate l’andamento della vostra soluzione. Chiedetevi: “Sta funzionando?” oppure “Il problema è stato risolto?” e infine “È la soluzione giusta?”.
Monitorare la soluzione vi permette di verificare che tutto stia procedendo per il meglio e, in caso contrario, fare delle modifiche alla soluzione o, in alternativa, adottare le altre soluzioni che avete escogitato.
Nella fase finale di risoluzione del problema dovete compiere un ultimo passo: assicurarvi che il problema non si ripresenti più.
Dovete, cioè, prendere quelle contromisure in grado di contrastare questo eventuale problema anche in futuro.
Conclusioni
Come avete visto, il problem solving è una vera e propria scienza che potete sviluppare con lavoro e dedizione.
Le aziende di oggi richiedono skills sempre più complesse e spesso dimenticano che qualità come la perseveranza, la proattività, la forza di volontà e la capacità di problem solving sono altrettanto importanti (se non più importanti) delle sole competenze tecniche.
Fate della risoluzione dei problemi il vostro pane quotidiano e non avrete più problemi.
Domanda: Qual è stata la parte che ti piaciuta di più e quali sono le cose che hai imparato da quest'articolo? Scrivimi nei commenti.
Modelli di Successo
I Modelli di Successo sono set di regole (cose da fare, cose da ricordare, azioni, comportamenti, modi di pensare) estrapolate dalle personalità analizzate e che hanno prodotto sulle stesse dei risultati vincenti. Queste regole quindi, se assimiliate, seguite e fatte proprie, consentono di replicare i medesimi risultati.
COMPORTAMENTI VINCENTI
Ecco alcuni comportamenti vincenti che potete avere nella vostra vita per migliorare i vostri risultati:
- Ricordate: l’atteggiamento determina la scelta, e la scelta determina i risultati
- Le persone di successo si rifiutano di aggrapparsi a giustificazioni comuni per il fallimento. Trasformano gli ostacoli in trampolini. Comprendono di non poter determinare ogni circostanza nella vita, ma di poter determinare la scelta del loro atteggiamento verso ogni circostanza.
- Tutti si ritrovano ad affrontare i problemi della vita (o del business). Tutti noi, ma proprio tutti indistintamente, abbiamo dei problemi da superare.
- Prendete i problemi come amici e non come nemici. I problemi vi consentono di sviluppare capacità che altrimenti non potreste mai pensare di sviluppare.
- Bisogna prendere l’abitudine di convertire i problemi in sfide. Affrontare i problemi come sfide vi consente di sviluppare una spinta motivazionale extra per affrontare nel migliore dei modi il problema e risolverlo.
- Un atteggiamento vincente, proattivo, di chi vuole risolvere il problema ed è sicuro di poterlo fare, come pensate che vi farà agire? Proprio così, in maniera vincente, proattiva e determinata.
- La nostra mente non può conoscere la reale portata di un problema e, il più delle volte, il problema è infinitamente più piccolo di quel che lei crede.
- Comprendendo il valore inestimabile della nostra vita e del nostro tempo e avendo la consapevolezza che la nostra esistenza è troppo preziosa per avere paura (di affrontare qualsiasi cosa) si sviluppano sentimenti come coraggio, felicità, ottimismo, entusiasmo, perseveranza.
- Ci sono milioni di persone nel mondo che riescono a gestire problematiche complesse che a noi sembrano insormontabili (debiti, problemi familiari, problemi lavorativi, ecc…). Se lo possono fare loro potete farlo anche voi.
- La chiarezza è fondamentale anche nella risoluzione dei problemi: più avrete chiari i dettagli del problema, più sarà semplice escogitare delle soluzioni creative per risolverlo.
- Nella risoluzione dei problemi spesso vince il ragionamento controintuitivo (o pensiero laterale).
- Escogitate una serie di soluzioni per la risoluzione del problema. Non limitatevi ad un’unica alternativa.
- Sviluppate la vostra creatività e trovate soluzioni anche innovative a problemi che richiedono un certo tipo di approccio.
- La prima cosa da fare è prendere una delle soluzioni che avete ideato, possibilmente quella che secondo voi ha una maggiore probabilità di risoluzione del problema, e metterla in atto subito.
- Quando metterete sul campo la soluzione adottata, inizierete a ricevere dei feedback sulla soluzione stessa. Analizzateli e monitorate l’andamento della vostra soluzione. Chiedetevi: “Sta funzionando?” oppure “Il problema è stato risolto?” e infine “È la soluzione giusta?”.
- Monitorare la soluzione vi permette di verificare che tutto stia procedendo per il meglio e, in caso contrario, fare delle modifiche alla soluzione o, in alternativa, adottare le altre soluzioni che avete escogitato.
- Nella fase finale di risoluzione del problema dovete compiere un ultimo passo: assicurarvi che il problema non si ripresenti più.
- Prendete delle contromisure in grado di contrastare il problema da risolvere anche in futuro.
I Modelli di Successo sono piccole e semplici informazioni che possono cambiare drasticamente la vostra vita se assimilate e fatte proprie. Il segreto del successo? È che non vi sono segreti ma solo modi di essere, di fare e di pensare.
Personaggi citati
Jim Rohn
Mahatma Gandhi
John Maxwell
Jeff Bezos
Albert Einstein
Richard Branson
Ottimo post: esaustivo, chiaro, efficace! Una delle principali questioni è di sicuro la prospettiva con la quale si guarda ai problemi, come già sapevano Marco Aurelio e gli stoici dell’antichità. Ne parla in modo approfondito Ryan holiday in The Obstacle is the Way, l’ostacolo è la via. A ben vederlo un problema è un kit unico che ha in sé le istruzioni per approfittarne, per salirci su e lanciarsi verso il successo. Per fare questo oggi abbiamo due strumenti potenti come il problem setting, l’arte di definire i problemi prima di risolverli, e il più recente Problem Telling, l’arte di risolvere i problemi raccontandoli. Ogni problema è una storia e ogni storia è un problema. Le due cose viaggiano insieme, si spalleggiano, sono un duo sulla scena del mondo! Sto per pubblicare un ebook su questo argomento e magari, cari amici di Modelli di Successo, ne parliamo insieme appena pronto!
Grazie per il commento Giuseppe. È proprio quello il discorso… Se iniziamo a vedere i problemi non più come problemi ma come opportunità di crescita e miglioramento personale, anche quello che sembra un ostacolo diventa un trampolino per il successo, come testimoniano centinaia e centinaia di storie di personalità di successo passate e presenti.
PS: Sarà un piacere parlare con te del tuo ebook.
A prestissimo!